Il Fantacalcio 2021-2022 è ormai giunto al momento clou e i fantallenatori si apprestano a darsi battaglia nell’asta di riparazione, a conclusione di questa entusiasmante sessione di calciomercato invernale. L‘attenzione maggiore è sempre per gli attaccanti, reparto che prosciuga più crediti all’asta del fantacalcio. Ha senso però puntare quei 200/250 crediti su 500 per campioni come Vlahovic e Immobile? Non sempre, ecco vi proponiamo la strategia ottimale di un fantacalcio senza bomber.
La strategia classica per il fantacalcio
Solitamente i fantallenatori propendono per una strategia volta al risparmio tra portieri, difensori e centrocampisti (un po’ meno per questi ultimi). Ciò permette di avere abbastanza fantamilioni per comprare uno tra i migliori attaccanti della Serie A che garantisca circa 20 gol.
Facciamo un esempio. In un’asta con 500 fantamilioni a testa un fantallenatore può pensare di comporre una squadra con un portiere di medio valore, escludendo dunque i vari Handanovic e Szczesny. Un portiere di medio rendimento potrebbe essere Milinkovic-Savic (Torino) per una cifra che non superi i 15 fantamilioni. Vicino a un portiere che non è considerato top si potrebbe anche mettere un altro titolare di medio-bassa classifica.
Il risparmio per i portieri viene poi seguito dai difensori. I top tra i terzini goleador, come Theo Hernandez o Cuadrado sono le uniche follie possibili. Nella strategia classica si puntano 8 titolari di medio rendimento. Tra porta e difesa si potrebbero raggiungere i 100 fantamilioni o anche meno. Il centrocampo richiederà più sforzo, ma anche qui la filosofia può essere un top che gioca prevalentemente in posizione avanzata, come Milinkovic-Savic, e una serie di titolari di affidamento.
All’attacco si potrebbe arrivare con 250-300 milioni per puntare all’obiettivo stabilito fin dall’inizio. Immobile, Zapata, Osimhen sono giocatori che vanno via a cifre non inferiori a 200 fantamilioni. A completamento del reparto offensivo potrebbero esserci sorprese e attaccanti delle neopromosse o giocatori che cambiano squadra in cerca di riscatto personale. Ora vediamo perché questa strategia, spesso, è un grosso abbaglio.
Quando il bomber digiuna
Avere nella propria rosa del fantacalcio un attaccante top come Ciro Immobile dà sicuramente garanzie. Molte partite vengono decise dal centravanti della Lazio capace di portare +3 e +6 a ripetizione. Cosa succede, però, se si blocca Immobile?
Nella stagione 2020/2021 Immobile ha visto un girone di ritorno problematico. L’attaccante laziale ha visto un digiuno di ben 8 partite tra il 14 febbraio e l’11 aprile. Tante giornate per un attaccante, troppe giornate per la punta di diamante di una rosa al fantacalcio.
Cali fisiologici e competizioni concomitanti come quelle europee e la Coppa Italia possono essere un fattore. Bisogna chiedersi dunque se senza i gol di Immobile gli altri attaccanti in rosa possano garantire qualche +3. Se la spesa folle per Ciro ha portato poi ad avere Djuric e Buksa la risposta è ovvia. Vediamo un’alternativa, ovvero la strategia per un fantacalcio senza bomber.
La strategia di un Fantacalcio senza bomber
Chi scrive consiglia una strategia diversa, più azzardata e in nome del divertimento. Prendere Immobile o Vlahovic vuol dire essere stati capaci di offrire 1 milione in più una volta arrivati a cifre alte, certo. Il risultato non è assicurato ma non stupisce.
La strategia che mi ha fatto vincere il Fantacalcio 2020-2021 si è basata sulla costruzione di un parco attaccanti ricco e variegato. L’idea era di avere più pedine anche di medio livello da turnare nelle varie giornate. Possibilmente il turnover sarebbe da costruire avendo sempre degli attaccanti che giochino in casa.
