R. Sociedad-Barcellona (0-1): analisi tattica e considerazioni

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Real Sociedad e Barcellona chiudono il turno infrasettimanale valevole per la 33^ giornata della Liga. In una “Reale Arena” dal clima a dir poco caliente, i catalani battono i padroni di casa per 0-1, grazie ad una rete di Aubameyang. La squadra di Xavi torna così al successo dopo due sconfitte consecutive tra Europa League e campionato e agguanta il Siviglia a quota 63 punti. Gli uomini di Alguacil interrompono, invece, la loro striscia positiva di 5 partite senza sconfitta, restando ancorati con le unghie al sesto posto. Eppure i padroni di casa disputano una grande partita, dominando per lunghi tratti. Tuttavia, confermano uno dei loro peggiori difetti: la scarsa concretezza del reparto offensivo. Tra occasioni sciupate e successo di corto muso, vediamo insieme gli elementi chiave dell’analisi tattica di Real Sociedad-Barcellona. Iniziamo, come sempre, dalle formazioni.

I baschi scendono in campo con un modulo ibrido tra il 4-3-3 e il 4-4-2. In porta c’è Remiro, difesa formata da Rico e Zaldua sugli esterni, con Le Normand e Zubeldia in mezzo. Chiavi del centrocampo affidate a Zubimendi e all’ex Rafinha. Januzaj e Merino giocano invece larghi. In attacco, la coppia scandinava Isak-Sorloth.

I catalani ripartono invece dalla certezza del loro 4-3-3. Ter Stegen tra i pali, Dani Alves, Araujo, Piqué e Jordi Alba a costituire la retroguardia. L’inamovibile Busquets in mezzo al campo, affiancato da Gavi e F. De Jong. Davanti, il tridente dei titolarissimi Dembelé, Aubameyang e Ferran Torres.

Primo tempo: intensità e agonismo da parte di entrambe

All’inizio di quest’analisi tattica di Real Sociedad-Barcellona ci occupiamo di approfondire la disposizione in campo delle due squadre. Come poc’anzi detto, i padroni di casa oscillano tra un 4-4-2 e un 4-3-3. Al netto dell’unica certezza rappresentata dalla linea difensiva, dalla cintola in su i giocatori sono piuttosto liberi di svariare. Partiamo da Januzaj, che viene dato largo a sinistra. Il belga, in realtà, non ha una collocazione stabile. Da un’azione all’altra passa da destra a sinistra e dalla fascia ad una posizione più centrale. Anche le punte sono molto mobili. A turno, una delle due detta sempre una traccia esterna per ricevere palla e puntare il diretto avversario.

Quanto al centrocampo, invece, Merino non agisce lateralmente. Essendo una mezz’ala naturale, predilige giocare dentro al campo per aiutare nell’impostazione. Per il resto, gli altri giocatori di movimento hanno dei compiti abbastanza chiari. Zubimendi funge da metronomo che detta i tempi. Rafinha è l’uomo deputato a schermare Busquets in fase di non possesso. Molto coinvolto nella manovra è poi l’esterno sinistro di difesa Rico, sempre avanzato per attaccare la corsia scoperta da Dani Alves. Questa indicazione ci dà modo di focalizzarci ora sui blaugrana.

R. Sociedad-Barcellona (0-1): analisi tattica e considerazioni

Analisi tattica Sociedad-Barcellona: la fluidità catalana

Dopo esserci sommariamente occupati della Real Sociedad, proseguiamo questo nostro excursus dell’analisi tattica trattando del Barcellona. Anche per la squadra allenata da Xavi ci sono alcune situazioni particolari unite alle certezze solite. La mina vagante nello schieramento catalano è sicuramente Dani Alves. Il brasiliano, infatti, raramente rimane sulla corsia di destra, agendo piuttosto molto internamente. Quando i blaugrana sono in possesso di palla, l’ex Juve e Jordi Alba stringono la loro posizione, portandosi in linea con Busquets. Il capitano ricopre come sempre il ruolo di frangiflutti a protezione dei due centrali ed è il primo motorino di avviamento dell’azione.

Le due mezz’ali De Jong e Gavi, invece, agiscono più avanti. L’olandese gioca sulla zona intermedia di sinistra, fungendo da play avanzato che orchestra la manovra e che, con le sue giocate, innesca i giocatori offensivi. Il giovanissimo spagnolo è più libero di agire tra le linee e andare a supporto della punta con i suoi inserimenti nell’area di rigore. Una chiave tattica fondamentale che permette al Barça di passare in vantaggio al minuto 11. Al termine di una prolungata azione che si sviluppa da una parte all’altra del campo, il numero 30 scombussola la difesa basca con un profondo taglio in area. Dembelé colpisce il palo e la seconda palla è raccolta ancora dal diciassettenne prodotto della cantera. Trova Torres sul secondo palo, il quale offre un comodo pallonetto ad Aubameyang. Il gabonese non può sbagliare di testa a due passi dalla porta.

