Pogba alla Juventus, una minestra riscaldata male

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I ritorni sono sempre delle minestre riscaldate, perché si pensa al sapore che avevano prima e non a quello di adesso. Questo è il caso di Pogba ritornato alla Juventus. Un piatto freddo e scondito, nel periodo in cui la Vecchia Signora aveva bisogno di un po’ di pepe in più. Per questo la sua stagione non è valutabile, avendo “giocato” per una manciata di minuti, troppo poco rispetto a ciò che si sperava di vedere.

Juventus, il Pogba di adesso non è più quello di prima

Paul Pogba è tornato alla Juventus dopo diversi anni, venendo accolto come un beniamino. Il problema però è che, rispetto alla prima volta, le cose sono andate diversamente. Il Polpo non ha brillato, spegnendosi praticamente subito. I moltissimi infortuni ne hanno contraddistinto la stagione, portandolo a scendere in campo per scampoli di gara.

In totale ha potuto “contare” 10 gettoni e un assist, con circa 161 minuti giocati. Pochissimo per un calciatore che era stato ripreso per diventare il perno del centrocampo. Lo stato di forma fisico ha da subito messo in evidenza le moltissime limitazioni del talento classe ’93 che, quando ha calcato il rettangolo verde, ha ricordato il giocatore di un tempo.

Il problema che il Pogba di adesso non è affatto quello di prima. In passato, dal 2012/2013 al 2015/2016, è stato uno dei protagonisti degli anni da leggenda della Juventus, vantando ben 120 presenze, 28 reti e ben nove trofei, di cui 4 scudetti, 3 Supercoppa italiana e 2 Coppa Italia. Bei tempi, che hanno lasciato ricordi agrodolci nel cuore dei tifosi bianconeri.

La musica ora è cambiata e Paul Pogba non è più quella stella che brillava in mezzo al campo.

Da Pogback a Pogb-crack: conviene puntare ancora su di lui?

Da Manchester a Torino, da Torino a Manchester e poi ancora nel capoluogo piemontese. Questi i trasferimenti del francese, il quale è passato dal Manchester United alla Juventus, tornando poi ai Red Devils con i quali ha vinto diverse coppe, pur finendo ai margini negli ultimi anni.

Questo lo ha spinto a fare il suo rientro in grande stile alla Juventus, contenta di riaccoglierlo dopo averlo aspettato per diverso tempo. Il Pogback dei primi mesi si è poco alla volta affievolito, mostrando tutti i limiti fisici del 30enne.

Da Pogback a Pogb-crack il passo è stato breve. Adesso la Juventus, in netta difficoltà per la questione plusvalenze e reduce da una stagione deludente sotto ogni punto di vista, dovrà valutare il suo futuro.

Pogba alla Juventus, una minestra riscaldata male

Il centrocampo della Vecchia Signora si dimostra giovane e talentuoso, grazie ai diversi calciatori lanciati da Massimiliano Allegri. Si possono menzionare su tutti Miretti e Fagioli, più il rientrante Rovella dal Monza. In più ha confermato le sue prestazioni Locatelli, mentre sulle fasce si contano Chiesa (che potrebbe però partire) e Illing-Junior. Oltre questi emergenti, ci sarebbe una Primavera pronta ad esplodere.

Siamo dunque così sicuri che Paul Pogba sia così necessario alla causa Juventus?

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