Parma-Inter 1-2, Conte: «Fuga scudetto? Mancano 13 gare»

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Vittoria pesante in chiave scudetto per l’Inter, che soffre ma vince 1-2 a Parma grazie alla doppietta di un ritrovato Sanchez: Conte non si lascia scappare l’occasione di allungare a +6 sul Milan e dare il via così alla prima mini-fuga verso il titolo.

Parma-Inter 1-2, Conte: «Auguro il meglio ai ducali, possono salvarsi»

L’analisi del tecnico nerazzurro Antonio Conte nel postpartita ai microfoni di Sky Sport: «Non è stata una partita sporca ma ben giocata da entrambe le squadre, noi abbiamo fatto due gol e avuto anche altre occasioni per arrotondare il risultato. Complimenti al Parma, è una squadra che ci ha messi sempre in difficoltà, ha giocatori importanti in organico e un ottimo allenatore. Loro cercavano di spezzarci in due, giocare lungo su Kucka e prendere la seconda palla, inoltre i due esterni cercavano di attaccare la profondità. Auguro il meglio al Parma, sono anche legato da un’amicizia con Roberto. Questa squadra ha tutte le carte in regola per salvarsi, mi sorprende che sia in quella posizione di classifica».

Il tecnico è soddisfatto per la risposta della sua squadra in queste ultime due gare che sembravano agevoli solo sulla carta: «In vista di Genoa e Parma avevo detto che si trattavano di due esami di maturità, da affrontare con la giusta intensità, voglia e determinazione. A volte bisogna tirare fuori le unghie e i denti: su questo stiamo migliorando, anche se oggi sul 2-0 abbiamo preso un gol sul quale potevamo fare meglio. E’ inevitabile che ci sia venuta un po’ di apprensione, loro poi erano strutturati fisicamente e hanno buttato diversi palloni in avanti. Comunque Samir non ha compiuto interventi particolari, invece noi abbiamo avuto altre opportunità per il terzo gol».

Lo “schiaffone” di Conte ad Hakimi

Episodio curioso nel finale tra Conte e Hakimi: «Non era uno schiaffone, gli ho preso la testa e gli ho detto “Bravo!”, erano i minuti di recupero e lui è andato a pressare costringendo un giocatore del Parma a rallentare, una situazione che poi ha portato a termine la partita. Sono contento per i calciatori, stanno dimostrando grande applicazione e sta aumentando la resilienza. Io penso di essere un allenatore democratico, non regalo niente a nessuno e aspetto fino a un certo punto.

I ragazzi sanno benissimo che il singolo viene dopo e deve esser esaltato solo grazie all’organizzazione della squadra. Lo stesso Hakimi all’inizio ha trovato qualche difficoltà perché faceva la fase offensiva ma si dimenticava quella difensiva. Alcune volte ha scaldato la panchina, come altri, ma adesso sta meritando il posto da titolare. Non dimentichiamo che nella scorsa partita al suo posto ha giocato Darmian che è stato tra i migliori in campo».

Parma-Inter, Conte sulle scelte in attacco: «Per un anno e mezzo giocato solo con Lukaku e Lautaro»

Decisiva questa sera la doppietta del ‘Niño Maravilla’, un’arma in più per il finale di stagione: «Sanchez è nella condizione psicofisica migliore da quando è all’Inter. Bravo lui a lavorare, bravi noi ad avere tanta pazienza con lui. Sa benissimo che solo il lavoro l’ha riportato a determinati livelli. Come ho detto in conferenza, Romelu e Lautaro sanno benissimo che alle loro spalle c’è Alexis, e per noi diventa importante creare questa sorta di competizione.

Non dimentichiamo che per un anno e mezzo siamo andati avanti con Lukaku e Lautaro, l’anno scorso avevamo Esposito che oggi è in Serie B al Venezia e quest’anno abbiamo Pinamonti, che ha le potenzialità per diventare un giocatore forte. E’ un ragazzo giovane che ha tantissima strada da fare, se ne ho bisogno comunque lo utilizzo. Fino ad ora non avevo queste preoccupazioni di scelta, dovevo farmi il segno della croce sperando che qualcuno non si infortunasse».

Sul pressing: «Quando si perde il pallone bisogna cercare in 5-6 secondi di provare a recuperarla, andando in avanti e aggredendo gli avversari. Se dopo questo lasso di tempo l’altra squadra è brava ad eludere il pressing, bisogna abbassarsi un po’. Adesso riusciamo a scegliere una zona di campo di attesa per poi partire con la pressione alta. Durante la partita i ragazzi riescono a riconoscere determinate situazioni, magari in passato iniziavamo in una maniera e finivamo allo stesso modo».

E’ fuga-scudetto per l’Inter? Conte la pensa così: «Siamo in una buonissima posizione di classifica, rispetto all’anno scorso siamo davanti a tutti e sicuramente il miglioramento è stato importante. Mancano però 13 partite, il campionato italiano è una battaglia e si possono lasciare punti contro tutti».

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