Provaci ancora Gazza, Gascoigne non vuol essere Best

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Paul Gascoigne è uno dei personaggi più controversi della storia del calcio. Calciatore di talento e personalità in campo. Dribbling e fisicità nei contrasti lo hanno contraddistinto. Certo non quanto le cronache fuori dal campo. Ora il 53enne inglese si sta rilanciando con la partecipazione al reality tv L’isola dei famosi.

Gascoigne, più sregolatezza che genio (purtroppo)

Classe 1967, nato a Gateshead, Gascoigne è un calciatore che ha calcato il prato verde di vari campionati. Viene ricordato per le tappe fondamentali di Lazio, Newcastle e Rangers. In carriera ha totalizzato 481 presenze condite da 110 gol nelle squadre di club.

Il nome di Gascoigne ricorda anche le notti di Italia 90, mondiale in cui partecipò con la nazionale inglese. Con i 3 Leoni giocò anche l’Europeo del 1996 per poi terminare la carriera in nazionale con 57 presenze e 10 reti.

Carriera dignitosa, non eccelsa ma che aprì alle vicende successive al ritiro. Da sregolato in campo ha sofferto una volta uscito dal prato verde, come nel più classico dei casi di chi è costretto a cambiare vita e non ce la fa.

Un rilancio che per Gascoigne non è mai arrivato

Gascoigne ha provato a rilanciarsi più volte nella sua nuova vita da ex-calciatore. Ha provato ad allenare e solo ultimamente si notifica la sua partecipazione al reality L’isola dei famosi dove peraltro rischia di uscire per infortunio. 

Cosa c’è dietro a queste azioni? Tanta, troppa fatica. Dal tentato suicidio in un Hotel di Londra nel 2008 è stato ricoverato per problemi psichiatrici. Il consumo di alcool l’ha fatto diventare un idolo nella vita notturna e dei locali londinesi.

Questa la versione giovanile che non può che essere effimera. Ben presto diventa un problema patologico e un disagio per chi lo conosce e incontra tra le strade di Londra. Non vi è solo l’alcool. Ebbe problemi anche per il consumo di Red Bull dichiarando di poterne bere più di 60 al giorno. Per questo fu ulteriormente ricoverato al fine di disintossicarsi.

Sempre nel 2008 sparì improvvisamente con l’apprensione dei familiari per poi essere ritrovato qualche giorno dopo in stato confusionale dovuto sempre all’alcool. Questi eccessi lo portarono anche a spendere il patrimonio guadagnato in carriera così da ridursi ad essere un senzatetto.

Gazza adesso

Accenni al ritorno alla sobrietà li vediamo quando dichiara di non voler fare la fine di George Best a seguito di alcuni problemi cardiaci che l’hanno portato al ricovero ospedaliero. L’alcolismo però è un sali e scendi, è una roulette che non sta ferma e da un giorno all’altro capovolge quella sobrietà instabile. I tanti ritorni di Gascoigne contano altrettanto ricadute.

Tali ricadute segnalano anche episodi di violenza all’ex moglie Sheryl per cui è stato arrestato nel 2013. Di lì al 2014 viene ritrovato più volte a terra, ubriaco con bottiglie di Gin ma questo non ferma la roulette e gli permette comunque di avere la fiducia di un club di quarta divisione inglese che lo vuole come allenatore, si tratta dell’Abbey

Ora la sua immagine tenta di essere recuperata attraverso la televisione ma basterà a fermare quella spirale qual è l’alcolismo? Basterà a impedire a Gascoigne di perdere la vita come la leggenda dannata di George Best? Ogni tifoso spera sempre che sia possibile.

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