Il mese di agosto non smette d’appassionare i tifosi anche grazie alla sessione estiva di calciomercato. Tramite prestiti, acquisti e cessioni il volto delle migliori società continua a cambiare, in attesa dell’assetto definitivo da adoperare all’interno dell’ambito rettangolo verde. Tuttavia ad attirare l’attenzione dei supporters, vi è anche la preparazione e gli allenamenti mirati dei calciatori per le prime partite della Serie A 2023/2024. Ad incorniciare il secondo weekend del nuovo campionato è stata anche il match tra Milan e Torino, nel corso del quale i cambiamenti adottati dal mister Pioli si sono rivelati fondamentali. Scopriamo insieme cosa ha portato alla vittoria per 4-1, da parte del Diavolo.
Milan-Torino, cosa ha cambiato il mister Pioli?
Ad aggiornare il tabellino dello stadio Giuseppe Meazza sono stati per tre volte i padroni di casa e Schuurs, ma è importante soffermarsi sulle strategie che hanno reso possibile tale risultato. Il nuovo volto del club milanese ha già colto i suoi frutti nel corso della tournée statunitense. Quindi il lavoro dell’allenatore rossonero e i nuovi acquisti della sessione estiva di calciomercato, hanno avuto un mese per il rodaggio. I milanisti hanno alzato l’asticella al punto che la rosa del coach Ivan Juric è riuscita soltanto a mettere a segno il gol della bandiera.
Data la carica incontenibile della punta centrale francese sfociata in due centri, il fantomatico rinforzo potrebbe essere più utile quando inizierà la Champions League. A aggiornare il tabellino a San Siro è stato anche il neo giocatore rossonero Christian Pulisic, giunto dopo un esborso pari a 20 milioni di euro più i bonus. Invece a calare il poker è stato Theo Hernandez per il quale, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, si starebbe cercando un vice proprio tra i ranghi della rossoneri.
Un nuovo equilibrio
Tuttavia a far da collante a queste mirabili azioni all’interno dell’ambito rettangolo verde, vi sono quattro cambiamenti adottati da Stefano Pioli che hanno rivoluzionato il volto Milan. Innanzitutto, con un effetto domino, la posizione dei terzini e delle mezzali hanno fatto uno scatto verso l’alto. Ne sono un esempio i due nuovi acquisti Reijnders e Loftus-Cheek, il cui assestamento è stato di difficile lettura da parte del Toro. Inoltre a scardinare tutte le attese dei team avversari è stata la verticalità adotta dalla società di Via Aldo Rossi sin da luglio.
Ad inserirsi perfettamente in tale rinnovato diktat è il centrale Yunus Musah, evitando il fraseggio orizzontale. Inoltre sono cambiati anche gli equilibri in mediana, per quanto concerne gli uno contro uno. Per assicurarsi di vincere quest’ultimi l’allenatore deve avere a disposizione una folta lista di calciatori da schierare. Dopo tutte le trattative della sessione estiva di calciomercato, la superiorità numerica non è più un problema per il cinquantasettenne parmigiano.
Quest’ultimo infatti nel confronto con i Granata aveva ancora a disposizione i nuovi arrivati: Samuel Chukwueze e Noah Okafor. Infine a fornire una nuova immagine dei meneghini, sono i talentuosi alter ego dei capisaldi presenti nella formazione ormai da tempo. A questo punto non resta altro che aspettare il successivo tête-à-tête dei milanesi con la Roma, previsto per venerdì 1 settembre.