Le pagelle di Macedonia del Nord-Italia (1-1): qualificazione sempre più in salita

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Le pagelle di Macedonia del Nord-Italia debutto di Luciano Spalletti sulla panchina Azzurra, match valevole la quinta giornata del girone C di qualificazione agli Europei 2024.

Vincere era l’unico obiettivo di stasera per l’ex allenatore del Napoli che malgrado le assenze può contare su un gruppo coeso. C’è solo la defezione di Chiesa e Pellegrini ad agitare il prepartita del CT, ma la squadra c’è e ci sono valide alternative sia in campo che in panchina, qualora dovessero esserci necessità.

E la partita, al National Arena Toshe Proeski di Skopje, ha deluso tutte le aspettative italiane sul debutto del nuovo tecnico e sulla possibilità di battere una squadra che sulla carta doveva essere inferiore. L’Itali ha giocato solo a sprazzi. Pochi nel primo tempo qualcosa di più nel secondo.

Le pagelle di Macedonia del Nord-Italia

Prima di analizzare le pagelle di giocatori e allenatori di Macedonia del Nord e Italia, diamo una valutazione all’operato del direttore di gara.

Arbitro: François Letexier 7,5 –  Trentaquattrenne arbitro francese, Fifa da 2017, grande esperienza internazionale. Arbitra con grande senso pratico. Quasi non si nota. Il che lo rende un arbitraggio quasi perfetto.

Le pagelle di Macedonia del Nord-Italia (1-1): qualificazione sempre più in salita

Pagelle Macedonia del Nord

Dimitrievski 6 – Colpito un paio di volte si difende con una bella parata e si appoggia al palo nell’occasione del tiro di Tonali. 

Manev 6 – Ordinato e preciso nel primo tempo su Immobile. No si fa mai superare negli uno contro uno. Soffre di più nel secondo tempo ma regge l’urto dell’attacco dell’Italia. 

Musliu 6 – Buona la prestazione difensiva, costretto a rincorrere i movimenti degli attaccanti azzurri che non forniscono punti di riferimento (77′ Serafimov 6 – Si piazza in area di rigore e rinvia tutto quello che può rinviare. Non gli si chiede alto).

Zajkov 5 – Difensore grezzo piedi non educati. Spesso preso in mezzo e superato dagli esterni italiani. Corre, corre molto.

Alioski 7 – Sul lato sinistro del suo attacco, si fa notare per la costanza del suo gioco e per la pericolosità con cui propone il gioco. Spalleggiato da Elmas, creano un paio di occasioni pericolose nel primo tempo che però non sortiscono effetto.

Ashkovski 6 – Nel primo tempo non spinge molto e si preoccupa più di coprire. Nel secondo si propone con più continuità ma gli manca la qualità. La corsa non gli manca ma sbagli tocchi semplici e non cambia passo (74′ Dimoski 6 – Cala la dinamicità del nostro centrocampo e i nuovi entrati si mettono in evidenza per la brillantezza e per le accelerazioni a cui il nostro centrocampo non sembra riuscire a contrastare. Arriva la qualità che era mancata nel primo tempo).

Bardhi 7 – Inizialmente si occupa di limitare l’azione di Cristante. Poi, con il passare dei minuti, cresce la sua prestazione affacciandosi più volte in zona tiro senza creare pericoli. Molto bello il gol del pareggio su calcio di posizione.

Elezi 6,5 – Si destreggia bene nel confronto con il nostro centrocampo più tecnico. La corsa e l’intelligenza compensano (74′ Alimi 6,5 – Mostra una buona qualità di gioco e di palleggio. Il calo del nostro centrocampo, evidente mette in risalto la capacità di palleggio di Alimi). 

Atanasov 6 – Come tutta la sua squadra, cresce a vista d’occhio nel secondo tempo. Nei contrasti e nelle ripartenze ha spesso la meglio sui nostri giocatori che sembrano provati. (91′ Iljazovski S.V.).

Elmas 7,5 – Uno dei giocatori più di qualità della sua nazionale. Gioca e si rende pericoloso più con azioni manovrate che con spunti in velocità. Un tiro da lontano non crea problemi a Donnarumma. Continuo nel secondo tempo, qualitativamente il migliore in campo.

Miovski 6 – Ha l’occasione per pungere con un’azione di rimessa, riceve palla in area ma sbaglia il colpo di testa. In generale troppo solo, servito da troppo lontano e ben controllato dalla difesa italiana.

