Ritorna la rubrica del Mondiale 2006 con un nuovo nome. Parliamo di Massimo Oddo che pur non essendo stato un protagonista ha fatto parte di un gruppo, quello degli azzurri, entusiasta e vincente. Oddo conta solo una presenza al Mondiale 2006, da subentrato al ’68 contro l’Ucraina, gara vinta 2-0 dall’Italia.
L’esperienza di Oddo nel Mondiale 2006
La storia di Oddo con gli azzurri inizia nel 2002, a 26 anni, nella sconfitta in amichevole con la Slovenia. Il momento segnalava una ferita dolorosa e ancora calda per la Nazionale. Pochi mesi prima ci fu la scandalosa uscita ai Mondiali della Corea con un personaggio più corrotto di un parlamentare che cambia casacca, ovvero l’arbitro Byron Moreno.
Ad ogni modo qui incomincia il percorso di Oddo che lo porta a giocare l’Europeo del 2004 in Portogallo sotto il ct. Trapattoni. Anche questo non fu memorabile per un vago sospetto su Svezia e Danimarca che in virtù dei pareggi furono qualificate ai danni degli azzurri. Gli Oro Saiwa a confronto sono poca cosa.
Dopo la nuova delusione azzurra, prima per Oddo, è il momento del Mondiale 2006. Il pescarese viene convocato da Lippi in una lista di mostri sacri per quanto riguarda il suo reparto, la difesa. Oddo, infatti, parte con la consapevolezza di essere un co-protagonista dietro ai vari Cannavaro, Nesta e Zambrotta.
Conta quell’unica presenza con l’Ucraina ma noi lo ricordiamo per la disponibilità e il suo essere al servizio della squadra, oltre ovviamente ai famosi festeggiamenti per la vittoria contro la Francia.
Dal Mondiale 2006 ad oggi: il presente di Oddo
Massimo Oddo oggi è allenatore, molto impegnato nello studio e nel tentativo di emergere dal punto di vista manageriale. Ha affermato che, dopo il ritiro nel 2012, si è cimentato in tutti i corsi possibili, da allenatore a direttore tecnico. L’ultima esperienza è stata il ritorno a Pescara, per la seconda volta sulla panchina dei delfini.
I risultati non sono stati eccelsi e il 29 novembre è stato esonerato dalla società biancoazzurra. Eppure Oddo si è lanciato presto nella carriera da allenatore e non è stato un impatto così negativo come in altri casi di ex-campioni. Oddo ottenne una promozione in A proprio col Pescara per poi faticare nella massima serie. Spesso chiamato a salvare squadre in zona retrocessione ha sempre cercato soluzioni con professionalità.
Adesso speriamo che la storia di Oddo possa riassestarsi, farlo ritornare in pista in piazze adeguate e che vogliano costruire qualcosa con un allenatore ed ex-calciatore onesto, studioso e professionale che in punta di piedi e con rispetto si è guadagnato un’indelebile coppa del mondo assieme ai suoi compagni.