Mondiale 2006: la storia di Alex Del Piero

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Storica leggenda e bandiera della Juventus, Alessandro Del Piero è stato uno dei protagonisti indiscussi del Mondiale 2006 in Germania. ‘Pinturicchio’ (soprannome datogli dall’ ‘Avvocato’ Gianni Agnelli) è stato capitano dei bianconeri dal 2001 al 2012 e oggi è considerato uno dei migliori giocatori nella storia del calcio italiano. Quando si dice “baciato dal talento”: è proprio il caso di Del Piero, che a inizio degli anni ’90 era tra i giovani più promettenti della sua generazione. Non a caso Giampiero Boniperti lo volle alla Juventus dopo un solo anno di esperienza in Serie B a Padova.

Per il campione nativo di Conegliano sono i numeri a parlare. Con la maglia bianconera è il primatista di presenze (705) e gol (289), nonché il secondo marcatore italiano più prolifico di tutti i tempi con 346 gol segnati in carriera, alle spalle di Silvio Piola. Del Piero è stato anche capocannoniere per quattro volte. In Champions League nel 1998 (10 gol), in Coppa Italia nel 2006 (5 gol), in Serie B nel 2007 con 20 gol e in Serie A nel 2008 con 21 gol.

In Nazionale, ‘Pinturicchio’ è quarto nella classifica marcatori all-time con 27 reti (in 91 presenze), una delle quali nella leggendaria cavalcata mondiale nel 2006 che ripercorriamo brevemente focalizzandoci proprio sull’ex capitano bianconero.

L’esperienza di Del Piero nel Mondiale 2006

Alex Del Piero fece parte dei 23 convocati di Marcello Lippi per la rassegna mondiale a casa dei tedeschi. ‘Pinturicchio’ era uno dei cinque giocatori della Juventus scelti dal ct assieme a Buffon, Zambrotta, Cannavaro e Camoranesi. La vigilia del campionato del mondo era stata piuttosto travagliata per tutto il gruppo azzurro, maggiormente per i giocatori bianconeri a causa dello scandalo Calciopoli. A questo proposito, in un’intervista alla FIFA qualche anno fa Del Piero confessò: «Ho giocato il Mondiale senza sapere dove avrei giocato di lì a pochi mesi. Sempre alla Juventus, questo non l’ho mai messo in dubbio, ma non sapevo se in Serie A, in Serie B, con quanti punti di penalizzazione».

Come i suoi compagni, il capitano bianconero si fece forza concentrandosi solo ed esclusivamente sul campionato del mondo, creando una sorta di ‘bolla’ in cui tutte le altre situazioni esterne non avrebbero intaccato la voglia degli Azzurri di essere protagonisti in Germania. E così avvenne: alla fine, l’arma vincente fu proprio la forza del gruppo. Del Piero aveva 32 anni quando disputò il Mondiale nel 2006. Non è da sottovalutare il fatto che l’età media della Nazionale azzurra fosse di 28 anni, dunque non proprio bassa. E’ curioso, però, che anche l’Italia del 1982 avesse la stessa età media: una coincidenza che alla fine ci ha fatto sognare in entrambe le occasioni.

I numeri di ‘Pinturicchio’ con la Nazionale nel 2006

Del Piero ha giocato 5 partite sulle 7 totali, calcando il campo per 169 minuti ovvero l’equivalente di una partita intera e oltre tre quarti di un’altra. Stando ai numeri, Alex non è stato impiegato molto, ma d’altro canto bisogna considerare la folta concorrenza in attacco: Lippi aveva a disposizione gente come Totti, Toni, Gilardino, Inzaghi e Iaquinta. Nel primo match della fase a gironi contro il Ghana, Del Piero subentra a Toni all’82’, poco dopo il raddoppio di Iaquinta che mette in ghiaccio il risultato contro le Black Stars.

Anche contro gli Stati Uniti, la leggenda della Juventus parte dalla panchina per poi subentrare al 54’ a Zaccardo, sfortunato in occasione dell’autogol che regala il pareggio alla nazionale del ct Arena. Lippi getta nella mischia Del Piero per alzare la spinta offensiva. Si gioca in dieci contro nove per le espulsioni di De Rossi da una parte, Mastroeni e Pope dall’altra. Alla fine, il muro della nazionale a stelle e strisce regge strappando un punto agli azzurri.

Contro la Repubblica Ceca, nella terza e ultima gara del gruppo E, Del Piero resta in panchina per tutta la partita. La nostra Nazionale vince 2-0 grazie ai sigilli di Materazzi e Inzaghi, volando agli ottavi da prima classificata davanti al sorprendente Ghana.

La fase a eliminazione diretta

Per la prima (e unica) volta nel Mondiale 2006, Del Piero parte titolare nel match degli ottavi di finale contro l’Australia. Sfida tiratissima per gli Azzurri che soffrono la buona organizzazione degli oceanici. Inoltre rischiano quando Materazzi viene espulso al 50’ lasciando l’Italia in dieci per quasi tutto il secondo tempo. ‘Pinturicchio’ ha poche chance per essere pericoloso in attacco, così come i compagni: al 75’ esce per far posto a Totti. Proprio il capitano della Roma sarà decisivo trasformando al 95’ il rigore che manda l’Italia ai quarti di finale. L’Italia affronta adesso l’Ucraina: Del Piero rimane in panchina per tutta la gara. Intanto i compagni si sbarazzano degli avversari con un netto 3-0, grazie al vantaggio di Zambrotta e alla doppietta di Toni.

