Analisi tattica della partita Milan-Udinese valida per l’undicesimo turno di Serie A. L’Inter tenta l’allungo vincendo nel pomeriggio in casa dell’Atalanta e il Milan scopre che deve proseguire la rincorsa facendo a meno di un bel pezzo di rosa a cui si aggiunge Theo Hernandez. E così arriva a nove infortunati a tre giorni dalla sfida di Champions League contro il Paris Saint-Germain che conta molto e potrebbe già essere decisiva, in senso negativo, in caso di mancata vittoria dei rossoneri.
Non deve perciò sforzarsi troppo Pioli per mettere in campo la squadra giusta, che compensi necessità di vittoria e di giusto riposo per qualche giocatore. Scelte quasi obbligate e quindi il 4-3-3 diventa quasi un obbligo, e vedrà Maignan tra i pali, Calabria, Tomori, Thiaw e Florenzi in difesa. Musah, Krunic e Reijnders a centrocampo. Vedremo come giocheranno in avanti Leao, Giroud e Jovic insieme.
Altri problemi attanagliano Cioffi in casa Udinese. Uscita anche dalla coppa Italia per mano del Cagliari si può concentrare ora solo sul campionato. La classifica la vede ora al terz’ultimo posto con l’Empoli a quota 7 punti. Quattro pareggi e una sconfitta nelle ultime 5 partite di campionato. Ma il problema più grosso è senz’altro quello del gol. Sei gol fatti sono pochi e pesano molto sul rendimento deludente della squadra.
Cioffi ci prova allora con il 3-5-1-1. Difesa a 3 con Perez, Bijol e Kabasele a proteggere il portiere Silvestri. Festy, Samardzic, Walace, Payero e Zemura, fosforo e fisico per il centrocampo. Pereyra ad ispirare, da cui ci si aspetta molto. In particolare si aspetta palloni interessanti la punta, che questa sera sarà Success.
Analisi tattica Milan-Udinese, primo tempo: partita bloccata
Ecco come si muovono i tre attaccanti del Milan. In fase di non possesso è Jovic a fare il centrale mentre Giroud va sul difensore a sinistra dell’Udinese. In fase di possesso Jovic e Giroud giocano più vicini e più frequentemente è Jovic ad uscire per fare gioco mentre il francese prende il possesso del centro dell’attacco.
Quando imposta l’azione dal basso è Krunic che si abbassa per ricevere i palloni dalla difesa. Si affida molto su Musah che però non riesce a affondare. Anzi su un suo mancato rientro Zemura trova spazio e mette una palla in mezzo. Pasticcia Florenzi, acciaccato, e rischia il Milan.
L’Udinese imposta dal basso ma non disdegna il lancio da dietro per Success che combatte all’arma bianca con Thiaw, cercando di metterlo in difficoltà.
I pericoli per l’Udinese arrivano tutti da Leao che, quando viene trovato dai compagni, arriva sempre sul fondo e mette in area palloni interessanti. I lanci arrivano da lontano, e sono meno efficaci, mentre se arrivano con il dialogo e il passaggio corto in profondità la pericolosità dell’azione aumenta notevolmente.
Dal suo canto l’Udinese prova a chiudere sulla fascia in raddoppio sul portoghese con Perez che assiste Kabasele.
Gioca con le linee molto strette l’Udinese e il Milan non trova spazi tra le linee e, di fatto, Reijnders sembra fuori partita.
Nel primo tempo le occasioni più limpide per i rossoneri sono arrivati da tiri da lontano di Calabria e di Musah, Quest’ultima azione è venuta con un buon dialogo palla al piede che ha coinvolto anche Jovic.
Si chiude sullo 0-0 il primo tempo dopo un minuto dio recupero.
Analisi tattica Milan-Udinese, secondo tempo: segna Pereyra, il Milan non reagisce
Cambia subito il Milan inserendo Adli e Okafor per Krunic, già ammonito e Jovic molto deludente. Con Okafor in campo, Giroud riprende il suo ruolo di centrale d’attacco pronto anche a far entrare i compagni in area con le proprie assistenze quando esce dall’area a ricevere i palloni. Dopo pochi minuti l’occasione capita a Reijnders su suggerimento dell’attaccante francese.
Sembra funzionare meglio l’impianto offensivo del Milan con Leao due volte pericoloso fermato da altrettanti falli e cartellini gialli. Ora due difensori su tre dell’Udinese sono ammoniti entrambi per falli su Leao.
L’episodio che sblocca la partita è un incerto rigore assegnato all’Udinese per fallo di Adli su Kabasele. Rigore confermato al Var e realizzato da Pereyra. Nel momento in cui il Milan sembrava aver trovato il giusto assetto per imporre il proprio gioco viene colpita da una azione di forza dell’Udinese che sembra avere più gamba.
Pioli sostituisce Reijnders poco efficace per Loftus Cheek al 67′.
Il Milan sembra subire il colpo e l’Udinese si rende pericolosa più volte con i calci d’angolo. Success, di testa, impegna Maignan in una bella parata che tiene in vita il Milan.
Cioffi fa la sua mossa al 72′: Payero esce per fare posto a Lovric. Poi al 78′ esce Samardzic per Thauvin. Vuole gestire di più il pallone e tentare anche di colpire un Milan che sembra ferito e non in grado di reagire. Solo Leao sembra avere lo spunto per avere la meglio degli avversari negli uno contro uno. Forse esagera perché in alcuni tratti sembra più un Leao contro Udinese che una partita tra due squadre.
Pioli prova a inserire anche a destra un uomo in grado di avere spunto per saltare l’uomo. Fuori Musah dentro Romero.
Cioffi sostituisce all’84’ Success e Zemura per inserire Kamara e Lorenzo Lucca. Uomini freschi per gestire il gioco nei minuti finali. Si arrocca l’Udinese e fa solo fase difensiva rilanciando ogni volta riconquista i palloni. Forse troppo presto in considerazione anche del recupero assegnato di sette minuti. Sempre Leao il punto di riferimento che se supera l’uomo mette palle pericolose. Su una di queste colpo di testa di Giroud che Silvestri para con un volo spettacolare ed efficace.
Si ripete Silvestri poi su un tiro di Florenzi. Poi ancora Leao da zona centrale dove è venuto a cercare spazi più liberi.
Si chiude al 98′ con i sonori fischi di San Siro.
Le considerazioni finali
Milan sconfitto da un’Udinese pragmatica che blocca le fonti di gioco rossonere e colpisce grazie a un rigore che farà discutere. Troppo hanno pesato le assenze. Ma con 9 giocatori fuori per infortunio non poteva che essere così.
Il Milan vede allontanarsi l’Inter, ora a sei punti, e preoccupa anche per la partita di Champions League di Martedì.
Vittoria che vale oro per l’Udinese che mette quattro squadre dietro in classifica e respira aria salubre in attesa delle partite di domani.