Qatar 2022, ci siamo: la finalissima tra Argentina e Francia decreterà la vincitrice dell’edizione numero 22 del Mondiale di calcio. Una sfida nella sfida, tra il nuovo (Mbappé) e il “vecchio” (Messi), tra due Nazionali che vanno alla ricerca del terzo trionfo nella storia. La tercera per i sudamericani, la troisième per i transalpini. Un confronto ricco di spunti, quello che si terrà al Lusail Stadium, a Doha. Andiamo a scoprire come arrivano le due compagini al grande appuntamento.
Argentina-Francia, il percorso dell’Argentina
Tutt’altro che agevole fin qui il tragitto dell’Albiceleste, che ha faticato non poco. Inaspettata sconfitta per 1-2 contro la sorpresa Arabia Saudita, per poi vincere il Gruppo C grazie al doppio 2-0 su Messico e Polonia. Agli ottavi di finale un risicato 2-1 sulla tosta Australia, domata grazie ai grandi interventi di Emiliano Martinez. Lo step successivo vede un incredibile quarto contro l’Olanda. Sotto di 0-2, negli ultimi 10 minuti gli Orange portano la contesa ai supplementari con la doppietta del protagonista inatteso, Weghorst. Solo i rigori concederanno lo scettro di vincitrice all’Argentina. Tutto facile, invece, in semifinale: regolata la Croazia vicecampione uscente con un secco 3-0. Anche se con difficoltà, la squadra di Lionel Scaloni ha rispettato i pronostici, candidandosi alla vittoria finale della coppa iridata.
La stella
Non può essere che lui, Lionel Messi. La Pulce ha espresso il miglior calcio da quando indossa la maglia dell’Albiceleste, trascinando i suoi a suon di giocate, gol e assist. Visionario passaggio per Molina e dribbling ubriacante per il servizio vincente ad Alvarez. 5 gol e tutta la voglia di chiudere la carriera dopo aver vinto tutto. Tranne quella coppa lì, che vuole sollevare per consacrarsi definitivamente al pari di Diego Armando Maradona.
Il talento
Tra i vari giocatori messi in luce, merita una menzione d’onore Enzo Fernandez. Partito nelle gerarchie dietro al più esperto Paredes, il classe 2001 ha saputo prendersi la titolarità, andando addirittura a segno contro il Messico. Visione di gioco e grande capacità di dettare il tempo della manovra, crediamo che non resterà a lungo al Benfica. Nel frattempo, il club portoghese: almeno 100 milioni di euro.
Argentina-Francia, il percorso della Francia
Non si può certo che i Bleus fin qui abbiano tradito le attese. Successi agevoli per 4-1 su Australia e Danimarca, nell’ultima gara del Gruppo D è arrivata una sconfitta indolore contro la Tunisia. Fase ad eliminazione diretta avviata con il 3-1 sulla Polonia, che poco ha potuto al fronte dei fuochi francesi. Al turno seguente la grande sfida con l’Inghilterra. I Tre Leoni hanno combattuto mettendo in seria difficoltà i ragazzi di Didier Deschamps, che hanno avuto la meglio grazie alla rete finale di Giroud. In semifinale il confronto con il sorprendente Marocco: nonostante il grande spirito messo in campo dai nordafricani, la qualità francese ha avuto la meglio. Alla ricerca del secondo Mondiale di fila, impresa riuscita per l’ultima volta al Brasile nel 1962.
La stella
Il collante tra passato e futuro. Già attore principale in Russia 2018, Kylian Mbappé contende la cima della classifica marcatori della kermesse proprio a Messi. Dotato di uno scatto impressionante, ha la forza per risolvere le gare da solo, sebbene i transalpini abbiano dimostrato di avere un grande gruppo. Theo Hernandez, Varane e Griezmann sono solo alcuni nomi.
Il talento
Piedi vellutati, conclusione dalla distanza e senso della posizione in mediana. Queste sono solo alcune delle doti in possesso di Aurelien Tchouaméni, classe 2000 in forza al Real Madrid. Oltre alla bella rete dalla distanza siglata contro l’Inghilterra, ha formato con Rabiot una affiatatissima coppia di centrocampo, abile a garantire equilibrio a una formazione decisamente offensiva. Influenzato, probabilmente non prenderà parte alla finale. Al suo posto, scalpita un altro giovane: Camavinga.
I precedenti
Il più recente confronto risale proprio a quattro anni fa. Ottavi di finale, un rocambolesco 4-3 in favore della Francia, nonostante un momentaneo vantaggio argentino. Per risalire al primo incontro si risale addirittura al 1930, la prima edizione del torneo giocata in Uruguay. 1-0 per l’Argentina, che poi è surclassata dai padroni di casa in finale, per 4-2. Sarà fortunato, invece, il successo dell’Albiceleste nel 1978, quando conquisterà il primo trofeo iridato della storia. In quell’occasione, 2-1 per l’Argentina, in una gara di grandi emozioni, in cui va a segno un giovanissimo Michel Platini.
Prima finale in assoluto, invece, tra Argentina e Francia. Da amanti di questo sport, non possiamo che fare un bocca al lupo alle due selezioni, sperando che mettano in campo un vero spettacolo, all’insegna della sportività.