Mondiale 2006: la storia di Alex Del Piero

Il sogno comincia a prendere forma a questo punto, ma ora gli Azzurri sono attesi dalla sfida più difficile. Ad attendere Lippi c’è la Germania padrona di casa, che intanto ha eliminato l’Argentina ai quarti di finale dopo i rigori. Del Piero parte dalla panchina anche in questa circostanza. La sfida è abbastanza equilibrata, il risultato non si schioda e dunque si va ai supplementari. Nel primo tempo da 15’ le occasioni migliori sono per l’Italia che in pochi minuti nel secondo tempo colpisce un palo con Gilardino e una traversa con Zambrotta. Il capitano della Juventus entra in campo al minuto 104 sostituendo Perrotta. Cambio che si rivela decisivo per il secondo tempo dell’extra-time, entrato nella storia azzurra. Del Piero batte il calcio d’angolo da cui nasce il gol di Grosso, che porta in vantaggio gli Azzurri al 119’ su assist di Pirlo.

Il gol di Del Piero al 120’: riscatto dopo Euro 2000

Un minuto dopo arriva il gol che fa piangere i tedeschi. Cannavaro lancia Totti in contropiede, pallone per Gilardino che cerca di entrare in area di rigore, vede arrivare Del Piero a tutta velocità e lo serve, Alex non sbaglia e fa secco Lehmann con un tiro imparabile sotto l’incrocio. Resta nella mente di tutti il commento di Fabio Caressa in occasione del secondo gol azzurro, e ancora oggi sono brividi di gioia nel riascoltarlo. “Via al contropiede per Totti, dentro per Gilardino, Gilardino la può tenere anche vicino alla bandierina, cerca l’uno contro uno, Gilardino dentro Del Piero, Del Piero, gooool! Aleeeex Del Piero! Chiudete le valigie, andiamo a Berlino, andiamo a Berlino, andiamo a prenderci la coppa, andiamo a Berlino!”.

Il capitano della Juve corre dietro la porta dei tedeschi per andare ad esultare sotto il settore dei tifosi azzurri. E’ il giorno del riscatto per Del Piero, che nel 2000 aveva fallito due grandi occasioni nella finale dell’Europeo contro la Francia. Gli Azzurri compiono l’impresa eliminando la Germania a casa sua: ora la finalissima contro la Francia.

La finale con la Francia

L’atto decisivo si gioca il 9 luglio 2006. Del Piero parte dalla panchina e subentra a Camoranesi all’86’, quando il punteggio è sull’1-1 dopo i gol di Zidane e Materazzi. Si va ai supplementari. Buffon compie un miracolo su Zidane, che poi si fa espellere per la testata rifilata a Materazzi, episodio che rimarrà nella storia dei mondiali di calcio.

Mondiale 2006: la storia di Alex Del Piero

La parità resiste fino al 120’: il duplice fischio dell’arbitro argentino Elizondo manda le squadre ai rigori. E’ la seconda volta nella storia dopo USA ’94 che un campionato del mondo si decide dagli undici metri. In finale c’era ancora l’Italia, battuta dal Brasile. Grande tensione a Berlino: nove rigori in tutto, sbaglia solo Trezeguet mentre Del Piero calcia il quarto rigore spiazzando Barthez dopo una lunga rincorsa. Grosso realizza il penalty decisivo: Italia campione del mondo per la quarta volta nella sua storia, 24 anni dopo il Mundial dell’82. Gli Azzurri chiudono il Mondiale da imbattuti per la sesta volta: meglio ha fatto solo il Brasile (7 volte).

Del Piero dopo il Mondiale 2006

Dopo il successo in Germania, Del Piero porta a casa l’ultimo trofeo che gli mancava dopo aver vinto praticamente tutto con la Juventus, Champions League compresa. Fedele alla squadra che lo ha portato in cima al mondo, subito dopo il Mondiale Alex ha affronta la Serie B dove la Juve è stata retrocessa a seguito dello scandalo Calciopoli. Lo storico capitano bianconero gioca la sua ultima gara con la Juventus il 13 maggio 2012, segnando anche un gol contro l’Atalanta nel 3-1 finale per la Vecchia Signora. Il numero 10 esce al minuto 57, acclamato in lacrime da tutti i tifosi dello “Stadium” che rendono omaggio a una leggenda.

Terminata la lunga esperienza con la Juventus, Del Piero decide di proseguire gli ultimi istanti della sua carriera Oltreoceano. ‘Pinturicchio’ firma per il Sidney FC in Australia, squadra con la quale realizzerà 24 gol in 48 presenze. Nel 2014 firma un contratto per una stagione con il Delhi Dynamos in India, realizzando una sola rete in dieci presenze. Alla fine della stagione la squadra non raggiunge i playoff, Del Piero non rinnova e termina qui la sua attività agonistica.

Da pochi giorni, l’ex capitano bianconero ha preso parte al nuovo corso per allenatori, nello specifico riservato a “professionisti di lunga esperienza”. Al termine, ‘Pinturicchio’ potrà ottenere la qualifica da allenatore UEFA A.

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