Newcastle-Manchester United (1-1): analisi tattica e considerazioni

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Il Boxing Day di Premier League si conclude con la sfida del Monday night tra Newcastle e Manchester United. Dopo 90 minuti di battaglia ad altissima intensità e a ritmo forsennato, l’incontro si conclude in parità sull’1-1. Davanti al caloroso e numeroso pubblico del St James’ Park i padroni di casa offrono una prestazione meravigliosa, grazie soprattutto ad uno scatenato Saint-Maximin. I red devils, invece, faticano e non poco e riescono ad agguantare il pari solo grazie alla rete di Cavani nella ripresa e a uno straordinario De Gea. Addentriamoci più affondo nelle pieghe di Newcastle-Manchester United attraverso l’analisi tattica del match, cominciando dalle formazioni iniziali.

Howe dà continuità al 4-5-1, apportando ben 6 modifiche rispetto all’ultimo turno, in particolare nel reparto arretrato. Gli unici confermati sono il portiere Dubravka e il capitano Lascelles al centro, con linea difensiva completata da Krafth, Schar e Manquillo. A centrocampo, giocano Fraser e Saint-Maximin esterni, con Shelvey centrale coadiuvato dalle mezz’ali Joelinton e Longstaff. Unica punta Wilson.

Anche Rangnick conferma il suo 4-2-2-2. In porta c’è il titolarissimo De Gea, protetto dalla coppia centrale formata da Maguire e Varane, con Dalot e Alex Telles sugli esterni. A centrocampo giocano Fred e McTominay a guardare le spalle a Greenwood e Bruno Fernandes. Davanti c’è Rashford insieme a Cristiano Ronaldo.

Primo tempo: partenza a razzo del Newcastle

L’analisi tattica di Newcastle-Manchester United recita un copione che si mantiene costante per tutta la partita. Da un lato abbiamo la netta superiorità dei bianconeri in termini di intensità e ritmo, dall’altro la poca brillantezza degli ospiti. La squadra di Rangnick prova a sfruttare il fattore sorpresa, tenendo Greenwood più vicino a Ronaldo e Rashford largo sulla destra. Il Manchester United cerca infatti di sfondare da questa parte, individuando in Saint-Maximin l’anello debole della catena difensiva, e sfruttando la propensione offensiva di Dalot.

Bruno Fernandes è molto fuori dal gioco e perciò si abbassa molto per cercare di lavorare il pallone. La squadra di Howe, dal canto suo, si difende con due linee molto vicine e ordinate e può contare sulla superiorità numerica a centrocampo. Determinanti, in particolare, sono le due mezz’ali, che con grande agonismo vincono tutti i duelli, recuperando molti palloni e innescando così delle velocissime ripartenze. In fase di copertura, poi, è fondamentale il lavoro di Joelinton, sempre bravissimo a scivolare sulla fascia sinistra per coprire Saint-Maximin e dare manforte a Manquillo.

Newcastle-Manchester United (1-1): analisi tattica e considerazioni

Con la giusta protezione alle spalle e il tanto campo lasciato libero dalle sortite offensive di Dalot, il numero 10 francese ha modo di scatenare tutta la sua velocità, portando in vantaggio i suoi dopo appena 7 minuti. Per tutto il primo tempo, lo United non riesce in alcun modo né ad arginare la straripante corsia di sinistra dei magpies, né a trovare spazi e profondità per arrivare alla conclusione. Ci sono pochissimi movimenti senza palla e i due centrocampisti centrali fanno tanta fatica a gestire il pallone con qualità e ad accorciare sugli esterni in aiuto dei terzini. Ne consegue un pessimo primo tempo degli ospiti, nettamente sopraffatti dalla forza dei padroni di casa.

Secondo tempo: Cavani e De Gea salvano lo United

Nella ripresa, Saint-Maximin va a giocare di punta a causa dell’infortunio di Wilson, col neoentrato Murphy schierato largo a sinistra nei 5 di centrocampo. Rangnick, invece, rinforza da subito il suo arsenale offensivo, inserendo Sancho e Cavani al posto di Fred e Greenwood. A questo punto è Bruno Fernandes ad abbassarsi in mediana vicino a McTominay per fare il playmaker, anche se il portoghese talvolta gioca in verticale rispetto al compagno di reparto, andando quasi a costituire un 4-1-3-2.

L’intensità e il ritmo rimangono assolutamente alti, soprattutto da parte del Newcastle, che continua con Saint-Maximin. I bianconeri sfiorano ripetutamente il raddoppio con i soliti micidiali contropiedi, sventati da un insuperabile De Gea. Il talento francese riesce con facilità irrisoria ad andare via in velocità ai due centrali dei red devils, creando occasioni per sé e per i compagni. Grande supporto arriva questa volta dalla destra da parte del tarantolato Fraser, molto bravo ad accompagnare l’azione.

Newcastle-Manchester United (1-1): analisi tattica e considerazioni

Gli ospiti però cominciano progressivamente ad adattarsi al ritmo degli avversari e aumentano i giri del motore. Le soluzioni più incisive arrivano quando Sancho e Rashford vengono a giocare più dentro al campo. In questo modo infatti, riescono a dettare la profondità per i lanci di Bruno Fernandes, ma ancora di più, tengono impegnate le mezz’ali bianconere e questo libera molto campo ai due terzini, che spingono con continuità. Al minuto 71, lo United beneficia di questi spazi e trova il gol dell’1-1, proprio grazie ad un’azione sulla destra di Dalot, il cui pallone in mezzo viene capitalizzato da Cavani. Negli ultimi minuti, le squadre si allungano e fioccano le occasioni da una parte e dall’altra, ma alla fine l’incontro si conclude in parità.

Analisi tattica Newcastle-Manchester United: le considerazioni finali

Il Newcastle riesce parzialmente a uscire da un periodo piuttosto complicato contrassegnato da 3 sconfitte consecutive. Vero è però che il calendario è stato tutt’altro che agevole per i magpies, dato che hanno affrontato una dopo l’altra Leicester, Liverpool, City e lo United appunto. Dopo tante reti incassate, arriva una bella prestazione, che dimostra la bontà del lavoro di Howe. Il Newcastle può addirittura recriminare per le tante occasioni non sfruttate nel secondo tempo, un po’ per mancanza di cattiveria sotto porta e un po’ per merito di De Gea. La situazione di classifica resta ancora molto problematica e la prossima sfida di giovedì contro l’Everton sa di scontro decisivo. Una trasferta che potrebbe rivelarsi più difficile del previsto se Wilson e Saint-Maximin non dovessero riuscire a recuperare.

Il Manchester United, invece, arresta la sua striscia positiva di 3 vittorie consecutive. Oltre a un pareggio che non giova più di tanto, i red devils forniscono una prestazione molto opaca. Chiaramente c’è l’attenuante della lunga “pausa” a cui sono stati costretti i giocatori, che hanno saltato le ultime due giornate. Molte sono le prestazioni individuali decisamente insufficienti e tra tutte non può non spiccare quella di Cristiano Ronaldo. Il portoghese appare impreciso e molto nervoso con i compagni, che lo servono poco e male. Giovedì arriva però un’occasione ghiotta per rialzarsi, perché arriva il Burnley, terzultimo in classifica.

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