Un passo indietro per la Roma, che dopo un ottimo periodo di forma cade 4-0 a Napoli: la squadra di Fonseca è stata troppo brutta per essere vera, perdendosi per strada dopo un buon avvio. Un accenno di reazione si è visto nella ripresa, ma nell’ultima mezzora i partenopei hanno preso il largo. I giallorossi incappano nella prima sconfitta stagionale sul campo e vengono agganciati in classifica proprio dagli azzurri a quota 17 punti.
Napoli-Roma 4-0, Fonseca: «Non abbiamo fatto nulla per meritare un buon risultato»
Nel postpartita, ai microfoni di Sky Sport, il tecnico giallorosso Paulo Fonseca commenta la prestazione della sua Roma: «Non abbiamo avuto il coraggio e l’aggressività necessari per affrontare una squadra come il Napoli, che ha meritato di vincere. Noi non abbiamo fatto nulla per meritare un risultato positivo. Ridimensionate le nostre ambizioni? Prima di questa partita non eravamo i migliori del mondo e adesso non siamo certo diventati i peggiori. Dobbiamo soltanto capire cosa non è andato bene e resettare tutto, tutte le gare sono test importanti per noi e non solo quelli contro le grandi squadre».
Fonseca analizza le difficoltà della sua squadra: «Non abbiamo giocato bene, non siamo riusciti a chiudere gli spazi tra le linee. Loro hanno avuto maggiore facilità per entrare dentro, dovevamo essere più corti e aggressivi. Eppure è strano perché abbiamo cominciato bene, ma poi abbiamo commesso diversi errori difensivi che hanno dato fiducia al Napoli. E’ mancata una buona circolazione del pallone e abbiamo permesso troppe volte che loro ripartissero in contropiede. Nel primo tempo soprattutto abbiamo avuto difficoltà sul lato destro del campo, la difesa rimaneva troppo a zona senza aggressività».
Sulla prestazione di Dzeko: «Non possiamo dimenticare che è stato fermo tanto tempo e ha giocato qualche minuto in Romania giovedì. Non è ancora nella migliore condizione».
Questa sera la prima partita al “San Paolo” senza Maradona: «Per tutti noi che amiamo il calcio e abbiamo visto Maradona oggi è stato sicuramente un giorno diverso, ma quando comincia la partita si pensa solo al campo. Credo che questa triste ricorrenza non abbia influenzato la partita».