Parma-Juventus, le dichiarazioni di Liverani alla vigilia

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Dopo Pirlo, tocca a Fabio Liverani presentare la sfida di domani sera del Parma contro la Juventus. Fischio d’inizio alle 20:45 allo stadio Tardini. Parma-Juventus, le parole di Liverani.

Parma-Juventus, Liverani: “Per noi nulla è impossibile”

Il tecnico ex Lecce si focalizza sull’avversario e su alcune caratteristiche dei ducali. “Come ho detto prima della gara col Milan, siamo una squadra che di impossibile non ha nulla. Ci sono delle difficoltà, noi e la Juventus abbiamo campionati diversi, ma in partita secca possiamo fare risultato. Possiamo giocarcela con tutti e questo è il nostro progetto. Inutile menzionare il loro valore, concentriamoci a dare seguito alle prestazioni. Il Parma segna poco? Una squadra come la nostra avrà sempre dei nei, col lavoro cerchiamo di limarli il più possibile. È normale che ora cerchiamo di avere una certa solidità difensiva. Ma come ha già detto qualche giocatore, a Milano siamo sembrati migliori, pur avendo creato di più col Cagliari. Se avessimo vinto 1-0 col Cagliari sarebbe stata partita perfetta perché il gol dà del valore in più. Ci lavoreremo“.

Mercato? Di nomi non ne faccio. Ci sono il direttore e un buonissimo reparto scout, io posso dare indicazioni sulle caratteristiche. Abbiamo perso Nicolussi Caviglia e abbiamo difficoltà da parte di Grassi, non avevamo bisogno di fare tantissimo. Cerchiamo un giocatore mancino da mettere sulla trequarti, uno che vada ad ampliare per le punte. Per il resto sono contento. Ci vuole tempo per crescere, ma se dovessi scommettere per l’obiettivo del Parma, lo centreremo senza patemi“.

Parma-Juventus, Liverani: “Va dato tempo alla linea verde”

In seguito, Liverani si sofferma lungamente sulla questione dell’attacco poco prolifico. “Ora stiamo crescendo e cercando di portare rifornimenti alle punte, anche con gli esterni di difesa. Arriviamo velocemente sulle fasce, ma non con quelli di difesa per le loro caratteristiche. Ci si dimentica che Gagliolo e Pezzella non hanno avuto continuità di condizione e allenamento. Busi è arrivato a ottobre con una lesione e ha fatto 35 giorni su 70 individualmente, per sviluppare il gioco possono faticare. Non ho grandi preoccupazioni, migliorando in delle cose le occasioni arriveranno. Karamoh è un giocatore che l’anno scorso non ha fatto più di due partite dall’inizio. È un ’98 e bisogna avere pazienza, aiutandolo nelle scelte durante la partita. Quando si decide di puntare su tutti i giocatori, vorremmo avere un ventenne pronto e determinante. Ma questo viene pagato 50 milioni, gli altri vanno accompagnati. Alla linea verde va dato tempo“.

Si ritorna poi a parlare dei bianconeri. “Il nostro calcio dei giudizi è veloce, la Juve è tra le imbattute e poco fa è stata padrona contro il Barcellona. Non si può dire che sono in crisi, stanno bene, anche con l’Atalanta potevano vincere. Sono forti e li affronteremo con rispetto e umiltà, sono le partite più belle per misurarsi e capire la nostra crescita. Il nostro atteggiamento sta nel provare a vincere, poi l’avversario lo permetterà o meno. Non andiamo a giocare partite per limitare i danni, non per scelta.

“Poche squadre dominano sempre”

Riferimento, poi, alla fase difensiva e all’atteggiamento. “Cerchiamo di vincerle tutte, i punti sono importanti ovunque. Da Genova in poi siamo in crescita, forse con due punti si sarebbe parlato di una squadra più avanti. Assenza tifosi? Mi pesa tantissimo, è un calcio meno amato senza l’adrenalina della gente. Sappiamo che dobbiamo farlo e ci adeguiamo. È un calcio però non bello e il fattore campo è scomparso. Non è una questione di stopper, a sinistra con Pezzella fuori non abbiamo alternative. Iacoponi è adattato, Busi sta crescendo e dovrò valutare questo ballottaggio. Io credo che possiamo rispettarli. Ci saranno momenti particolari nella partita, fa parte dei novanta minuti. Sono poche le squadre che dominano sempre, dovremo essere bravi a farli correre e creare difficoltà.

Kulusevski? Noi cerchiamo di analizzare i probabili avversari, con le loro caratteristiche. Abbiamo rispetto di tutti ma dobbiamo fare anche noi la nostra partita. Con la formazione avversaria in mano sceglierò gli undici e le loro caratteristiche. Gol mio contro la Juve? È stato il mio primo gol alla Lazio. Era una partita con 70 000 spettatori, lottavamo per lo scudetto ed è stata una gioia grandissima. Non serve più a niente e spero che questa gioia me la dia uno dei ragazzi. Osorio ricorda Couto? Tra loro credo che qualcosa ci sia, il suo impatto è stato importante. È un giocatore aggressivo, di personalità, deve migliorare l’intesa coi compagni e la scelta tecnica. Quello che sta facendo però ha avuto un impatto positivo. Di Fernando posso dire solo bene“.

“Col Cagliari buona compattezza”

Liverani conclude con i miglioramenti visti e le condizioni di altri giocatori. “Col Cagliari mi sono piaciuti il dominio nei novanta minuti e la compattezza. Abbiamo tenuto una linea di pressione a quaranta metri, mediamente, nella nostra porta. Non basta perché dobbiamo vincere le partite, ma credo che queste prestazioni sia più facile vincerle che perderle. Il calcio, poi, si può decidere con un singolo episodio. Alla lunga, credo che dominare per più tempo sia il nostro obiettivo. Mihaila? Per lui ci vuole ancora un po’ di tempo. Cyprien? Proprio nel suo momento migliore, ha perso confidenza con il campo dopo Roma. Ha avuto un problema muscolare, a differenza di Sohm con la sua distorsione alla caviglia. Questo ha rallentato il suo inserimento. Ora però è guarito, nelle prossime due partite avrà più spazio“.

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