Milan-Torino, la conferenza di Giampaolo alla vigilia

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Dopo Pioli, tocca a Marco Giampaolo presentare la sfida di San Siro, Milan-Torino. Calcio d’inizio domani sera alle 20:45. 

“Troppi impegni ravvicinati”

Il grande ex di turno commenta il calendario dei granata e analizza i rossoneri. “Era normale affrontare chi sta in vetta prima o poi, ma non mi preoccupa. Mi disturba il calendario però, il Toro è l’unica squadra ad affrontare impegni così ravvicinate, 5 partite in 13 giorni. Tutte le altre hanno in media un giorno in più per recuperare. Troppi impegni ravvicinati. Anche con le assenze, hanno dimostrato di essere una squadra forte. Quando raggiungi un filotto così lungo vuol dire che hai creato consapevolezza e autostima. Sono andati avanti senza tanti titolari, anche nell’ultima gara hanno fatto bene. Le assenze fanno parti dei momenti della stagione. Meglio con le big? Non ci sono motivazioni tattiche o psicologiche. Le due vittorie comunque sono arrivate contro Genoa e Parma, che stanno vicino noi. Con le altre, invece, abbiamo giocato buone gare senza fare risultato“.

Si sofferma poi su alcuni singoli.Lukic e un ruolo nuovo? È un giocatore moderno, può giocare in mezzo o davanti perché ha caratteristiche e qualità per svolgere entrambe le funzioni. Non c’è alcun rischio, bisogna rispettare le peculiarità della squadra. Belotti stanco? Insieme a Rincon, è quello col minutaggio più alto. Quando dico che mi preoccupano gli impegni ravvicinati, mi riferisco a questo. Sento dire che Belotti non si può sostituire, ma è una bugia. Non bisogna perdere i giocatori per mancanza di lucidità e di prestazione fisica. Dovrò necessariamente capire come stanno i ragazzi in questo ciclo di cinque partite. Linetty? È forte, può anche riposare e stare in panchina“.

Milan-Torino, Giampaolo: “Non esiste programmazione”

Il tecnico pescarese torna a parlare della gestione delle energie e cita altri giocatori chiave. È difficile programmare, in questo momento non esiste. Per noi la gara di domani è importante, dovremo giocarla al massimo e poi faremo la conta per martedì. Non è semplice fare valutazioni nel giro di tre giorni. Torniamo all’una o alle due da Milano, poi ci sarà da recuperare, ma per ora non penso proprio alla gara di coppa. Nkoulou, Meite e Zaza? Le situazioni cambiano. Le scelte possono essere diverse a seconda dello stato di forma del calciatore o della squadra. Sirigu e Izzo erano e sono giocatori forti, anche quando non hanno giocato. Il portiere è stato fuori per due partite, Izzo un po’ di più anche perché ha accusato un infortunio. Meité, Nkoulou e Zaza sono forti e si allenano con responsabilità“.

Come ho sempre detto, il Toro è al di sopra di ognuno di noi e dobbiamo partecipare al raggiungimento degli obiettivi. Krunic? Gli faccio in bocca al lupo per una pronta guarigione dal Covid-19. L’ho avuto ad Empoli, l’ho ritrovato al Milan ma non l’ho mai allenato perché reduce da infortuni. È migliorato perché le esperienze ti fanno migliorare e quando approdi in una grande squadra accresci il tuo livello di autostima. È forte, con qualità, ma non verrà a giocare qui. I quattro risultati di fila ci hanno permesso di lasciare l’ultimo posto e aggrapparci al gruppone. Dobbiamo puntare sulla continuità, allungando la striscia positiva. Ci siamo posti l’obiettivo di pensare una partita alla volta. La squadra nell’ultimo periodo ha mostrato più compattezza, più spirito di squadra. Ha giocato insieme, non dobbiamo disperdere questo valore“.

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