Real Madrid-PSG (3-1): analisi tattica e considerazioni

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Il ritorno dell’ottavo di finale tra Real Madrid e Paris-Saint Germain al “Bernabeu” regala uno spettacolo di gol ed emozioni incredibili. A spuntarla alla fine sono i blancos padroni di casa, grazie a una fantastica tripletta del loro fenomeno Karim Benzema. Con i gol del francese, tutti nella ripresa, gli spagnoli ribaltano sia la sconfitta dell’andata che il momentaneo vantaggio parigino, firmato, manco a dirlo, dall’altro extraterrestre, Kylian Mbappé. Oltre al divertimento e a giocate da fuoriclasse, Real Madrid-PSG ci regala anche tanti altri spunti interessanti, che andiamo ad approfondire nella nostra analisi tattica. Non perdiamo dunque altro tempo e immergiamoci nei meandri della partita. Cominciamo, come sempre, dalle formazioni.

Per il suo 4-3-3, Ancelotti deve far fronte alle pesanti assenze per squalifica di Mendy e Casemiro. In porta c’è Courtois, con Carvajal, Militao, Alaba e Nacho in difesa. In mezzo al campo il regista è Kroos, con Modric e Valverde da mezz’ali. Tridente classico con Benzema riferimento centrale e Vinicius e Asensio sugli esterni.

Pochettino cambia, invece, un solo uomo nel 4-3-3 rispetto alla vittoria al “Parco dei Principi”. Tra i pali Donnarumma, protetto dalla linea difensiva composta da Hakimi, Marquinhos, Kimpembé e Nuno Mendes. A centrocampo, Verratti, Paredes e Danilo. Davanti, c’è Neymar a completare il tridente insieme a Messi e Mbappé.

Primo tempo: Real in difficoltà contro il dominio parigino

L’analisi tattica di Real Madrid-PSG comincia con la partenza fortissima dei padroni di casa, che nei primi 15 minuti costringono i francesi sulla difensiva. La squadra di Ancelotti va letteralmente al doppio in termini di intensità, portando un pressing feroce in avanti per occludere qualsiasi soluzione di gioco. In assenza di Casemiro, Modric rimane leggermente più dietro e vicino a Kroos per aiutarlo in fase di costruzione. Valverde invece è più libero di sganciarsi in avanti. In particolare, l’uruguayano cerca spazio tra le linee sul lato sinistro, anche per isolare Vinicius nell’uno contro uno.

Il giovane brasiliano è il riferimento principale per l’attacco del Madrid e dimostra di essere particolarmente ispirato, mandando in grande sofferenza Hakimi. La supremazia dei blancos viene sancita dai continui recuperi frutto della soffocante pressione a inizio azione. La manovra avvolgente con i terzini molto alti, in particolar modo Carvajal, e un Vinicius incontenibile costringono il PSG a difendersi con tutti gli effettivi dietro la linea della palla a ridosso della propria area di rigore. Anche Messi e Neymar forniscono il loro contributo in copertura, per cercare poi di avviare le ripartenze.

Analisi tattica Real-PSG: la reazione dei francesi

Passato il primo quarto d’ora di grande difficoltà, i francesi vengono fuori, prima col talento dei propri campioni, poi con la qualità collettiva. Ed è così che la nostra analisi tattica di Real-PSG ci porta a focalizzarci sull’organizzazione dei francesi. Nonostante la supremazia territoriale dei padroni di casa, sono gli ospiti i primi a rendersi pericolosi. Già, perché il Real, portando molti uomini nella metà campo avversaria, lascia molto spazio dietro e, soprattutto, Alaba e Militao da soli contro Mbappé. Ci sono tutti i presupposti per scatenare la velocità del fuoriclasse francese in contropiede, ed è quello che accade.

Le ripartenze sono innescate da verticalizzazioni di Neymar che, pur partendo da centravanti, si abbassa moltissimo. Dopo i primi palloni sbagliati, il brasiliano aggiusta la mira e trova le accelerazioni del compagno, col povero Militao che può solo prendergli la targa. Scampato il pericolo, il Real è costretto ad allentare la pressione e progressivamente abbassa il baricentro, consentendo al Paris di respirare e prendere possesso del match col palleggio. I francesi impostano come sempre con la difesa a 3. I terzini salgono, Danilo arretra la propria posizione per coprire Hakimi, mentre Kimpembé si allarga sul centro-sinistra.

Real Madrid-PSG (3-1): analisi tattica e considerazioni

A questo punto, Paredes e Verratti assumono il comando delle operazioni, coadiuvati da Messi. La pulga viene dentro al campo a dialogare con i compagni per portare parità numerica contro i 3 del Madrid. Appena la squadra riesce a guadagnare campo, va a posizionarsi sul centro-destra, prendendo Modric alle spalle. A questo punto riveste i panni del rifinitore, triangolando con Neymar, oppure è lui stesso ad attaccare gli spazi.

Il tridente asimmetrico e molto anarchico del Paris manda in difficoltà gli uomini di Ancelotti. I francesi dominano la partita tecnicamente, ma anche tatticamente. Danilo ed Hakimi, aiutati anche dal preziosissimo aiuto di Verratti, prendono le misure su Vinicius. Benzema prova allora a scuotere i suoi, partendo da sinistra per poi attaccare il cuore dell’area, pronto a ricevere i cross dal lato destro di Carvajal. Il terzino spagnolo spinge molto, sfruttando i tagli dentro al campo di Asensio.