R. Sociedad-Barcellona (0-1): analisi tattica e considerazioni

La rete del vantaggio arriva in un momento molto delicato per la squadra di Xavi. La Real Sociedad attua un pressing feroce ed alto che inibisce la costruzione dal basso. Persino Ter Stegen viene attaccato da un indomito Isak. Per riuscire ad arrivare dalle parti di Remiro nei primi 20 minuti, il Barcellona deve necessariamente affidarsi al lancio in profondità verso i suoi tecnici e veloci giocatori offensivi. La squadra però finisce gradualmente col rallentare i ritmi, preferendo lasciare l’iniziativa ai padroni di casa, restare sulla difensiva e sfruttare ogni minimo errore per scatenarsi in contropiede. I blaugrana si rendono nuovamente pericolosi solo con qualche conclusione da fuori, mentre i padroni di casa macinano gioco. Isak e Sorloth lavorano bene tecnicamente, ma ricevono sempre palla nei piedi, costruendo una sola clamorosa occasione.

E così, nonostante gli accenni di difficoltà, gli ospiti chiudono sullo 0-1 la prima frazione.

Secondo tempo: la Real Sociedad mette alle strette il Barça, ma non trova il gol

La seconda parte del primo tempo segna definitivamente l’analisi tattica di Real Sociedad-Barcellona nella ripresa. I baschi partono molto forte, sia col pressing che con le azioni offensive. Januzaj entra a pieno ritmo nel match. I tre giocatori offensivi dei padroni di casa dispensano grandi giocate di qualità e stavolta arrivano con estrema pericolosità dalle parti di Ter Stegen. Il portiere tedesco si fa trovare pronto quando chiamato in causa. Per il resto, sono Isak e Sorloth a graziare i blaugrana divorandosi l’impossibile. Gli uomini di Alguacil producono una mole spropositata di gioco grazie anche alla spinta di entrambi i terzini e al supporto dei centrocampisti. Zubimendi e Rafinha arrivano praticamente a ridosso dell’area catalana, mentre Merino agisce tra le linee e si butta negli spazi.

Il Barcellona è in grande sofferenza, si ritrova schiacciato e comincia a perdere pezzi. La squadra fatica a mettere il naso oltre la propria metà campo. Nemmeno innescare la velocità di Aubameyang o Dembelé in profondità aiuta i catalani ad uscire dalla pressione basca. Tra il minuto 55 e il 66, Xavi deve rinunciare ad Araujo e Dani Alves acciaccati. Ai loro posti entrano Dest ed Eric Garcia. Solo intorno al minuto 70, la Real Sociedad allenta i ritmi, forse per stanchezza. C’è meno aggressività e la squadra si rende meno pericolosa. Il Barça ne approfitta per alzare il baricentro e rifiatare col possesso palla, portando De Jong più basso, vicino a Busquets. Negli ultimi 10 minuti arrivano girandole di cambi.

R. Sociedad-Barcellona (0-1): analisi tattica e considerazioni

Forze fresche a centrocampo e in attacco per i baschi che si giocano il tutto per tutto. In area di rigore si ritrovano stabilmente, insieme a Sorloth, i neoentrati Portu e Martin, con l’ulteriore supporto degli inserimenti di Guridi. Sulla fascia destra entra il terzino Gorosabel, costantemente proiettato in avanti. Piovono cross a ripetizione nell’area del Barcellona, ma la difesa ora guidata da Lenglet (entrato al posto dell’infortunato Piqué) regge. Dopo 10 minuti di recupero concessi e nonostante il forcing finale arrembante della Sociedad, il Barcellona riesce a portare a casa 3 punti fondamentali.

R. Sociedad-Barcellona (0-1): analisi tattica e considerazioni

Analisi tattica Real Sociedad-Barcellona: le considerazioni finali

La prestazione di stasera è la fotografia perfetta della stagione dei padroni di casa. Squadra votata all’attacco, che esprime anche un bel calcio, veloce e di qualità. Produce tante occasioni, pure nitidissime, ma incredibilmente si ritrova a non fare gol. Non è un caso che le statistiche ci dicono che la Sociedad segna meno di un gol a partita (32 reti in 33 giornate). Per trovare di peggio bisogna scendere nei bassifondi della classifica. Pesano sicuramente le assenze di Oyarzabal e David Silva (squalificato), ma Isak e Sorloth hanno le qualità per fare di più. Per potersi qualificare alla prossima Europa League, la squadra di Alguacil non può permettersi di perdere ancora punti per strada nonostante prestazioni di questa caratura. 

Il Barcellona rivede un po’ di luce dal recentissimo periodo buio dopo le due sconfitte casalinghe consecutive con Francoforte e Cadice. Senza più l’opportunità di competere per alcun trofeo, gli uomini di Xavi devono assolutamente centrare un piazzamento per la Champions. I punti di vantaggio sulla quinta sono solo 6, ma domenica i catalani devono recuperare la partita contro il Rayo Vallecano. Un’occasione ghiotta per allungare sulle inseguitrici e mettere al sicuro la zona Europa che conta. Detto questo, al di là della vittoria e dei 3 punti, c’è da ritrovare la miglior condizione possibile. Per affrontare queste ultime giornate la squadra ha bisogno di avere i suoi uomini migliori in salute, per poter tornare a fornire prestazioni più convincenti e centrare l’obiettivo con minori apprensioni

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