Il Napoli di Gennaro Gattuso è chiamato a rialzarsi dopo la pesante sconfitta di campionato, subita in casa, per 3-1 contro il Milan capolista. L’occasione giusta per farlo potrebbere essere proprio il match casalingo di Europa League contro il Rijeka. Gattuso ha tenuto la consueta conferenza stampa di vigilia, prima di Napoli-Rijeka, accompagnato da Kalidou Koulibaly. Di segutio le parole dell’allenatore e del difensore dei partenopei.
La conferenza si è aperta con le parole del difensore senegalese che ha risposto alle accuse di mancaza di carattere e leadership dicendo:“Non ho niente da dire, sappiamo che era una gara importante, peccato per la sconfitta, sappiamo cosa abbiamo sbagliato, è mancata mentalità, sappiamo tutto, ci sono stati degli episodi, non siamo stati bravi e lavoreremo su questo“. Kalidou ha continuato dicendo:“Abbiamo concesso poco, hanno fatto gol due volte con Ibrahimovic, un giocatore difficile da marcare, il terzo nel finale quando provavamo a pareggiare, ma la partita è stata questa, abbiamo concesso poco ed abbiamo avuto occasioni. Tante critiche, ma io le vedo come una motivazione, dimostreremo che non siamo quelli che vedono oggi. Abbiamo due gare difficili, ma possiamo farcela e da domenica si può iniziare un altro campionato“.
Napoli-Rijeka, Koulibaly su Gattuso:”Siamo al 100% dietro di lui”
La conferenza del difensore partenopeo si è conclusa con un pensiero per il loro tecnico. Dopo la sconfitta contro il Milan sono circolate voci, infondate, su un possibile addio di Gattuso che non si sarebbe sentito seguito dai suoi calciatori. Kalidou ha detto:“Non c’è nessun dubbio, il mister sa che siamo al 100% dietro di lui, noi siamo sempre a disposizione. Il resto, tutto quello che si dice, è solo motivazione. A me piace quando parlano così, nessuno sa ciò che accade nel nostro spogliatoio. Abbiamo perso una partita contro la prima in classifica, tutti fanno polemica, ma hanno paura di noi se tutti parlano dopo una sconfitta con la prima, davvero facciamo paura e ne siamo consapevoli. Lo dimostreremo domani e domenica!”.
Subito dopo anche Gattuso ha rinforzato quanto detto dal suo calciatore. Il tecnico calabrese infatti ha continuato dicendo:“Quello che avete scritto, non è vero. Ho parlato alla squadra, non ci ho litigato. Il giocare bene ci fa sedere, non deve accadere, in alcuni momenti bisogna leggere le partite, a volte bisogna soffrire e tante volte da quando ci sono io c’è stata, dava la sensazione di non prendere mai gol, dobbiamo tornare ad annusare il pericolo. Non si può giocare bene 90′, questo è quello che voglio, forse non mi esprimo bene ma a Sky ho detto subito che la responsabilità è mia dopo un anno, non c’è stato nessun massacro, non è vero che ho puntato sui giocatori, la squadra lo sa come intendo io il calcio”.
Napoli, non si segna più! Un gol ogni 7 tiri
L’aspetto che più preoccupa il tecnico dei partenopei è la mancanza di cattiveria in campo. Gattuso soffermandosi su questo ha detto:“Stiamo sbagliando tanto, ieri abbiamo fatto vedere 7 clip alla squadra in cui eravamo in superiorità, 2 clip 4 noi e 2 loro e abbiamo sbagliato l’appoggio. Dries era un cecchino gli altri anni, ora sta sbagliando molto dalla sua posizione, a livello balistico stiamo facendo qualcosa in più ma non possiamo sempre farli tirare se si gioca ogni 3 giorni. La qualità di gioco non mi preoccupa, ma quando parlo di cattiveria non è solo quando non abbiamo la palla, ma pure quando ce l’abbiamo, stiamo sbagliando tanto e dobbiamo dare di più“.
In conclusione Gattuso si è espresso per quanto riguarda la formazione che scenderà in campo per Napoli-Rijeka e in questa occasione non sono mancati gli elogi per Matteo Politano.
Il tecnico ha infatti detto:“E’ stato tra i migliori in campo, non sapevano come prenderlo, ha avuto 4-5 occasioni, lo fece anche a Sassuolo. Io non vado tutti i giorni a muso duro, ci sono i momenti della carezza, del complimenti, altri del mandare a fanculo chi se lo merito, io sono molto attento. La parola mentalità è ampia, io ho detto solo che bisogna alzare l’asticella, giocare anche in un altro modo, non pensare solo al compagno, siamo forti e lo sappiamo, sono orgoglioso di allenare questa squadra ma bisogna aggiustare il modo di stare in campo. Tutto quello venuto fuori non sta né in cielo né in terra“.