PSG-Real Madrid (1-0): analisi tattica e considerazioni

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Il PSG vince l’andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Real Madrid per 1-0. A decidere la sfida un gol all’ultimo respiro di uno stratosferico Mbappé, mattatore assoluto della serata. Al “Parco dei principi” va in scena uno spettacolo abbacinante di talento, classe e tecnica, eppure la partita viene risolta solo nel finale. Decisamente deludente la prestazione della squadra di Carlo Ancelotti, che soffre per lunghi tratti della partita e non arriva mai a calciare nello specchio della porta. Riviviamo insieme la partita, attraverso la nostra analisi tattica, per capire come mai PSG-Real Madrid ha regalato meno gol rispetto al potenziale. Le due squadre scendono in campo col medesimo modulo, il 4-3-3

PSG-Real Madrid (1-0): analisi tattica e considerazioni

Nei padroni di casa, gioca Donnarumma in porta, con Hakimi, Marquinhos, Kimpembe e Nuno Mendes in difesa. A centrocampo c’è Paredes in cabina di regia, insieme a Verratti e Danilo ai suoi fianchi. Tridente offensivo composto da Mbappé, Messi e Di Maria.

Gli ospiti rispondono con Courtois tra i pali, Carvajal, Militao, Alaba e Mendy in retroguardia. In mezzo al campo, confermatissimo il terzetto Modric, Casemiro, Kroos. In attacco spazio ad Asensio e Vinicius a supporto del recuperato Benzema.

Primo tempo: PSG arrembante e Real costretto alla difensiva

PSG-Real Madrid è una partita che offre infiniti spunti sotto tutti i profili, ma i protagonisti indiscussi, come vedremo in questa analisi tattica, sono Mbappé e Courtois. Ma andiamo per gradi. Giocando col medesimo schieramento tattico ed essendo dotate di qualità eccelsa, la chiave della partita sta sicuramente nei duelli individuali, in ogni zona del campo. Seppur votate all’attacco, entrambe sono in grado di giocare anche un’ottima fase difensiva, rimanendo compatte e ordinate dietro la linea della palla. In assenza di spazi, ha la meglio chi riesce a costruirsene con l’organizzazione e gli strappi dei propri fuoriclasse. Nei primissimi istanti della gara, il PSG lascia un po’ l’iniziativa agli spagnoli. 

PSG-Real Madrid (1-0): analisi tattica e considerazioni

I terzini del Madrid sono subito molto alti, sia in fase di possesso, che, conseguentemente, in quella di pressione. L’azione si sviluppa prevalentemente lungo le corsie. A destra con la cordata Carvajal-Asensio, a cui si aggiungono le incursioni da mezz’ala di Modric. A sinistra con Mendy, che accende il duello in velocità con Hakimi. Basta però un’accelerata di Mbappé nella prima uscita palla al piede del PSG per far capire subito che tipo di partita si prospetta da lì in avanti. Già, perché trascorsi i primi minuti, si passa ad un vero e proprio monologo parigino.

Analisi tattica PSG-Real: la fase di possesso dei padroni di casa

Il 4-3-3 di Pochettino presente un’anomalia abbastanza evidente. E cioè la posizione di Messi, schierato come riferimento centrale del tridente. In realtà però, il fuoriclasse argentino non agisce in quella zona, nemmeno come falso nueve. In fase di possesso, il PSG imposta con una difesa a 3 che vede Marquinhos centrale e sui lati Kimpembe e Danilo, arretrato per coprire le spalle ad Hakimi. Sì perché il marocchino, al pari dell’altro terzino Mendes, a inizio azione parte altissimo, in linea con i giocatori offensivi. A schermare la difesa e a fungere da play basso ci pensa Paredes. Messi arretra molto il suo raggio d’azione, esce dal traffico della zona centrale del campo per dirigere le operazioni. La pulga funge da playmaker offensivo, quasi da mezz’ala aggiunta. 

PSG-Real Madrid (1-0): analisi tattica e considerazioni

L’altro intermedio di centrocampo, Verratti, invece, gravita sul centro-sinistra, il lato forte dell’attacco parigino. Modric esce alto su Paredes, ma si ritrova preso in mezzo tra i palleggiatori parigini. In più, il croato scopre la sua posizione, permettendo al centrocampista della nostra Nazionale di prenderlo d’infilata alle spalle con i suoi inserimenti. Ne consegue che, difensivamente, il Real vada in grande sofferenza: nonostante si sistemi con un 4-5-1, è proprio sulle fasce che i padroni di casa sfondano. Di Maria viene dentro al campo, costringendo Mendy a stringere la propria posizione. A questo punto la corsia si libera per le discese di Hakimi, non seguito sempre da Vinicius. Dall’altro lato, Mendes molto largo porta su di sé Asensio e isola Mbappé nell’uno contro uno con Carvajal.

