Perché Diego Godìn non è più un top player?

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Il Cagliari vive un momento difficilissimo. Nell’ultimo turno ha subito il pareggio col Venezia negli ultimi minuti (1-1). 3 pareggi e 4 sconfitte in 7 giornate, ultimo posto in campioanto. Per i sardi non è ancora arrivata la prima vittoria in campionato nonostante l’arrivo in panchina di Mazzarri. In tutto ciò forse si sta dimenticando un fattore importante: il Cagliari in difesa dovrebbe poter contare su un giocatore di esperienza e caratura internazionale come Diego Godìn. Come sta giocando, però, l’uruguaiano?

Dalla finale di Champions League all’Italia

Diego Godìn, classe ’86, 35 anni quindi, difensore centrale. Per lui non servono presentazioni. Ben 389 presenze con l’Atletico Madrid, 27 reti per lui. Il Palmarès, poi, dice molto altro. Con i colchoneros è riuscito a imporsi in Liga e in Europa. 2 UEFA Europa League, 3 Supercoppa UEFA. Nel 2013-2014 ha vinto il titolo spagnolo interrompendo il dominio di Barcellona e Real Madrid.

A livello individuale è stato uno dei migliori difensori europei. Roccioso e con ottima intelligenza tattica e senso della posizione. Nel mezzo della difesa spagnola è stato il perno con partner sempre diversi facendone da chioccia. Vedi Gimenez, cresciuto tantissimo vicino a Godìn.

Perché Diego Godìn non è più un top player?

Godìn a livello individuale è stato inserito nella squadra della stagione UEFA Champions League per 3 volte nel 2013-2014, 2015-2016 e 2016-2017. Miglior difensore Liga 2015-2016. 

Di chi stiamo parlando dunque? Chiaramente di un difensore che ha avuto una storia all’Atletico e che ne ha costituito un ciclo. Arrivato in Champions League contro i cugini rivali del Real Madrid, Godìn ha raccolto poco rispetto a quanto fatto all’Atletico Madrid. Alla scadenza del contratto scelse l’Inter per nuove ambizioni, forse con lo stesso ideale di combattere contro Golia (la Juventus in questo caso).

Godìn dalla Champions, a Conte fino al sogno sardo

Con l’Inter non fu amore a prima vista, anzi. Conte in panchina fu, paradossalmente, il primo ostacolo per Godìn. Abituato da sempre a giocare in una difesa a 4, quella del Cholo Simeone, con i nerazzurri dovette imparare a muoversi in una retroguardia a 3. Passati i 30 anni è un sforzo importante, anche se hai vinto l’Europa League e hai sfiorato la Coppa dalle grandi orecchie.

Conte gli chiede lo sforzo e lui risponde. La difesa, però, continua a fare acqua. Bastoni in rampa di lancio diventa titolare, mentre De Vrij è la certezza. Skriniar, dal canto suo, affronta gli stessi problemi ma data la giovane età l’adattamento funziona. Conclusione? Godìn perde il posto. 

Il Cagliari fiuta il malumore di un uruguaiano a miglia e miglia di distanza. Godìn, pur di non restare in panchina, accetta di scendere di livello in un club con meno prestigio. In Sardegna poteva rilanciarsi conscio della tradizione uruguaiana nel Cagliari. 

Perché Diego Godìn non è più un top player?

Ora, stagione 2021-2022, possiamo dire che Godìn ha deluso le aspettative. I rossoblu hanno una difesa colabrodo con 16 gol subiti nonostante un portiere talentuoso come Cragno. a retroguardia, ultimamente, è sempre stato a 3 con Godìn come leader difensivo.

Il risultato è stato un’assenza di solidità e la mancata crescita degli altri centrali vicini all’ex-Atletico Madrid. Prima Walukiewicz e poi Carboni non hanno giovato della presenza di un campione al centro della difesa. Nel flop del Cagliari è un fattore insolito e grave. Potrebbe voler dire che Godìn non si è adattato al calcio italiano né alla difesa a 3. Mazzarri dovrebbe pensare a riabilitare il capitano carismatico qual è Diego Godìn per ribaltare le sorti del Cagliari? Forse sì.

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