Pomigliano femminile, arriva il dietrofront: il club rimane in Serie A

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Pomigliano femminile

Pare sia giunta ad un lieto fine la telenovela che ha tenuto banco in questi ultimi giorni con protagonista il Pomigliano femminile. Tramite un comunicato ufficiale pubblicato nella giornata di oggi 8 novembre, la società campana ha annunciato di voler fare un passo indietro rispetto alla incredibile, quanto clamorosa, decisione assunta dalla stessa al termine dell’ultimo incontro di campionato. Andiamo a ripercorrere insieme una vicenda dai toni surreali che, come analizzeremo alla fine, rivela un virus atavico che ciclicamente si ripresenta. E viene a minacciare il nostro calcio alle fondamenta.

Pomigliano femminile: la genesi della traversia

L’ora di pranzo è da poco passata, è sabato pomeriggio e si è concluso il primo anticipo della giornata 6 di campionato. Il Pomigliano femminile, pur non giocando una partita deprecabile, viene battuto in casa dalla Sampdoria. Non è un momento facile per le campane, che in questo inizio di stagione hanno racimolato soltanto 1 punto e occupano la penultima posizione della classifica

Pomigliano femminile, arriva il dietrofront: il club rimane in Serie A

Al termine della gara, un po’ forse per la frustrazione per la situazione precaria della squadra, un po’ per il disappunto per le modalità della sconfitta, il presidente Raffaele Pipola ha preso un’inaspettata decisione. Come confermato dalle principali testate nazionali, il numero uno delle granata ha presentato una mail alla Federazione per informarla della sua volontà di ritirare il club dal campionato femminile.

Particolarmente indigesta è stata la direzione della gara contro le doriane da parte del signor Luigi Catanoso, congiuntamente al comportamento tenuto dal quarto uomo Iudicone. Oltre all’incriminato rigore concesso alla formazione ospite, poi trasformato da Taty, il patron ha voluto porre l’attenzione su una generale gestione impari da parte dei su citati ufficiali a danno del Pomigliano femminile. Scelte tecniche e atteggiamenti volti, in soldoni, a sfavorire le padrone di casa.

Il comunicato del dietrofront

Trascorsi alcuni giorni, in data odierna, il Pomigliano femminile è tornato sull’episodio. Stavolta, attraverso un comunicato societario diffuso tramite i canali social ufficiali del club, arriva il tanto atteso annuncio del ripensamento. Le Pantere mettono una pietra sopra a questa burrascosa faccenda e sanciscono la loro volontà di continuare regolarmente il proprio campionato, ritirando la volontà di abbandonarlo

Una scelta di responsabilità in difesa del movimento femminile, del campionato, delle nostre tesserate e di tutti i nostri collaboratori. […]”. Questo l’incipit del documento, nel quale viene ribadito che questo contrordine non è da intendersi come un segnale di debolezza, bensì di lealtà sportiva. Una qualità che contraddistingue il club campano.

Il Pomigliano femminile, dunque, proseguirà il proprio percorso, portando su di sé l’orgoglio di rappresentare il Sud e con la ferma consapevolezza di fare il possibile per centrare la terza salvezza consecutiva.

Pomigliano femminile, arriva il dietrofront: il club rimane in Serie A

Vicenda Pomigliano femminile, un vizio che viene da lontano 

Non si può dire che quello tra Raffaele Pipola e la Federazione femminile sia un rapporto idilliaco. Nel giugno di quest’anno, infatti, il presidente campano è stato oggetto di deferimento per l’inosservanza dell’impegno a tesserare almeno un allenatore abilitato dal Settore Tecnico per ciascuna delle categorie giovanili per la stagione 2022/2023 (decisione/0199 della Sezione disciplinare del Tribunale federale).

Al di là delle sue vicende giudiziarie, però, vogliamo brevemente concentrarci su un aspetto di questa questione. Tra le motivazioni, per nulla velata, che spingevano il club ad abbandonare il campionato compariva l’atavico nemico che serpeggia nel calcio italiano. Fino a qualche stagione fa, questo fantomatico oppositore era conosciuto come “Il Palazzo”. Estrema sintesi di teorie complottistiche rimpinguate di dietrologie. Nella fattispecie in esame, siamo invece passati ad un’evoluzione immateriale dell’avversatore. Il Pomigliano femminile ha infatti parlato di fantasmi, entità invisibili contro cui non si aveva più né la forza né la voglia di combattere. Una sinistra presenza che aleggiava dalle parti della squadra campana con soli intenti distruttivi.

Ancora una volta, quindi, lo spettro del complotto si stava abbattendo sul calcio italiano, col rischio di delegittimare un sistema e delle realtà che si stanno impegnando tanto per emergere e migliorare. Non solo sportivamente, ma anche sotto il profilo culturale, vista ancora l’arretratezza del nostro Paese rispetto al movimento femminile. Fortunatamente, questo spiacevole pericolo è stato (per il momento) dissipato, sperando che non riemerga. Se è bene tutto quello che finisce bene, non resta allora che rallegrarci e lasciare che il campionato vada avanti regolarmente. Torniamo a parlare di calcio giocato, che è l’unica cosa che conta.

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