MTK Budapest, Giovanni Costantino conquista la panchina

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Tra i diversi italiani in terra “straniera” si può parlare anche di Giovanni Costantino, neo allenatore del MTK Budapest, club ungherese che milita nella prima divisione magiara. Dopo aver affiancato Marco Rossi nell’esperienza dell’Ungheria ad Euro 2021 – in qualità di vice – il giovane mister ha deciso di mettersi alla prova, sedendosi così sulla panchina del MTK, compagine che punta a far bene, con il chiaro obiettivo di classificarsi tra le prime, per vivere l’ambizione europea. Appena 36 anni per il messinese che ormai sogna in grande, respirando l’aria fredda di Budapest, capitale suggestiva e meta del primo sold out dei campionati europei, nel match che ha visto sfidarsi Ungheria e Portogallo.

Giovanni Costantino e MTK Budapest: buona partenza

Arrivato poco prima dell’inizio del campionato ungherese 2021/22, Giovanni Costantino sembra già essersi ambientato a Budapest. In particolar modo, appare già a suo agio sulla panchina del MTK che, dopo le prime due giornate, ha raccolto già 4 punti.

Nonostante l’esordio conclusosi in pareggio, contro il Gyirmót su risultato di 1-1, le aspettative erano comunque buone. La seconda giornata è stata del tutto positiva, con la vittoria di misura per 1-0 (in casa) sull’Honvéd, squadra che – seppur in un periodo altalenante – sulla carta rimane una delle favorite.

Non male dunque il suo impatto, con ben 4 punti conquistati in due gare e la consapevolezza di poter essere tra le protagoniste della stagione.

Giovanni Costantino MTK, prima di Budapest: le altre esperienze

Prima di approdare a Budapest, Giovanni Costantino ha vissuto diverse esperienze. Partito dalla Finlandia, nel 2013, il giovane mister siciliano si occupava di allenare la squadra giovanile dell’FC Futura, compagine della città di Porvoo.

Successivamente ha fatto da secondo sempre al più saggio – ed esperto – Marco Rossi, prima sulla panchina dell’Honvéd – con 38 gare disputate – poi nelle file del Dunajska Streda, con 32 presenze. Infine proprio con la nazionale ungherese, in quella che è stata una breve, ma davvero intensa, esperienza. Seppur chiuso il girone come fanalino di coda, gli Europei dei magiari non sono passati di certo inosservati, con il passaggio del turno non raggiunto per pochissimo.

Dopo la cosiddetta gavetta, Giovanni Costantino si lancia in una nuova avventura, come primo allenatore. Per adesso – anche se dopo sole due partite – non può affatto dirsi deluso.

Italiani all’estero: altri casi

Tra i casi più recenti – e importanti – di allenatori italiani all’estero, si possono citare Carlo Ancelotti al Real Madrid, Roberto De Zerbi allo Shakthar Donetsk. In più il già citato Marco Rossi.

Il ritorno di Carlo Ancelotti sulla panchina del Real Madrid appare un’ottima soluzione per sostituire Zidane. Il tecnico dei Blancos, dopo aver vinto diversi trofei – sia da giocatore che da allenatore – ritorna così a Madrid, per allenare di nuovo la compagine con cui ha vinto molto, in appena due stagioni.

  • 1 Coppa di Spagna
  • 1 Champions League
  • 1 Supercoppa UEFA
  • 1 Coppa del mondo per club

Un bottino non indifferente in una sfida infinita tra Real e Barcellona, ormai senza più Ronaldo e Messi.

Altra figura (sicuramente più modesta) è quella di Roberto De Zerbi. Dopo l’ottimo rendimento sulla panchina del Sassuolo, il tecnico classe ’79 ha preso la via per l’estero, per provare a vincere qualcosa. In più, l’idea di potersi mettere alla prova anche in Europa era troppo forte. Obiettivo sempre sfumato con gli emiliani, pur brillando sul piano della qualità del gioco.

MTK Budapest, Giovanni Costantino conquista la panchina

Il mister italiano ha salutato così il Sassuolo al termine di tre stagioni. Per lui 120 panchine, suddivise in: 43 vittorie, 36 pareggi, 41 sconfitte.

Marco Rossi

Come già citato in precedenza, Marco Rossi è l’esempio dell’italiano all’estero, dato che ormai vive la sua carriera lontano dalla propria terra natia già da tempo. Il tecnico classe ’64, dopo le diverse esperienze in Italia, seppur con club minori, ha trovato la sua dimensione con l’Honvéd – con cui ha vinto il campionato – e successivamente con la nazionale ungherese.

Dopo una breve esperienza con il Dunajska Streda (compagine slovacca), Marco Rossi ha cominciato la sua avventura con l’Ungheria, portandola a disputare un ottimo Europeo. Questo ha dato modo ad entrambe le parti di rinnovare il proprio rapporto di fiducia in vista dei Mondiali 2022.

Questi sono, attualmente, gli esempi più evidenti di allenatori italiani all’estero, ricordati per la loro bravura e capacità non soltanto nel vincere, ma anche nell’interpretare al meglio il loro ruolo. La speranza è che possano concludere le rispettive carriere nel proprio paese.

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