Dopo l’1-1 dell’andata, ieri sera è andata in scena a San Siro, la partita di ritorno degli ottavi di Europa League tra Milan e Manchester United. Questa volta ad avere la meglio sono stati gli inglesi grazie alla rete all’inizio del secondo tempo di Paul Pogba. (ecco di seguito l’analisi tattica di Milan-Manchester United).
Nonostante le tante assenze importanti, la squadra guidata da Stefano Pioli ha giocato alla pari dei Red Devils, sia all’andata che al ritorno. I rossoneri hanno combattuto con grande coraggio, al 100% delle loro possibilità. Questo, però, non è bastato per poter continuare il cammino europeo. Gli uomini di Solskjaer hanno giocato invece con grande maturità, nonostante una squadra di calciatori giovani, ma comunque con tanta esperienza a livello europeo.
Qui di seguito l’analisi tattica di Milan-Manchester United.
Primo tempo: poche occasioni e grande equilibrio
Il primo tempo di Milan-Manchester United è stato caratterizzato da un equilibrio totale. Nei primi 20′ i Red Devils hanno avuto maggiore dominio territoriale. Tanto possesso palla e quasi tutti i giocatori di movimento ad attaccare la retroguardia rossonera, ma senza successo. Per il resto della prima frazione invece, la squadra di Pioli è cresciuta molto, prendendo coraggio e giocando alla pari degli inglesi.
La gara nel primo tempo è stata fin troppo “tattica”. Una sorpresa visti i grandi ritmi dello United, ma, in questo caso, i meriti sono tutti dei padroni di casa. I rossoneri, infatti, hanno dimostrato una grande organizzazione in campo, nonostante alcune disattenzioni in fase di possesso.
Inizialmente la compagine milanese ha sfruttato l’arma delle ripartenze con un Theo Hernández infermabile, e la velocità di Saelemaekers e Castillejo come falso nueve. Gli inglesi, al contrario, hanno tentato di mettere in difficoltà gli avversari soltanto attraverso il pressing sulla loro impostazione dal basso, con Bruno Fernades e Greenwood. Ottima la loro fase offensiva, ma si è visto troppo poco per mettere in difficoltà Donnarumma.
Le uniche occasioni degne di nota sono state quelle di Saelemaekers e Krunic. Le assenze nei padroni di casa di un giocatore come Bennacer capace di dettare il gioco, e soprattutto di una vera prima punta capace di creare densità in area di rigore, facendo anche salire la squadra come Mandzukic (infortunato) e Ibrahimovic (in panchina e non al massimo della condizione) si sono fatte sentire.
Secondo tempo: ci pensa Pogba!
Sulla falsa riga della prima frazione, i Red Devils partono molto forte nel secondo tempo. Dopo appena 3′ gli inglesi passano in vantaggio grazie alla rete di Pogba entrato al posto di uno spento Rashford. Il gol arriva proprio grazie al pressing alto degli uomini di Solskjaer e alla loro grande densità in area di rigore, con Meité in grande difficoltà nel non buttare fuori la palla. L’entrata in campo del centrocampista francese, ex Juventus, ha cambiato molto l’atteggiamento di un Manchester United parso più sicuro di sé.
Dopo la rete dello 0-1, i Red Devils hanno gestito il match rischiando poco, e verticalizzando di più verso Pogba e James sugli esterni. Il Milan invece, ha patito molto dal punto di vista mentale lo svantaggio, entrando in totale confusione, e mettendo in mostra i difetti tecnico-tattici del primo tempo.
Pioli, per sistemare le cose, si è giocato le carte Dalot e Ibrahimovic, anche per provare a garantire maggior imprevedibilità e qualità. Grazie a queste due sostituzioni le cose sono leggermente cambiate. I rossoneri hanno continuato a giocare di ripartenza sfruttando sul lato sinistro il solito Theo Hernández, straripante e capace di mettere in difficoltà Wan-Bissaka. I padroni di casa sono stati, grazie soprattutto al loro attaccante svedese, molto più pericolosi dalle parti di Henderson. A causa però della compattezza del reparto difensivo degli inglesi, il gol non è arrivato.
Milan-Manchester United, analisi tattica: le considerazioni finali
Il Milan esce sicuramente a testa alta da questa competizione. Incontrare già agli ottavi di finale una della candidate alla finale come questo Manchester United, non è affatto facile, ma nonostante ciò il Diavolo si è comunque comportato alla grande, mettendo gli avversari molto spesso in difficoltà.
Per gli uomini di Pioli sono pesate sicuramente, oltre alle assenze, anche la stanchezza per le tante partite giocate fino ad ora in questa stagione. Ora i rossoneri devono pensare a recuperare il prima possibile i propri giocatori più importanti, provando a consolidare in campionato la qualificazione alla prossima Champions League.
Lo United, invece, è passato grazie alle sue individualità, come dimostra la rete decisiva di un fuoriclasse come Pogba. Nonostante un Milan agguerrito, la squadra di Solskjaer è riuscita a non farsi intimorire, grazie a una buona solidità difensiva e sfruttando le indecisioni e la poca esperienza in campo europeo degli avversari. Anche gli inglesi hanno avuto a che fare con assenze come quelle di Cavani e Martial, ma i giovani, che hanno giocato al loro posto, hanno dimostrato di poter vestire una maglia così blasonata. Ora i Red Devils si candidano seriamente per essere l’indiziata principale ad alzare il trofeo.