In attesa di disputare l’ultima giornata di campionato contro la Lazio, la dirigenza del Napoli è già a lavoro per programmare la prossima stagione. Stando ai rumors degli ultimi giorni, l’affare tra gli azzurri e Lilla per il trasferimento dell’attaccante Victor Osimhen sarebbe ormai concluso. ci sarebbe, infatti, l’accordo totale non solo tra i club ma anche col giocatore, che era sbarcato nel capoluogo campano per visitare la città e conoscere meglio l’ambiente sportivo e non solo.
In attesa dell’annuncio ufficiale da parte del Napoli, cresce sempre di più nei tifosi la curiosità attorno a quello che potrebbe essere l’acquisto più caro della storia del club. Un giocatore che, tuttavia, non è passato inosservato tra gli addetti ai lavori, e proprio in virtù della sua costante ascesa nelle ultime stagioni, è possibile tracciarne un profilo abbastanza definito.
Le origini e le difficoltà, col sogno di giocare a calcio
Osimhen nasce Lagos, in Nigeria, il 29 dicembre del 1998. Una Nazionale, quella del suo Paese, che in quegli anni colleziona trofei e figure più che dignitose nelle rassegne mondiali. Guarda caso, proprio nel ’98, riesce a bissare l’impresa di quattro anni prima, terminando al primo posto il proprio girone, ma venendo eliminata agli ottavi di finale dalla Danimarca.
Il ragazzo cresce con la passione per il calcio nel sangue, ma deve fare i conti con una situazione economica difficile in famiglia, contribuendo già a sei anni col lavoro. Le cose sembrano precipitare dopo la morte della madre, ma uno dei fratelli rinuncia a studiare per trovare un’occupazione che consentisse a Victor di continuare a perseguire il proprio sogno.
Un Mondiale da protagonista e l’approdo in Europa
Così comincia la propria carriera nella Ultimate Strickers Academy. Poi, nel 2015, si distingue al Mondiale Under 17, trascinando la Nigeria alla vittoria finale con 10 gol, record assoluto per la competizione. Successivamente arriva l’importante chiamata dal Wolfsburg, in Bundesliga. Tuttavia, dopo solo 16 presenze, è costretto a fermarsi a causa di una particolare forma di malaria che lo allontana dai campi per diversi mesi.
Nel 2018, dopo aver perso l’occasione di partecipare ai Mondiali di Russia, il Charleroi lo preleva in prestito. E qui Osimhen esplode, con ben 20 gol e 4 assist tra le varie competizioni, che gli valgono prima il riscatto da parte dei belgi, e poi l’approdo in Ligue 1, al Lilla. La sfida non è delle più facili, dovendo sostituire Nicolas Pepe, sbarcato all’Arsenal, ma i 18 gol stagionali, due dei quali in Champions League, confermano il suo grande potenziale.
Fisicità e tecnica al servizio degli azzurri
Le caratteristiche di Osimhen sono piuttosto chiare, nonostante l’ancora giovane età. Alto 1,86 metri per 78 kg di peso, l’attaccante abbina quindi una grande fisicità a doti tecniche interessanti, emerse soprattutto nella stagione appena terminata. Solitamente il giocatore nigeriano agisce al centro dell’attacco, e si esalta, in particolare, nel tridente. Cosa che quindi agevolerebbe l’integrazione nello scacchiere di mister Gattuso.
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Alcuni sono già andati oltre, paragonandolo addirittura a Didier Drogba. Effettivamente, pur se ancora da migliorare, Osimhen è molto bravo nel gioco di sponda ed è molto capace di dare profondità alla squadra. Oltre al senso del gol, infatti, si è rivelato importante anche in chiave assist, 6 quelli di quest’anno. Insomma, non resta che aspettare la prossima stagione per poterlo vedere finalmente all’opera nella nostra Serie A.