Il Napoli si aggiudica la Coppa Italia, battendo la Juventus ai calci di rigore, dopo che i 90 minuti regolamentari si erano chiusi sullo 0-0. Maksimovic e Koulibaly rendono la difesa partenopea impenetrabile a Ronaldo&co., apparsi, invece, decisamente sottotono.
Pagelle Juventus
Buffon 7: Giocare una finale a 42 anni non è da tutti, farlo in questo modo lo rende ancora più speciale. Decisivo in più di un’occasione durante i minuti regolamentari, una parata durante i calci di rigore avrebbe impreziosito ulteriormente la sua prestazione. Ma d’altronde è solo grazie a lui se la sua squadra è arrivata a giocarseli…
Alex Sandro 5.5: Prestazione sufficiente ma da un terzino con le sue qualità ci si aspetta un apporto maggiore in fase offensiva. Lascia passare Demme con troppa facilità, quando solo Buffon riesce a interporsi fra lui ed il gol.
Bonucci 5.5: Dopo un primo tempo senza preoccupazioni, nella seconda frazione deve fare i conti con un Napoli rinvigorito. Ed in più di un’occasione non riesce a tenere lontani i pericoli.
De Ligt 6: Dopo un buono primo tempo, va in difficoltà insieme ai suoi compagni nella ripresa.
Cuadrado 5.5: Il Napoli, soprattutto nel primo tempo, difende basso e lui ha poco campo davanti a sé. Nonostante ciò, da terzino gioca una buona partita. Delude quando, con l’uscita di Douglas Costa, avanza la sua posizione, senza riuscire mai a saltare l’uomo. (dal 85′ min. Ramsey s.v.)
Bentancur 6.5: Sicuramente il migliore tra i centrocampisti della Juve. Presente in ogni fase di gioco: dall’interdizione (dà il via all’azione più pericolosa bianconera del primo tempo) agli inserimenti senza palla. Si perde insieme ai compagni nel secondo tempo.
Pjanic 4.5: Non ha convinto in semifinale, ha deluso questa sera. Non riesce mai ad accelerare il giro palla dei bianconeri e non cerca mai il passaggio illuminante. (dal 73′ min. Bernardeschi 5: Non entra mai in partita, né da mezzala né in attacco. Regala, colpevolmente distratto, un calcio d’angolo nei minuti di recupero che poteva risultare fatale.)
Matuidi 5: Troppo impreciso. Non trova mai i tempi di inserimento ed è impalpabile il suo apporto nella catena di sinistra. Prestazione inconsistente.
Douglas Costa 5.5: Nel primo tempo è dalla sua fascia che la Juve imbastisce la maggior parte delle azioni. Ma il Napoli non concede mai spazi e i costanti raddoppi gli impediscono di saltare l’uomo. (dal 65′ min. Danilo 5: Entra per dare ordine ed equilibrio ma Insigne è un cliente difficile. Pesa l’errore dal dischetto, anche se affidargli il secondo rigore pare una scelta poco comprensibile…)
Dybala 5.5: Fra i tre attaccanti bianconeri è quello che si propone con più costanza; aiuta in fase di impostazione, cerca il dialogo con i compagni svariando su tutto il fronte d’attacco e prendendosi carico anche dell’infausto ruolo da “falso nueve”. Cerca la soluzione personale quando non trova alternative maa situazione evidentemente lo innervosisce e si vede quando va a sbagliare il primo dei tiri dal dischetto.
Ronaldo 4.5: Nel primo tempo impegna una sola volta Meret, senza impensierirlo, e non riesce a sfruttare il passaggio di Dybala che potenzialmente lo metterebbe a tu per tu con il portiere. Eppure, col passare del tempo, la sua prestazione riesce addirittura a peggiorare perché, nel momento di maggiore difficoltà della Juve, non riesce prendere sulle spalle la squadra, estraniandosi dal gioco.
All. Sarri 5: Incassa la seconda sconfitta in finale, dopo quella in Supercoppa. Dopo la prestazione oggettivamente incolore di venerdì scorso non riesce ad invertire la rotta. E questa sera ne paga le conseguenze. Poco condivisibile la scelta di Ronaldo come ultimo rigorista.
Pagelle Napoli
Meret 7: Nessun intervento straordinario nei tempi regolamentari, ma sempre pronto e attento quando chiamato in causa. Sale in cattedra con la parata su Dybala che mette in discesa i tiri dal dischetto per il Napoli.
Mario Rui 6: Riesce a non far soffrire troppo il Napoli sulla sua fascia, nonostante dalla sue parte transiti gente come Douglas Costa e Cuadrado. Troppo nervoso negli ultimi minuti, costringe Gattuso a sostituirlo. (dal 80′ min. Hysaj s.v.)
Koulibaly 7: Partita sontuosa del difensore francese. Sempre puntuale nelle chiusure, non concede nulla.
Maksimovic 7: Bissa l’eccellente prestazione offerta con l’Inter. Annulla Ronaldo in più di un’occasione ed insieme al compagno di reparto rende impenetrabile la difesa partenopea. Il rigore perfetto come ciliegina sulla torta.
Di Lorenzo 6: Rimane sempre basso, rinunciando a proporsi in avanti, ma la sua è una partita ordinata.
Fabian Ruiz 5.5: Fin dai primi minuti prova a dare ritmo e qualità al gioco del Napoli, ma troppo spesso è impreciso nel passaggio decisivo. Da lui ci si aspetta di più: il Napoli in campionato avrà decisamente bisogno di un altro Fabian Ruiz. (dal 80′ min. Allan 6.5: A centrocampo il Napoli sembra avere davvero bisogno di lui e riesce a dimostrarlo in soli 13 minuti.)
Demme 6: Uno straordinario Buffon gli nega la gioia del gol. Prestazione di quantità ma ancora non sembra essersi calato pienamente nel suo ruolo.
Zielinski 6: Nel centrocampo del Napoli è quello che riesce a dare più strappi. (dal 88′ min. Elmas s.v.)
Callejon 6: Partita di sacrificio, lo si vede un po’ poco in fase offensiva. Gli abbracci dei compagni a fine partita sono tutti per lui, visto che lascerà Napoli a fine stagione. (dal 66′ min. Milik 6: Entra bene ma si divora l’occasione più nitida per gli azzurri.)
Mertens 6: Come per Callejon, anche per lui partita di sacrificio, nonostante la condizione non sia delle migliori. Ma il rinnovo appena firmato è un grande stimolo. (dal 66’min. Politano 6: Riesce a creare qualche grattacapo alla difesa juventina, concludendo verso la porta di Buffon appena entrato.)
Insigne 7: Sempre il più pericoloso dei suoi: tutte le azioni del Napoli passano dai suoi piedi. Solo il palo gli nega la gioia del gol su punizione.
All. Gattuso 7.5: Il Napoli è sempre più la sua squadra: ne ha cambiato il gioco ed i calciatori lo seguono. Dopo un primo tempo tutto votato a difendersi, merita la vittoria per quello che riesce a fare (e a non far fare) nel secondo tempo. Questa Coppa è il suo primo trofeo da allenatore, conquistata con merito in un momento non certo felice per lui. (Qui le sue dichiarazioni post-partita)