Il Napoli di Gattuso, giocando in maniera molto propositiva e offensiva, riesce a portare a casa la 6° Coppa Italia della sua storia trionfando 4-2 a rigori sulla Juventus. In uno stadio Olimpico deserto il Napoli attacca in modo ordinato evitando di prestare il fianco alla Juventus, non brillantissima. Da segnalare per il Napoli anche un palo di Insigne e una parata del sempre eterno Buffon su Elmas al 92′.
Gloria per il Napoli, Gattuso resta umile
E’ un Gennaro Gattuso provato, come se avesse giocato lui la partita per 90 minuti, quello che si presenta ai microfoni della Rai alla fine della partita. Alla domanda su quanto il calcio gli avesse dato, Gattuso risponde “A me la vita, e soprattutto il calcio, mi hanno dato di più di quello che ho dato io, mi hanno fatto diventare quello che sono diventato. Mi ha fatto cristiano, mi ha fatto uomo. Nella vita non accetti alcune cose, ma il calcio mi ha dato tanto e per questo lo faccio con grande passione. So di non poter mollare di una virgola”.
Gattuso “voglio senso di appartenenza e rispetto”
Gattuso nel corso delle sue dichiarazioni si sofferma anche su un concetto a lui molto caro, quello del senso di appartenenza: “Chi ha questo lavoro deve avere rispetto perché siamo fortunati. Io voglio vedere gente che ci mette passione, voglio senso di appartenenza e rispetto”. Continuando l’allenatore si sofferma anche sull‘importanza del lavoro: “credo nel dio del calcio, che premia chi lavora”.
Meret: Decisivo a rigori contro la Juventus
Protagonista in campo con la parata decisiva sul primo rigore di Dybala, il portiere del Napoli Meret, defilatosi per un breve tempo dai festeggiamenti, si esprime così sulla vittoria e il percorso della squadra in Coppa Italia: “E’ un’emozione veramente grande. Abbiamo fatto un grande percorso, sapendo soffrire in tanti momenti e giocando bene in altri. E’ una Coppa meritata. Siamo veramente contenti, abbiamo dato tutto dal primo all’ultimo minuto, sono orgoglioso di far parte di questo gruppo”.
