Separate da tre punti, il Napoli e il Milan capolista si affrontano nel posticipo dell’ottava giornata di Serie A per quello che sa già di match scudetto, pur essendo ancora presto, a guidare i rossoneri in panchina ci sarà Daniele Bonera, in sostituzione del tecnico Stefano Pioli e del suo vice ancora positivi al covid.
Nella conferenza stampa della vigilia, Bonera ricorda l’ultima vittoria del Diavolo al “San Paolo”, gara in cui il difensore era titolare: 1-2 nella stagione 2010/2011, alla fine di quella stagione il Milan vinse lo scudetto. «Ricordo con grande affetto quella partita, anche lì eravamo a fine ottobre e vincemmo una partita difficile, poi sappiamo tutti come è andata quella stagione. Sarà un piacere tornare in uno stadio bellissimo come quello di Napoli. Per me la gara di domani non è un esame, credo nella responsabilità dei giocatori ed è un tassello come gli altri per arrivare a un’eventuale vittoria finale ma manca ancora tanto. Andiamo a Napoli con l’idea di imporci, su questo non c’è dubbio, poi il risultato può dipendere da molte variabili».
L’ex difensore sfida un vecchio amico e compagno di squadra in rossonero, Rino Gattuso: «E’ stato un amico in campo e lo è anche fuori, abbiamo condiviso insieme per sei stagioni. Dopo la partita ci sarà spazio per salutarci».
Napoli-Milan, Bonera: «Il mister mi ha dato carta bianca»
Bonera sulla sua prima esperienza in panchina: «Non mi sono mai sentito solo, io e il mister siamo in stretto contatto. Pioli mi ha dato carta bianca nella conduzione degli allenamenti, anche se è sempre con noi: cambia poco se domani in panchina ci sarò io al posto del mister, la squadra sa quello che deve fare. Per quanto riguarda la preparazione della partita, abbiamo pensato di fare una riunione pre-gara e, se ci sarà necessità, faremo un ulteriore check a fine primo tempo. Per quel che riguarda la mia idea di calcio, sono stato indirizzato da quello che ho imparato e sulla base di quello che mi sta insegnando mister Pioli.
Pressione per domani? Ce l’ho da quando ho iniziato a giocare, nulla di più e nulla di meno. Siamo sempre tutti sotto pressione, ma sempre restando tranquilli consapevoli di ciò che dobbiamo fare. La squadra è cresciuta in tutti i suoi elementi per cultura del lavoro e responsabilità. E’ motivo di orgoglio perché è entrato nella testa di tutti i giocatori cosa significa giocare per questa maglia».
Lo stato di salute del Milan dopo la sosta: «La condizione generale è buona, anche i nazionali che sono rientrati più tardi. Stanno tutti bene eccetto Leão che ha avuto un problema e sarà valutato nuovamente tra una decina di giorni. L’allenamento più importante è stato quello di ieri, oggi faremo la rifinitura».
Le parole di Bonera su Rebic, Ibrahimovic, Calhanoglu e Romagnoli
Bonera recupera Rebic: «Ante è un giocatore importante che deve avere una buona condizione per essere esplosivo e potente. Non è al cento per cento, il problema al gomito lo condiziona anche nella gestualità. In quella posizione l’infortunio di Leão non ci voleva, ma in zona offensiva abbiamo comunque diverse soluzioni».
Su Ibrahimovic: «Aveva bisogno anche lui di staccare fisicamente e mentalmente, si è ripresentato come sempre da “capogruppo”. Sappiamo quanto sia importante da questo punto di vista. Kessiè rigorista? Se lo ha detto Ibra alzo le mani…».
Su Calhanoglu: «Siamo molto contenti del suo rendimento. Per quanto riguarda l’aspetto contrattuale non entro nel merito ma mi ha fatto capire che tiene molto a questa maglia».
Su Romagnoli: «Alessio è il nostro capitano e siamo davvero contenti di quello che fa per la squadra, anche al di fuori del rettangolo di gioco. Deve stare tranquillo, ha il supporto della società e dei compagni. Periodo poco positivo? Non lo ritengo un problema, gli errori fanno parte della carriera».