Allenatore: Milevski 7 – Mette in campo la squadra nel migliore dei modi possibili. Qualitativamente non regge il confronto con l’Italia. Ma sul piano della corsa della grinta dell’abnegazione può rendere la vita difficile a un’Italia senza grandi idee.

Le pagelle di Macedonia del Nord-Italia (1-1): qualificazione sempre più in salita

Pagelle Italia

Donnarumma 5,5 – Entra in gioco al 76′ quando cala l’intensità dell’Italia. Sicuro su un tiro da lontano. Non incolpevole sul gol del pareggio.

Di Lorenzo 6,5 – Uno dei più coinvolti nel gioco dell’Italia sia in fase di costruzione che in fase offensiva. L’intelligenza lo porta a trovarsi sempre in posizione utile al gioco.

Mancini 6 – Con Cristante marcato a uomo la costruzione dal basso la devono realizzare lui e Bastoni. In questo di destreggiano bene forse con qualche lancio lungo di troppo (58′ Scalvini 6,5 – Il difensore del futuro della nostra nazionale ha giusto il tempo di mostrare la sua bravura sulle chiusure difensive. Forse la nota più positiva della serata).

Bastoni 6,5 – Rispetto al gioco dell’Inter gli si chiede meno spinta ma molta più attenzione in fase di copertura. Gli attaccanti macedoni non gli creano grosse preoccupazioni se si esclude una sbavatura di reparto nei primo 10′.

Dimarco 6 – Con costanza cerca di proporsi in avanti e con Zaccagni seminano scompiglio nella zona sinistra del nostro fronte offensivo. Ma manca la continuità dell’azione e già nel finire del primo tempo la sua spinta si fa meno costante (82′ Biraghi – S.V.).

Barella 5 – Inizio partita brillante e generoso, come nelle sue corde. Il campo non aiuta chi ha doti tecniche e cerca il rapido uno due con i compagni. Ma il suo gioco si spegne già nel primo tempo. Non è il Barella arrembante, trascinate che siamo abituati a vedere.

Cristante 6 – Doveva partire come play basso ma la marcatura stretta degli avversari ne limitano l’azione. Comunque mantiene la lucidità necessaria a far girare la squadra. 

Tonali 6,5 – Sempre pronto a ricevere l’appoggio dei compagni e a dialogare nello stretto. Entra in area in appoggio dell’attaccante. Pericoloso con un tiro che colpisce il palo. Prezioso nel fornire un pallone nel cuore dell’aria a Immobile (89′ Raspadori – S.V.).

Politano 5,5 – A destra parte bene ma si spegne molto velocemente. Quando nelle rotazioni Di Lorenzo e Barella si trovano più avanti di lui e gli tocca difendere si vede il suo punto debole. Una sua leggerezza poteva costarci caro nel prima metà del primo tempo. Poi la sua spinta cala vistosamente e Immobile rimane sempre più solo (46′ Zaniolo 6 – Deve dare più presenza e peso all’attacco dell’Italia. L’effetto si vede su di lui e sui compagni. Il gol di Immobile su tiro di Barella deviato dalla traversa ne è un classico esempio. Peccato che anche questo sia più un fuoco di paglia. Comincia a giocare da solo a cercare l’azione personale e perde il contatto con il resto della squadra). 

Immobile 6,5 – Primo tempo senza spunti interessanti. Troppo solo poco preciso negli uno due. Inizio del secondo tempo l’Italia attacca l’area avversaria con più convinzione e il gol arriva con un suo colpo di testa che gli vale almeno un punto nel voto.

Zaccagni 5,5 – Insieme a Dimarco fanno una grossa mole di gioco per l’Italia. La Macedonia del Nord non sembra avere contropartite efficaci. Ma il fuoco della prima mezz’ora si affievolisce nel finale del primo tempo (82′ Gnonto – S.V.).

Allenatore: Spalletti 5 – Quando capiremo che l’uomo della provvidenza non esiste avremo fatto un passo avanti per risorgere come squadra. Nel primo tempo Immobile è troppo solo e non perché gli manchi una punta al suo fianco ma perché gli manca il supporto dei compagni che dovrebbero sostenere l’azione d’attacco. L’efficacia degli esterni dura poco nel primo tempo. Poi L’ingresso di Zaniolo sembra dare vigore a tutto il gruppo e fino al vantaggio si vede un’Italia pronta a far sua la partita. Ma al vantaggio non segue la continuità ma bensì un calo di tensione psicofisica che fa emergere il gioco dei Macedoni. e questo ha un peso nelle pagelle di Macedonia del Nord-Italia. 

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