Ora è ufficiale. I calciatori e i membri dello staff dei club di Premier League dovranno vaccinarsi con doppia somministrazione contro il Covid-19 entro primo ottobre. È questa la decisione presa dal massimo campionato inglese, per evitare che la pandemia possa incidere sul prossimo campionato. La decisione fa parte di un piano più ampio studiato dal governo del Regno Unito. Si prevede come requisito il Green Pass per tutti coloro che prenderanno parte alle sfide della Premier League. Per i calciatori sarà necessaria la doppia dose di vaccino per scendere in campo.
La Premier League continua a lavorare sulla campagna di sensibilizzazione in tema vaccini. Si portano le società a vaccinare i dipendenti per evitare interruzioni durante il prossimo campionato. Con l’inizio della nuova stagione, non saranno più sufficienti i due tamponi negativi a settimana, obbligatori dallo scorso giugno 2020.
Premier League, con il vaccino addio al doppio tampone negativo
La misura del doppio tampone ha portato ottimi risultati da quando è presente, con solamente un paio di gare posticipate nella stagione 20/21 a causa del Coronavirus. Ma l’aumento dirompente dei contagi a causa della variante Delta, con oltre 46 mila casi nell’ultima settimana, ha fatto nuovamente scattare l’allarme nel Regno Unito. Per questo viene introdotta in Premier League il vaccino obbligatorio. L’Arsenal pochi giorni fa ha dovuto cancellare la tournée negli Stati Uniti e non potrà partecipare alla Florida Cup, dove avrebbe sfidato l’Inter, a causa di casi all’interno del gruppo squadra. Sono risultati positivi al tampone anche alcuni tesserati del Chelsea e del Manchester City, dopo il ritorno dalle vacanze.
Il piano iniziale prevede la totale riapertura degli stadi, ma l’ingresso sarà consentito solo a coloro che avranno già effettuato le due dosi di vaccino. I club stanno già utilizzando questa procedura per riavere i tifosi allo stadio nelle gare del pre-campionato. Questa scelta farà sicuramente discutere. Ma sembra quella di più facile attuazione per riavere gli stadi al completo ed evitare ulteriori perdite economiche causate dalla pandemia.