Milan, tanti auguri a Calhanoglu, il fantasista ottomano

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Oggi, a casa Milan, si festeggia un compleanno importante. Hakan Calhanoglu, infatti, spegne 27 candeline e si conferma come uno dei punti fermi della squadra di Stefano Pioli

Calhanoglu-Milan, una crescita in salita

Non tutto, però, è sempre stato rose e fiori. Prelevato dal Bayer Leverkusen nel 2017, nella pazza estate delle “Cose formali” di Fassone e Mirabelli, per 22 milioni di euro, arriva con la nomea di trequartista completo e come gran battitore di punizioni (“Dio delle punizioni”, il suo soprannome in Germania). Complici le stagioni rossonere alquanto complicate, il turco non riesce ad imporsi che col contagocce, pur essendo sempre al centro dei progetti di Montella e Gattuso, a causa di equivoci tattici e incomprensioni. L’approdo di Giampaolo in panchina, poi, non ha portato i risultati sperati, pur considerando l’importanza del trequartista nel modulo del pescarese.

Ad ottobre 2019 arriva l’attuale guida tecnica, e all’esordio contro il Lecce, è subito gol. Un’altra prestazione positiva arriva ai quarti di finale di Coppa Italia, a gennaio 2020, contro il Torino di Mazzarri. Calhanoglu brilla come non mai e firma una doppietta che aiuta i rossoneri ad approdare al turno successivo. Di fatto, è il match che segna la svolta. A marzo, poi, l’Italia si ferma per due mesi e mezzo a causa del lockdown. La squadra, seppur distante, si conosce meglio e il ritorno in campo di giugno conferma le buone impressioni passate. Pioli, nel 4-2-3-1, lo piazza nella sua posizione naturale e da lì non si smuove più, rendendo sempre al massimo nell’impressionante serie di risultati positivi del Milan. Chiude con nove gol totali in Serie A, il suo miglior score da quando è in Italia.

Assist e Nazionale

Nell’annata in corso, in campionato ha realizzato una rete e sfornato otto assist, confermandosi il miglior assistman della stagione. Tra qualche guaio muscolare e positività al Covid-19, infatti, ha dovuto saltare qualche match importante. Nella gara di ieri contro il Crotone è tornato in campo al 62′ dopo un periodo di convalescenza, prendendo il posto di Leao. Nemmeno il tempo di entrare e arrivano due assist per la doppietta di Rebic, portatore di linfa e qualità nel centrocampo del Milan. Emblematiche, in tal senso, le dichiarazioni di Pioli: “Le qualità di Calhanoglu sono importanti e le conosciamo. I giocatori si differenziano in due categorie: quelli intelligenti e quelli non intelligenti. Con quelli intelligenti è facile giocare a calcio“.

Nato a Manheim, in Germania, Hakan decide di indossare la maglia della Turchia, con la quale è andato in rete in undici circostante, su 52 apparizioni. La sua prima importante partecipazione a un torneo è avvenuta a Euro 2016, quando esce nel primo turno, senza ripetere l’incredibile edizione del 2008. Nell’estate 2021, pandemia permettendo, sarà avversario degli Azzurri nel girone eliminatorio e sarà un osservato speciale per la retroguardia. Se dovesse confermarsi a questi livelli, potrà dire la sua anche con la maglia della Nazionale.

Obiettivo primario: ritornare in Champions League, competizione già disputata con le “Aspirine” in tre occasioni. E arrivare al rinnovo del contratto, dopo un tira e molla che prosegue da diverso tempo. Assieme a Kessié e Calabria forma il terzetto di giocatori completamente rivalutato nella cura Pioli. Una cura che oggi Calhanoglu festeggia al meglio, in attesa di fare lui stesso altri regali: gol e assist per i compagni.

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