Il 20 novembre è ormai alle porte e la febbre per il Mondiale continua a salire, portandosi, purtroppo, ancora strascichi di polemiche. A poche ore dal debutto, vi proponiamo alcuni numeri indicativi legati alla manifestazione di Qatar 2022 per avere un’ulteriore prospettiva sui protagonisti, in campo e fuori. Godetevi dunque questa sfilza di dati, record e statistiche per arrivare ancora più pronti all’appuntamento più atteso dell’anno.
Qatar 2022: alcuni numeri sull’organizzazione
Iniziamo questa nostra presentazione in numeri dei Mondiali di Qatar 2022 con alcuni aspetti esterni al terreno di gioco e che afferiscono ai punti di vista organizzativi e preparatori.
- 22, le edizioni della Coppa del Mondo. Quella che sta per avere inizio è la seconda nel continente asiatico, dopo la rassegna del 2022 in Corea del Sud e Giappone. La manifestazione ha avuto inizio nel 1930 e si è regolarmente disputata ogni 4 anni, con l’unica eccezione degli anni 1942 e 1946. Un periodo storico delicato, in cui di Mondiale c’era ben altro.
- 8, gli stadi a disposizione. Le 64 partite del torneo saranno disputate in impianti modernissimi, ultraccessoriati e all’avanguardia, oltre che ispirati a riferimenti della cultura locale. Dalla possibilità di smantellarsi e riproporsi dello “Stadium 974” ai triangoli della facciata dell'”Education City Stadium” che cambiano colore a seconda della posizione del sole. Insomma un’avventura nel lusso e nella tecnologia per uno dei Mondiali più glamour di sempre. E, ovviamente, tutto all’insegna della sostenibilità ambientale (ma umana?).
- 7, gli sponsor che supportano la manifestazione. Si tratta di brand famosi a livello planetario, che però hanno poco a che vedere con il mondo del calcio e dello sport in generale. Cibo, bevande, elettrodomestici e quant’altro riempiranno gli spazi pubblicitari che costellano il campo di gioco. A questi si uniscono i 6 partner storici della FIFA più altri 2 supporter locali.
Qatar 2022, curiosità in numeri dei protagonisti in campo
Dopo aver presentato brevemente alcuni dati indicativi sull’assetto extra-calcistico dei Mondiali 2022 in Qatar, possiamo concentrarci su numeri e chicche degli attori principali di questa rassegna. La nostra sarà una scalata in ordine decrescente.
- 40 (e 59 giorni), gli anni di Alfredo Talavera. Il messicano si aggiudica la palma del giocatore più anziano tra quelli convocati dalle 32 selezioni. Nonostante la veneranda età e le 40 presenze collezionate con la formazione centramericana, il portiere del Pumas UNAM è alla sua prima partecipazione assoluta alla fase finale della Coppa del Mondo. Un’esperienza straordinaria da poter inserire nel curriculum, anche se giunta al tramonto della carriera.
- 36, i risultati utili consecutivi dell’Argentina. La Seleccion arriva in Qatar portandosi come dote una striscia lunghissima di partite senza inciampare in alcuna sconfitta. Se a ciò aggiungiamo la vittoria della Copa América e quella della Finalissima UEFA-CONMEBOL, la formazione di Scaloni si candida a ben d’onde come possibile vincitrice del torneo.
- 17 (e 364 giorni), gli anni di Youssoufa Moukoko. Appartiene ad un rappresentante della Germania, invece, il titolo di giocatore più giovane. L’attaccante del Dortmund diventerà maggiorenne proprio nel giorno d’inizio della rassegna iridata. Il ragazzo nativo del Camerun, però, non è nuovo a record di precocità. Suoi sono infatti i primati riguardanti gli esordi in Bundesliga (appena sedicenne) e Champions League (16 anni e 18 giorni) infranti tra novembre e dicembre del 2020. Un vero e proprio predestinato e chissà che non riesca a bruciare ancora le tappe anche con la Nazionale di Flick, che sicuramente dirà la sua.
- 16, i giocatori di Bayern Monaco, Barcellona e Manchester City. Questi tre colossi del calcio europeo sono, in ex aequo, i club che hanno fornito il maggior numero di giocatori alle varie selezioni per prendere parte a questo Mondiale. A seguire, troviamo l’Al-Sadd, società di casa, con 15 (tutti ovviamente tra le fila del Qatar) e il Manchester United con 14. Insomma, ancora una volta il Vecchio Continente si conferma bacino prediletto da cui attingere campioni.
