Sicuramente non è stato il campionato che tifosi e società si aspettavano. L’obiettivo iniziale era quello di qualificarsi per la prossima Champions League. Non è stato così sia per merito della straordinaria stagione di Atalanta e Lazio sia per demerito dei giallorossi. Sulla squadra della capitale ha pesato anche la voce che rigurdava un cambio al timone della società.
La certa partecipazione all’Europa League non pare abbia placato i malumori societari che, per ultimo, hanno colpito Morgan De Sanctis il quale sta pensando di presentare le sue dimissioni.
Roma-Pallotta: amore mai sbocciato
La gestione Pallotta sicuramente non sarà ricordata con piacere dai tifosi romani poiché contraddistinta da un susseguirsi di scelte non sempre condivise e condivisibili. In primis ricordiamo il progetto di “deromanizzazione” che il presidente statunitense ha portato brillantemente a termine allontanando, nell’ordine, Totti, De Rossi e Florenzi riconosciuti da tutti come simboli di romanità. In secondo luogo a Pallotta non vengono perdonate le gestioni dei ds che si sono susseguiti nel tempo: Sabatini e Monchi prima e Petrarchi quest’anno.
L’ex ds del Torino ha pagato con il sollevamento dal suo incarico alcuni atteggiamenti ritenuti sopra le righe dallo stesso Pallotta.
De Sanctis sedotto e poi abbandonato
A prendere il suo posto, in un comunicato ufficiale, viene nominato Guido Fienga, CEO del club. E sarebbe proprio questo il motivo che scontenterebbe Morgan De Sanctis. All’ex portiere non starebbe convincendo l’organizzazione interna alla società. De Sanctis aveva accettato di calarsi in questo nuovo ruolo, anche se temporaneamente, rinunciando a lavorare come vice direttore sportivo e come responsabile del settore giovanile. Questa situazione però è durata poco più di un mese a causa della confusione venutasi a creare tra i vertici della società e Morgan si è sentito messo da parte ed ha smesso di seguire la squadra allo stadio e nelle trasferte. Da qui nascono i malumori che starebbero spingendo De Sanctis a consegnare le dimissioni dopo aver avuto un confronto proprio con Fienga. Nel caso in cui le dimissioni fossero effettive sarebbe già pronta l’offerta dell’Ascoli che era sulle sue tracce ormai da mesi.