Dopo le parole di Pioli, tocca ad Andrea Pirlo esprimere le sue opinioni su Milan-Juventus 1-3. Grande soddisfazione per i bianconeri, consci di aver fermato la serie di 27 risultati utili dei milanesi.
Milan-Juventus (1-3), Pirlo: “Su Rabiot c’era fallo”
Il grande ex di turno si ritiene compiaciuto della prestazione e commenta alcuni episodi chiave. “Era importante per noi stessi e non abbiamo guardato i risultati di chi ci stava sopra. Eravamo concentrati e abbiamo fatto bene, tra qualche mese vedremo dove saremo. Dovevamo trovare lo spirito di chi vuole comandare in un campo così importante contro la prima in classifica. Fallo su Rabiot? Lì c’è da fischiare il fallo da punizione, il gioco deve essere fermato. Poi vengono gli errori della squadra. Danilo poteva essere più aggressivo, deve essere pronto a fare un’azione preventiva. Tutti però non erano messi benissimo. Chiesa? L’abbiamo comprato per l’uno contro uno negli ultimi trenta metri, il suo ruolo è dove ha giocato oggi. A volte ha giocato a sinistra, ma è questo che vogliamo da lui“.
“Theo Hernandez? Volevamo tenerlo bloccato per non farlo spingere come sempre. Non era libero di avanzare come tante altre volte, essendo bravo e veloce nell’uno contro uno. Dybala? Non sta benissimo neanche adesso, nemmeno a fine primo tempo. Aspettiamo che sia al 100%, non lo abbiamo avuto dall’inizio della stagione, poi sceglieremo i migliori partita per partita. Qui sono tutti titolari. Rinnovo? I contratti li fanno giocatori e società, non intervengo in queste cose. Covid“
“Annata particolare per tutto”
In seguito, Pirlo si sofferma parlando della situazione Covid-19. “È un’annata particolare per tutto, per le tante partite e per la pandemia. Abbiamo a disposizione una rosa importante, avevamo assenze ma chi ha giocato non le ha fatte rimpiangere. Ognuno ha avuto delle defezioni, quindi è giusto che si giochi ugualmente. Non volevo togliere Chiesa, poi Federico ha avuto un problemino. Non siamo venuti qua per interrompere l’imbattibilità del Milan, ma per proseguire il nostro cammino e trovare continuità. La partita l’avevamo preparato in questo modo, tenendo Federico alto. Per questo l’ho schierato a destra“.