Milan, la lunga lista degli infortunati

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Si avvicina la ripartenza della Serie A e il Milan è costretto ad affrontare ancora una volta diversi infortuni. Un problema che, tra defezioni Covid-19 e guai muscolari, si protrae da tempo.

Milan, gli infortuni di ottobre

Se da una parte Stefano Pioli può sorridere per il reintegro di Olivier Giroud dopo il problema alla schiena, dall’altra ha qualche grattacapo. Le gare della Nazionale, innanzitutto, hanno riportato a Davide Calabria un affaticamento all’adduttore, ancora da valutare. Per Zlatan Ibrahimovic, invece, la gara contro il Verona resta ancora in forte dubbio, a causa dell’infiammazione al tendine di Achille che si porta dietro da Milan-Lazio. In dubbio anche Tiémoué Bakayoko, il cui problema allo stesso tendine lo lascerà ancora in forse per il match. Ancora da stabilire il ritorno di Rade Krunic e il figlio d’arte Daniel Maldini, rispettivamente out per una lesione muscolare al polpaccio e un’infiammazione al tendine rotuleo. 

Per Alessandro Plizzari, il terzo portiere, il rientro è previsto nel 2022 per un’operazione al ginocchio: al suo posto il Primavera Andreas Jungdal. Alessandro Florenzi, chiamato fuori anche da Roberto Mancini, ne avrà fino a novembre, per lo stesso intervento chirurgico. Ultima, ma non meno importante, la defezione di Junior Messias, arrivato negli ultimi giorni del mercato estivo. L’ex Crotone ha assaggiato per pochissimi minuti il campo contro l’Atalanta, causando il rigore del momentaneo 1-3 orobico. Per lui una lesione del muscolo retto femorale alla coscia sinistra: la prognosi lo lascerà lontano dal manto verde almeno fino a metà novembre. L’ultimo di una lunga lista che non sembra mai interrompersi.

Milan, la lunga lista degli infortunati

Le ipotesi sul problema

Da tempo ci si interroga sul perché a partire dallo scorso anno in casa dei rossoneri si riportino così tanti infortuni. Il primo indiziato è lo staff tecnico rossonero, che però, in fin dei conti, è spesso confermato ritenuto in grado di svolgere al meglio le cure del caso. Altro nome sul tavolo è quello dello stesso Pioli, per via del suo modo di giocare. La disposizione in campo dei Diavoli, effettivamente, richiede un notevole dispendio energetico. Pressione a tutto campo, grandi scatti e molta corsa per recuperare la posizione in fase di non possesso. Questo, in parte, spiegherebbe il perché le squadre allenate dall’ex Inter generalmente subiscano un certo calo a metà stagione.

Non è esplicata, però, la ragione intrinseca della questione. Si prenda ad esempio Alexis Saelemaekers, vero e proprio stacanovista fin qui per Pioli. 7 presenze su 7, il suo lavoro è instancabile: dai rientri difensivi alle corse sulla fascia, per il tecnico è ormai irrinunciabile, anche perché non ha mai subito infortuni. 

Un dilemma difficile da sciogliere, al quale tutto il Milan spera di trovare una soluzione al più presto, per non ritrovarsi con la spia della riserva accesa già a inizio stagione. E Il calendario intasato non aiuta.

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