- 10, i gol di Thomas Muller. Il centrocampista bavarese è, tra quelli ancora in attività, il calciatore che ha segnato più gol al Mondiale. Per lui, quello in Qatar sarà il quarto appuntamento con la rassegna iridata, della quale è un assoluto protagonista. Scarpa d’oro (5 reti) e premio di miglior giovane nell’edizione del 2010 e campione nel 2014. Con 6 assist, infine, è anche primo tra i tedeschi in questa speciale statistica riferita alla Coppa del Mondo. Quando si parla del “Raumdeuter” bisogna ricordarsi che è uno che ha poco da invidiare agli altri blasonati fuoriclasse che hanno fatto la storia di questo sport e di questo torneo.
- 5, le partecipazioni ai Mondiali di Messi, Cristiano Ronaldo, Ochoa e Guardado. Oltre ai due alieni che hanno dominato lo scenario calcistico internazionale dell’inizio del nuovo millennio, troviamo anche altri due rappresentanti della selezione messicana. In particolare, Andrés Guardado, capitano de El Tri, ha da poco raggiunto le 178 presenza con la maglia della propria Nazionale, divenendone il leader assoluto in questo senso. Per la Pulce e CR7, invece, questo Mondiale può rappresentare l’ultimo appuntamento prestigioso a livello globale. L’ultima chiamata per poter entrare definitivamente, qualora ce ne fosse ancora bisogno, nella leggenda eterna.
- 5 (-bis), un po’ di azzurro in Qatar. Anche se, purtroppo, la nostra Nazionale non sarà presente in Medio Oriente, i colori azzurri saranno rappresentati in altro modo. E in un’occasione prestigiosa. Sarà tutta italiana, infatti, la squadra arbitrale designata per dirigere la partita inaugurale tra i padroni di casa e l’Ecuador. Il fischietto principale sarà Daniele Orsato, assistito dai guardalinee Carbone e Giallatini. La sala VAR è invece affidata alla coppia Irrati-Valeri.
- 3, le coppie di fratelli presenti. Si tratta dei ghanesi Jordan e André Ayew, i belgi Eden e Thorgan Hazard e, infine, Nico e Inaki Williams. Quest’ultimi hanno la particolarità di militare con due formazioni diverse, come nel più noto caso dei Boateng. Nico è stato convocato dalla Spagna, della quale ha vestito le maglie anche delle varie selezioni giovanili. Inaki, invece, ha preferito accettare la chiamata del Ghana (Paese d’origine dei genitori) per la Nazionale maggiore.
- 0, le vittorie del Canada nella sua storia al Mondiale. A onore del vero, a fare compagnia al Paese nordamericano ci sarebbero anche i padroni di casa. Tuttavia, essi hanno l’alibi di essere alla loro prima partecipazione assoluta, per cui sarebbe pleonastico accomunare i due casi. Quanto ai Reds, nella loro unica partecipazione nel 1986 racimolarono 3 sconfitte su 3, uscendo ai gironi. Può essere questa, finalmente, l’occasione per smuovere questa poco nobilitante casella statistica.
- 0 (-bis), le birre che si potranno acquistare dentro e nei pressi degli stadi. Chiudiamo questa nostra rassegna relativa ad alcuni dei numeri di questo Mondiale di Qatar 2022 con un dato curioso, molto poco affine al torneo, ma che ha comunque tenuto banco nelle ultimissime ore. Come ha annunciato anche la stessa FIFA con un proprio comunicato, non sarà consentita la compravendita di bevande alcoliche, nemmeno nei dintorni degli impianti. Con buona pace di uno degli sponsor di cui sopra.
Tutto è pronto per il via
Di questa edizione 2022 in Qatar ormai se ne sono dette e sentite di tutti i colori, pertanto non resta che lasciare il verdetto più importante al terreno di gioco, lasciando fuori chiacchiere e numeri. Ormai è questione di ore e noi abbiamo voluto darvi un piccolo antipasto per provare ad analizzare quello che ci si potrà attendere. Sta ora ai protagonisti riportare al centro dell’attenzione il calcio e, in generale, i valori dello sport.