Parla Mattia Perin: “Ho sconfitto il Covid”

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E’ finalmente guarito dal virus l’estremo difensore rosso-blu. Perin ha sconfitto il Covid ed ora è tornato ad esporsi mediaticamente attraverso un’intervista concessa al quotidiano “Repubblica“.

L’ex-bianconero ha raccontato di come il virus lo abbia colpito, di quale sia stata la sua reazione e di quanto ipocrita sia questa malattia, che ci sta tenendo da mesi con il fiato sospeso.

Gli estratti dell’intervista

Il numero uno genoano comincia la propria dichiarazione chiarendo di non sentirsi responsabile del contagio che ha colpito il suo Club: “Non sono l’untore del calcio italiano (…). E sia chiaro che il caos di Juve-Napoli non è iniziato per colpa del Genoa.”

A chi insinua di aver tenuto dei comportamenti disinvolti e che avrebbero facilitato la diffusione del contagio, ha voluto rispondere: “Siamo molto scrupolosi. Nessuno toglie la mascherina, rispettiamo le regole e i distanziamenti. Poi è chiaro che in campo veniamo a contatto, è inevitabile.”

Un altro argomento trattato dal portiere latinense è stato quello relativo alle relazioni con i familiari, risiedenti ancora nel capoluogo piemontese: “Era la settimana prima di Napoli-Genoa. Il 21 settembre mi recai a Torino per rivedere mia moglie e i miei bambini, era lunedì: al contrario di quanto è stato detto non esiste alcuna evidenza che io abbia contratto il Coronavirus proprio quel giorno (…). Nella mia famiglia sono tutti negativi.”

Parlando strettamente del virus, poi, ha dichiarato di non sentirsi per nulla colpevole: “Questa è una malattia subdola”, ha confessato, “la puoi prendere in taxi oppure schiacciando il bottone dell’ascensore (…). Sia chiaro che la malattia non è mai una colpa, ma un’eventualità che accade agli esseri umani.”

La chiosa finale è dedicata allo staff del grifone, sempre al fianco dei propri calciatori nei momenti difficili: “Siamo giovani, siamo atleti allenati e ne usciamo bene, però questa è una brutta bestia, subdola. Se dicessi che non mi ha destabilizzato un po’ mentirei. Però non c’è mai stato panico e devo ringraziare lo staff del Genoa, i dirigenti, il dottor Piero Gatto che si è ammalato pure lui e ci seguiva da casa, oltre al professor Matteo Bassetti del San Martino di Genova, che ci ha fatto da angelo custode.”

Parla Mattia Perin: "Ho sconfitto il Covid"

Le considerazioni di Perin dopo aver sconfitto il Covid

Dopo aver rotto il silenzio, Mattia Perin ha voluto anche dire la propria in relazione al virus Covid che sta scuotendo il mondo: “Resto convinto che tutto sia nato in laboratorio e non dalla trasmissione animale.” Il portiere laziale ha anche analizzato la propria crescita personale ed ha sottolineato l’importanza della propria disciplina per un tifoso, al giorno d’oggi. 

Sicuramente il calcio è una grandissima valvola di sfogo per tutti gli appassionati del settore. Durante gli scorsi mesi di lockdown, chiunque avrebbe desiderato godersi una sfida o una gara di campionato, anche solo per potersi distrarre per qualche ora. Purtroppo, però, le circostanze avverse han fatto sì che tutto si dovesse fermare per cause di forza maggiore.

Ad oggi i casi di Covid-19 sono sotto controllo, anche se in aumento, e le condizioni sono ancora favorevoli per il prosieguo del campionato nazionale. Sarebbe certamente un grave danno, morale e d’immagine, dover interrompere una stagione che si preannuncia avvincente e davvero poco scontata. 

Anche Giorgio Chiellini è sceso in campo per difendere l’integrità della competizione ed ha dichiarato che i calciatori sono pronti a prendersi qualche rischio per regalare delle grandi emozioni ai propri tifosi. Come detto a suo tempo da Arrigo Sacchi, infatti, “il calcio è la cosa più importante tra le meno importanti” e tutti gli amanti di questo meraviglioso sport non potranno che gioire nel vedere i propri beniamini correre e regalare gioie in un momento così difficile. 

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