Fino a dove può spingersi il fisico? Fino a quanto può giocare un calciatore professionista? Dopo Cristiano Ronaldo che ha riscritto le leggi della biologia calcistica, un altro sta compiendo grandi cose. A 13.038 km da Torino, a Yokohama, Kazuyoshi Miura ha rinnovato con il suo club alla veneranda età di 53 anni (quasi 54).
Miura, il rinnovo e una storia che inizia nel lontano 1986
Fa specie pensare che Kazuyoshi Miura abbia esordito quando era ancora in piedi il Muro di Berlino. Il giapponese gioca dal 1986 e ha visto il succedersi la caduta dell’Unione Sovietica, l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre, il fallimento di Lehmann Brothers e la crisi del 2008 fino a quella attuale con la pandemia da Covid-19.
Miura ne ha passate di epoche ma non solo. Ha cambiato più squadre di Quagliarella e Ibrahimovic. Per di più in giro per tutto il mondo. Il giapponese, infatti, per assurdo dove ha iniziato la sua carriera? In un piccolo club della città natale in Giappone? No!
Fa il suo esordio tra i professionisti nel Santos, in Brasile. Ora immaginatevi un giapponese, un asiatico o anche un europeo che parte e inizia il suo percorso professionale in Sudamerica negli anni ’80. Miura ci è rimasto fino al 1990.
Sarà che il carnevale di Rio dopo un po’ stufa, sarà che hai un indole da viaggiatore. Fatto sta che Miura decide di passare altrove i pirotecnici anni ’90 dove ogni bambino a vederlo gli avrebbe chiesto di fare l’onda energetica di Goku. Dunque il ritorno in Giappone al Verdy Kawasaki.
Dopo l’esperienza in patria, però, arriva il pezzo forte. L’approdo al Genoa, chi se lo ricorda? Ma soprattutto chi lo avrà preso al fantacalcio secondo la linea di talenti orientali sconosciuti? Miura passa una stagione al club rossoblu e si gode la riviera ligure che immagino ben diversa dalle spiagge sudamericane o dal contesto giapponese.
Da lì poco altro se non un’improbabile comparsa in Croazia alla Dinamo Zagabria, forse perché il mare Adriatico era piaciuto, forse perché era un altro posto interessante da visitare. Il resto è un ritiro in patria aspettando un altro ritiro, quello che sembra non arrivare più.
Miura, infatti, è dal 2006 allo Yokohama dove ha totalizzato ben 261 presenze e 23 gol. Bottino un po’ striminzito per un attaccante. Eppure Miura non si ferma. Il record di più longevo nel calcio se lo tiene stretto. Infatti Kevin Poole era il detentore, portiere inglese ritiratosi a 51 anni.
Che dire comunque? Tanta voglia, curiosità e forza di volontà nonché un fisico importante che hanno permesso a Miura di arrivare al rinnovo con lo Yokoahama e chissà quindi quando arriverà la pensione!