La strategia dei blancos è quella di raddoppiare sistematicamente il fuoriclasse transalpino, il quale però con la sua tecnica e la sua velocità salta l’uomo a piacimento. Per una mezz’ora abbondante, il Real rimane in totale balia del PSG. La squadra di Ancelotti fatica a superare la metà campo palleggiando da dietro contro l’asfissiante pressione dei padroni di casa. Benzema viene servito poco e male, prevalentemente con lanci lunghi, ma nessun compagno è pronto a giocare sulle seconde palle perché troppo schiacciati all’indietro. Il ritmo del PSG è nettamente superiore: il baricentro alto e tanti uomini nella metà campo avversaria mettono alle corde il Real. Ai parigini, però, manca soltanto il guizzo decisivo per trovare il gol. Il Madrid si riaffaccia in avanti solo negli ultimi minuti, approfittando di un momento in cui gli avversari tirano il fiato.

Secondo tempo: il PSG preme fino alla fine e Mbappé trova il guizzo decisivo

Nella ripresa, la musica non cambia. Il PSG continua a dominare con le sue azioni manovrate, ma finisce per intestardirsi con qualche giocata di troppo centralmente. In questa zona, infatti, c’è molta densità e diventa difficile trovare spazi. Rispetto al primo tempo, però, i padroni di casa arrivano maggiormente alla conclusione. Ed è qui che entra in scena un altro protagonista della sfida, il portiere Thibaut Courtois. Dopo aver tenuto in piedi i suoi contro gli assalti parigini, al minuto 60 para anche un rigore a Leo Messi. Penalty procurato, manco a dirlo, dal solito straripante Mbappé, che con un’ennesima accelerazione va via a Carvajal e da questi viene steso in area.

PSG-Real Madrid (1-0): analisi tattica e considerazioni

Il Real prova nuovamente a farsi rivedere nella metà campo avversaria quando sale in cattedra Toni Kroos in regia. Ancora una volta però, il PSG impiega poco a tornare all’assalto. La clamorosa occasione fallita dagli 11 metri non intimorisce i parigini. Anzi, li sprona ad attaccare ancora di più. Il copione è il solito: Messi si abbassa per fare gioco e Di Maria va a occupare la posizione di centravanti. I blancos sono nuovamente costretti a schiacciarsi all’indietro e a buttare via il pallone alla prima occasione contro il pressing forsennato dei francesi. Al minuto 72, i due allenatori cambiano. Ancelotti manda dentro Vazquez e Rodrygo per Carvajal e Asensio, in netta difficoltà difensiva. Pochettino risponde con Neymar per Di Maria. Il brasiliano parte da sinistra per poi venire dentro al campo, mentre Mbappé trasloca dalla parte opposta, perdendo però in pericolosità.

Poco dopo, il tecnico italiano prova a dare una scossa alla squadra con una doppia sostituzione. Dentro Hazard e Valverde al posto di Modric e Vinicius. Il centrocampista uruguayano gioca in una posizione leggermente più avanzata, quasi da trequartista di un 4-2-3-1. A 3 minuti dal termine c’è anche spazio per Bale, che sostituisce Benzema, e Gana Gueye per Danilo. Il neoentrato non va a fare il terzo di difesa in fase di possesso, bensì gioca da mezz’ala pura, andando a sostegno dell’azione per portare un po’ di presenza in mezzo all’area. Il PSG continua a ricercare le combinazioni veloci per via centrale da parte dei suoi fenomeni lì davanti. Manca ancora però un pizzico di precisione nell’ultima giocata.

La giocata del fuoriclasse

Finché, al minuto 94, Mbappé, ritrovatosi guarda caso sulla sinistra, non tira fuori dal cilindro un numero da prestigiatore. Come un cestista con uno split, spezza un raddoppio portatogli da Vazquez e Miliato e batte Courtois con un preciso destro a giro nell’angolino alla sinistra del portiere belga. Finiti i festeggiamenti, Orsato decreta la fine dell’incontro: il PSG si aggiudica la gara d’andata.

Analisi tattica PSG-Real: le considerazioni finali

Come si è avuto modo di vedere nella nostra analisi tattica, il PSG ha decisamente meritato la vittoria, avendo dominato il Real per lunghi tratti. Oltre al successo però, i padroni di casa ottengono un altro risultato importante dal punto di vista difensivo. Riescono, infatti a non subire gol. Nonostante l’avversario di un certo calibro, Donnarumma vive 90 minuti di assoluta tranquillità. Non che questo giovi particolarmente nell’ottica del doppio confronto, dato che la regola sul punteggio complessivo è cambiata. Tuttavia, rappresenta una vera rarità considerando che la squadra di Pochettino aveva subito ben 8 reti nella fase a gironi. La media di poco più di un gol a partita

Il Real esce invece piuttosto ridimensionato da questo primo round. Gli uomini di Ancelotti non stanno vivendo il loro miglior momento della stagione e la prova di stasera ne è l’ennesima conferma. I blancos appaiono nervosi e pagano questo loro stato mentale anche con pesanti ammonizioni. Per il ritorno del 9 marzo saranno infatti assenti per squalifica sia Casemiro che Mendy. Defezioni decisamente pesanti per una squadra che avrà sì dalla sua il pubblico, ma che sarà anche costretta a scoprirsi per agguantare la qualificazione. Non esattamente un buon auspicio contro Mbappé e soci.

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