Dunque un mix possibile era rappresentato da Barrow, Lapadula e Boga. A questi va aggiunta la scommessa Simy, vero obiettivo che poteva arrivare in doppia cifra. Il nigeriano aveva le carte in regola per fare 12 gol, ne ha fatti 20, quanto Immobile. Perché?
Simy non aveva concorrenza nell’attacco del Crotone. I calabresi difficilmente potevano andare avanti nelle coppe, come del resto anche rimanere in Serie A. Per Simy, però, era un ritorno in Serie A, un ritorno da leader. Capocannoniere di Serie B e una squadra costruita su di lui con un 3-5-2 molto funzionale. I gol dovevano arrivare, sono stati anche troppi per un giocatore atipico, a volte goffo e con un tiro che ricorda i tempi della burocrazia italiana: sai dove inizia ma non sai quando e come finirà.
A posteriori sembra facile ma la valutazione non era sbagliata. Quando non ha segnato Simy hanno segnato i vari Zapata (non un rendimento da bomber quell’anno, va specificato), Barrow e Lapadula.
La strategia no-bomber (in attacco)
I gol, però non arrivano solo dagli attaccanti. Lapadula non ha davvero tenuto in piedi il mio fantacalcio. Sarei arrivato ultimo. I restanti gol, da compensare alle possibili partite-no di Simy sono arrivati da difesa e centrocampo.
La difesa la compongo principalmente di terzini. Questi possono giocare gare da 5 per pecche difensive, ma aver inserimenti giusti, come nel caso di Dumfries e Zappacosta. Scoperta dell’acqua calda. Se potete, fatevi guidare da una prospettiva “tattica”, puntando su laterali che generalmente sono impiegati in moduli come il 3-5-2, uno in particolare costruito ad hoc per valorizzare le corsie esterne. Una difesa interamente di terzini, però, non viene quasi mai fatta. Eppure un Koulibaly, per quanto forte, rischia più malus che bonus. Ciò non scoraggi, tuttavia, dallo scommettere su un centrale che sia leader del reparto arretrato di una squadra anche di medio-basso piazzamento. Verso il finale di stagione, col tempo che stringe e la necessità di salvarsi, questi difensori sono fondamentali per tenere a galla il proprio club.
Il centrocampo è il punto cruciale, per me. Lo considero parte dell’attacco e penso sia da spendere quasi quanto quel reparto. Chi scrive ricorda acquisti fanta come il tridente del Catania con 2 centrocampisti listati, ovvero Papu Gomez e Barrientos. Nostalgia a parte, il centrocampo può valere quanto l’attacco, vedi con i vari Malinovskyi, Fabian Ruiz, Mkhitaryan e il già citato Milinkovic-Savic.
Quest’ultimo sta sicuramente confermando le aspettative di tutti, perché il suo accompagnare l’azione in posizione molto avanzata, quasi da auténtico nueve, rimane il suo punto di forza. Il serbo funge a tutti gli effetti da secondo centravanti biancoceleste. Poi, è importante tenere d’occhio i fantasisti delle neo-promosse che, nell’anno in B, si sono distinti anche solo per essere affidabili rigoristi o per il numero di assist sfornati. Il salto di categoria non è mai facile, certo, ma i giocatori di qualità tendono a far bene alla lunga ad ogni livello. Bajrami e Aramu ne sono la prova vivente.
Una squadra può girare male e raccogliere poco, che sia la Roma di Mourinho o la Salernitana fanalino di coda del campionato.
Il fantacalcio non si dovrebbe giocare da tifosi ma da talent scout o mental coach. Il singolo che gioca per mettersi in mostra nonostante una stagione fallimentare della squadra, quello è l’obiettivo. Una squadra ben costruita punta su questi elementi cercando l’alternanza, anche a costo di fare un fantacalcio senza bomber. Perché allo stesso modo si può valutare una stagione potenzialmente super per Immobile, ma se dovesse reggere da solo l’attacco, questi porterebbe dei 65 per quelle settimane senza gol.