Che Raiola sia un personaggio controverso è fuori da ogni dubbio. Ma è altrettanto inopinabile che sia una delle persone più influenti del calcio moderno. Ha creato un vero e proprio impero sulle procure sportive e gestisce alcuni dei più grandi talenti al mondo. Le sue dichiarazioni sono sempre una miniera di citazioni senza età ed uno spaccato importante sul calcio attuale. Questa mattina sulle pagine di Tuttosport è comparsa la tanto attesa intervista di Mino Raiola sui suoi assistiti con Pogba in evidenza.
Il destino del Golden Boy Haaland
Impossibile non iniziare dal grande talento Erling Haaland. Con il suo straripante fiuto del goal, ha sconvolto tutto e tutti affermandosi come uno dei prossimi simboli di un’epoca. Viene naturale parlare dell’avvenire del norvegese, che sia in quel di Dortmund o in terra spagnola. “I giornali scrivono dell’interesse del Real Madrid? Beh, non è una novità. Haaland al momento si trova benissimo sia nel Borussia che a Dortmund”. Un ragazzo da sani valori molto legato alla città ed alla sua tifoseria. “Haaland, quando se ne andrà, non lo farà per soldi, bensì per fascino e ambizione”. Giocatore fondamentale anche per la sua Norvegia che sta trascinando ad ogni partita. “Sta avviandosi a rappresentare per la Norvegia ciò che è Ibra per la Svezia. Diventerà il simbolo assoluto della Norvegia, calcisticamente e non. Deve solo rimanere se stesso”.
Matthijs De Ligt, il futuro juventino
Un altro delle sue superstar è Matthijs De Ligt, perno della difesa della Juventus. “È un matrimonio perfetto: De Ligt e i bianconeri si sposano per serietà, ricerca della perfezione e duro lavoro”. Spesso si è discusso della sua personalità poco estroversa fuori dal terreno di gioco. “E che problema sarà mai? Ognuno ha il proprio carattere. L’importante è il rendimento sul campo, il rapporto con i compagni, lo spogliatoio ed il club. Sotto questo aspetto Matthijs è irreprensibile”. L’italo-olandese si lascia lo spazio anche per fare un pronostico molto realistico a suo parere. “L’ho già detto anche a lui: De Ligt diventerà il più forte al mondo nel suo ruolo, ha la possibilità di vincere il Pallone d’Oro come difensore”.
Pogba al centro del progetto di Mino Raiola
La situazione di Pogba è a dir poco deleteria per il giocatore. Ma anche per il calcio in generale che si vede privato di ammirare un interprete del genere. “Inutile girarci attorno. Meglio parlar chiaro, guardare avanti e non perdere tempo a cercare colpevoli. Paul al Manchester United è infelice, non riesce più a esprimersi come vorrebbe e come ci si attende da lui. Deve cambiare squadra, deve cambiare aria. Credo che la soluzione migliore per le parti sia quella della cessione nel prossimo mercato. Se qualcuno non lo capisce, capisce poco o niente di calcio”. Parole forti che riflettono perfettamente l’aria pesante che sta aleggiando intorno al francese. Ed il procuratore non perde l’occasione di lanciare anche una stilettata al tecnico dei Red Devils. “Solskjær, invece di paragonare Haaland a Lukaku, pensi a trovare un modo per far giocare Pogba da campione”, afferma Mino Raiola.
E chissà che non ci sia un gradito ritorno a Torino sponda bianconera. “Magari potrebbe essere proprio la Juve la sua prossima destinazione. Perché no? Fra l’altro il rapporto con la società e con i suoi ex compagni è eccellente. Al tempo del Covid, Paul non possono permetterselo in tanti, l’importante è volerlo”.
Dopo Pogba, Raiola si esprime su Balotelli
Ieri è arrivata l’ufficialità dell’ingaggio del Monza di Balotelli. Pensando alle sue precedenti esperienze, vederlo in Serie B fa arricciare il naso. Ma non a Mino Raiola: “Lui il mio più grande cruccio? No. È semplicemente fatto così, è uno assolutamente diverso. D’altronde non sarebbe Mario Balotelli. È un atleta che genera emozioni speciali, un eroe romantico e un po’ ribelle. Balotelli può deludere nel Brescia, perché il sogno è sempre più bello della realtà e la realtà rovina il sogno”.
Il redivivo Zlatan
Concludere con colui che non concluderà mai è paradossale. Ma tutta la carriera di Ibracadabra è un paradosso, un sempreverde in persona. “Zlatan è Zlatan. Io non devo aggiungere altro, per lui parlano i fatti. Piuttosto quest’estate, quand’era libero, tutti hanno sbagliato a non prenderlo, compresa la Juve. Sarebbe stato l’uomo ideale per far coppia con Cristiano Ronaldo e andare insieme all’assalto della Champions League. Mettere insieme due prime donne non sarebbe stato un problema. Ci avrebbe pensato Pirlo. Pensate che trio: Pirlo, Ibra e Ronaldo”. Raiola spende anche qualche commento favorevole verso la nomina del Maestro sulla panchina della Vecchia Signora. “Sì, mi piacciono sempre le scelte controcorrente come quella di Pirlo. Da quel che mi dicono, i giocatori sono molto contenti dei suoi metodi di allenamento”.