Terzo big match in una settimana per la Juventus, che dopo Roma e Inter sfida il Napoli domani pomeriggio al “Maradona”: la squadra di Pirlo cerca di proseguire il periodo positivo e di allungare la striscia di vittorie. Le due formazioni si sono già incontrate in Supercoppa, ma in campionato sarà la prima sfida in questa stagione non essendosi ancora disputata la gara di andata.
Napoli-Juventus, Pirlo con vista Champions: «Bisogna recuperare bene le forze»
Le parole del tecnico bianconero Andrea Pirlo alla vigilia della sfida: «E’ una gara sullo stile della Supercoppa, importante per entrambe le squadre. Napoli-Juve è sempre una grande partita e ci sarà alta tensione per l’importanza dei tre punti in palio. Noi veniamo da un buon momento, loro un po’ meno dopo la sconfitta dell’altra sera ma la posta in gioco si farà sentire. La partita di domani e più importante di quella che avremmo dovuto giocare all’andata».
Report sugli infortunati e i recuperati: «Arthur ha una calcificazione che bisognerà monitorare ogni giorno. Gli dà fastidio e ha molto dolore, speriamo passi velocemente. Dybala sta facendo il suo piano di recupero, ma il dolore al ginocchio persiste ancora. Bonucci oggi si allena con noi, e un po’ affaticato e vedremo se portarlo con noi a Napoli. Stesso discorso per Ramsey. McKennie sta abbastanza bene, contro l’Inter non era al cento per cento. Oggi lo valuteremo perchè ha avuto un problema all’anca, per fortuna nulla di grave. Bisogna recuperare bene le forze, l’altra sera abbiamo speso tanto soprattutto chi veniva da partite ravvicinate come Alex Sandro e Danilo.
Morata sta meglio, ha recuperato dall’influenza. Nella gara di coppa è venuto in panchina ugualmente ma non stava benissimo. Domani potrebbe partire dall’inizio o entrare a gara in corso, in vista della Champions. Non abbiamo tante soluzioni in attacco: sono rimasti solo in tre, quindi due giocheranno e uno dovrà essere pronto per entrare».
Baricentro basso contro Roma e Inter: «Scelta nostra, ma non è cambiato nulla»
Momento poco felice per l’amico Gattuso a Napoli: «Fa parte del nostro lavoro, può capitare di essere mandati via ma noi pensiamo a fare del nostro meglio. Mi dispiace per la situazione di Rino ma prepariamo la partita per vincere. Il nostro obiettivo è fare sempre bene, poi può succedere di tutto».
Sul percorso della Juve: «Siamo in crescita, venivamo da una sconfitta contro l’Inter e fortunatamente abbiamo avuto l’occasione di giocarci una finale. Allora la squadra ha alzato il livello e ha capito doveva aveva sbagliato nella partita precedente. Abbiamo sempre detto che avevamo bisogno di tempo, di mettere a punto tutti i giocatori e le situazioni tattiche sia sul piano offensivo che difensivo. I risultati ti fanno lavorare meglio».
Baricentro basso contro Roma e Inter: «Non sta cambiando niente, abbiamo affrontato queste due squadre in maniera diversa ma per una scelta nostra, che ci ha dato risultati importanti. L’impostazione comunque rimane la stessa, ovvero comandare il gioco e pressare alto. In certe situazioni non è possibile perché si gioca ogni tre giorni ed è difficile mantenere l’attenzione per novanta minuti, dunque è preferibile abbassarsi e far gestire agli avversari il possesso del pallone».
Pirlo su Bentancur e Kulusevski
Quanti punti potrebbero servire quest’anno per vincere lo scudetto? «Più di 80 sicuramente, magari rispetto agli altri anni si e abbassata la quota perché ci sono tanti impegni e squadre forti più o meno allo stesso livello. Difficile che una squadra possa mantenere lo stesso livello per tutto il campionato».
Su Bentancur: «Contro l’Inter ha avuto l’occasione per calciare in porta ma ha preferito passare il pallone. Stiamo cercando di lavorare su questo, diverse volte i centrocampisti possono trovarsi in una posizione favorevole ed è preferibile che calcino in porta. Siamo contenti di quello che Rodrigo sta facendo».
Su Kulusevski: «Nella gara di martedì gli ho chiesto anche un lavoro in fase difensiva andando a prendere Brozovic e lo ha fatto benissimo, rendendogli la partita difficile e facendolo sentire sotto pressione».