Alla vigilia di Parma-Fiorentina, l’allenatore viola Giuseppe Iachini presenta la partita che si giocherà domani sera allo stadio Tardini, alle 20:45.
Parma-Fiorentina, Iachini: “Peccato per Callejon”
Iachini debutta parlando della positività di Callejon e del suo futuro. “Sono dispiaciuto per José perché già da qualche settimana stavamo lavorando per portarlo alla migliore condizione possibile. In settimana avevamo lavorato su alcune soluzioni con lui protagonista e la sua positività è un fulmine a ciel sereno. Peccato perché stava cercando di raggiungere i suoi ritmi migliori. Le voci? Fanno parte del gioco, dobbiamo rimanere concentrati sul lavoro. Dobbiamo fare una buona partita senza commettere gli errori di Roma. Lì dopo un’ottima partenza abbiamo mancato nelle nostre caratteristiche, cioè compattezza e intensità. Ci abbiamo parlato e lavorato sopra, abbiamo pagato dazio per qualche situazione particolare“.
“La presidenza mi è sempre stata vicina, già dopo il lockdown c’erano le voci su di me. Mi dispiace perché se ci fosse stato un clima così difficile su me non sarei rimasto o non si sarebbe giudicato il mio operato positivamente. Sono cresciuti tanti calciatori in questi mesi, tra cui Castrovilli. Sono arrivato con la squadra quartultima e abbiamo concluso al decimo posto. Magari questo non è stato apprezzato a dovere, io continuo a lavorare coi miei ragazzi, che mi seguono. Pezzella? La sua assenza si è fatta sentire, abbiamo pagato la sua indisponibilità. Nemmeno domani ci sarà perché ha fastidio al piede e dobbiamo pensare solo a chi va in campo. La dirigenza non mi ha mai chiesto di dimettermi, vogliamo subito uscire da una situazione difficile. Potevamo avere qualche punto in più e abbiamo avuto delle problematiche, pagando dazio con infortuni e mancanza di serenità“.
“Contiamo molto su Pulgar”
“Noi siamo tutti professionisti e c’è stata la vicinanza della proprietà. Io non ho mai guardato ai soldi, mi sarei dimesso volentieri se avessi percepito un brutto clima intorno a me o ai giocatori. Dobbiamo far sì che l’impegno settimanale sia riportato in partita. Siamo la squadra che tira di più in area di rigore, dobbiamo continuare a lavorare e far girare questa ruota. Idee tattiche? Da più settimane lavoriamo alla difesa a quattro, ma serve che ci siano giocatori con determinate caratteristiche, soprattutto in fase di non possesso. Callejon poteva essere l’ago della bilancia nel nostro schieramento tattico. Non abbiamo potuto contare su Pulgar per il Covid-19 ma contiamo tanto su di lui, inserirlo è una possibilità.
“Il Parma? Ne abbiamo parlato, sottolineando le ottime individualità della squadra di Liverani. Dovremo giocare una gara di spessore. Dobbiamo trovare la serenità dello scorso anno, servirà continuità di punti e risultati visto che eravamo partiti bene, come nel precampionato. Nel calcio pero ci stanno momenti così difficili, servir cura nel dettaglio e nel particolare. In settimana ho parlato coi dirigenti e col presidente. I ragazzi li vedo lavorare bene, se la squadra mi segue o no lo capisco dagli atteggiamenti in campo. Se tutto ciò non ci fosse mi farebbe incazzare, tanto per essere chiari. Io ho visto sempre molto impegno e partecipazione. Dobbiamo portare in campo determinazione e non subire gli eventi della partita, facendo sì che esistano situazioni positive“.
“Non possiamo chiedere di agli attaccanti di essere Batistuta”
Il tecnico continua parlando di alcuni singoli. “Attacco? All’inizio dell’anno ha giocato Kouamé perché stava meglio di tutti. Non possiamo chiedere ai ragazzi con la maglia numero 9 di essere già pronti, tantomeno di essere come Batistuta. Adesso tutti stanno ritrovando fiducia ed entusiasmo. Firenze è una piazza particolare, con pressioni e responsabilità: guardate cosa fa ora Simeone al Cagliari. Anche i nostri attaccanti hanno bisogno di fiducia, non possiamo avere tutto e subito. Vanno aiutati dall’aspetto tecnico, tattico e psicologico. La loro crescita passa anche da questi fattori, dal subire le critiche all’energia positiva. Ribery? È partito bene ma a Milano ha preso una botta alla caviglia. Questa settimana è migliorato, facciamo fatica a tenerlo fuori anche se non è al 100%. Prima però dobbiamo fargli trovare la giusta brillantezza. Va solo accompagnato per farlo tornare al top“.
“Tanti gol di Pedro in Brasile? Coi se e coi ma si va poco lontano. Quando sono arrivato io aveva un percorso di lavoro da portare avanti dopo l’infortunio. Abbiamo deciso di investire su Cutrone pur sapendo che Pedro è un ragazzo di qualità. Ora si sta mettendo in luce in un campionato sicuramente diverso dal nostro“.