Real Madrid-PSG (3-1): analisi tattica e considerazioni

Arriva il gol del fenomeno

Negli ultimi 10 minuti, il Real torna a farsi vivo nella metà camp avversaria, ma finisce nuovamente per scoprirsi dietro. Il Paris può così affidarsi alle ripartenze disarmanti di Mbappé, lanciato a rete da Neymar al minuto 39. Il francese punta Alaba, che gli chiude la possibilità del tiro sul secondo palo, e batte un incerto Courtois sul suo palo. Anche a Madrid si materializza lo spettro Mbappé. Si va all’intervallo con i francesi avanti 1-0.

Real Madrid-PSG (3-1): analisi tattica e considerazioni

Secondo tempo: il Real la ribalta con i cambi e Benzema

Nella ripresa, la squadra di Ancelotti, tramortita a fine primo tempo, deve reagire. E lo fa con un ottimo approccio. Gli spagnoli tornano ad aggredire alti e ad accompagnare l’azione con molti uomini. Vinicius è ancora l’uomo più vivace, ma non solo per la sua velocità e la sua tecnica. Il classe 2000 prova anche a colpire con la continua ricerca di imbucate per i tali profondi di Asensio. Intuizioni non molto ben sfruttate dall’esterno spagnolo. Anche Modric avanza il suo baricentro, arrivando a giocar palla fino al limite dell’area, ma la svolta arriva con il doppio cambio al minuto 57.

Real Madrid-PSG (3-1): analisi tattica e considerazioni

Il tecnico italiano manda dentro Camavinga e Rodrygo per Kroos e Asensio. La squadra si ridisegna con un 4-2-3-1. Il croato passa a fare il trequartista, con il neoentrato francese nelle vesti di regista, affianco a Valverde. Il Real cambia pelle e l’inerzia della gara gira totalmente. A questo punto dell’analisi tattica, sono due i fattori determinanti: la vivacità apportata dai cambi nel Real e un calo di concentrazione nel PSG. I francesi perdono il bandolo della matassa e cominciano a commettere una serie sconsiderata di errori banali. Il più grave, al minuto 61, costa caro. Donnarumma tarda il rinvio e perde il pallone. Benzema è lesto a capitalizzare l’invito di Vinicius e a segnare il gol dell’1-1.

Il pareggio suona come una mazzata per la squadra di Pochettino, che sparisce totalmente dal match. Il Real sfrutta il momento e azzanna la giugulare. Camavinga domina a centrocampo, riuscendo a smistare con facilità e prontezza il pallone. Rodrygo rimane sempre molto largo, creando problemi a Nuno Mendes. Il PSG non riesce più nemmeno a ripartire e anche Messi è chiamato ad aiutare in copertura. I francesi però finiscono per innervosirsi e volano cartellini gialli dalla mano dell’arbitro Makkelie. Per rinsaldare la catena di destra, Ancelotti aggiunge nuove forze fresche con l’ingresso di Vazquez per Carvajal. Pochettino risponde con Gana Gueyé per Paredes. Tutto inutile, perché i problemi arrivano dalla difesa.

La riprende ancora Benzema

Tra il minuto 76 e il minuto 78, Benzema segna altre due reti, affossando definitivamente le speranze del Paris. Due marcature che sono la fotografia perfetta del momento dei francesi. La prima viene avviata da una incredibile progressione palla al piede di Modric, che spacca il centrocampo, e imbuca per il francese dopo un doppio scambio con Vinicius. 

Real Madrid-PSG (3-1): analisi tattica e considerazioni

La seconda arriva su un ennesimo pallone recuperato. Il PSG perde palla dalla ripresa del gioco a centrocampo dopo i 2-1. Marquinhos anticipa Vinicius, ma lo fa con un tocco in orizzontale dentro l’area sul quale si catapulta il capitano dei blancos. Esterno destro di prima intenzione e Donnarumma battuto per la terza volta. A nulla servono gli ingressi nei minuti finali di Di Maria e Draxler. Il Real vince 3-1 e vola ai quarti.

Analisi tattica Real-PSG: le considerazioni finali

Nella notte delle stelle, nella partita degli extra-terrestri, ad avere la meglio alla fine è lo spirito di sacrificio e di squadra del Real Madrid. Gli uomini di Ancelotti, che hanno sofferto per 135 dei 180 minuti di questo doppio confronto, trovano la pazienza e la fiducia per ribaltare tutto nel secondo tempo e raggiungere un obiettivo che, all’intervallo, sembrava un miraggio. A ciò va ovviamente aggiunto il cuore e la classe di straordinari campioni come Modric e Benzema. E perché no, anche quella sana dose di sfrontatezza di giovani come Camavinga e Vinicius.

Davvero inspiegabile, sponda PSG invece, l’assoluta mancata reazione dopo il gol dell’1-1. La squadra paga un atteggiamento troppo passivo ad inizio ripresa. Nonostante in campo ci siano giocatori di navigata esperienza, che invece si fanno cogliere impreparati e impotenti contro l’ondata blanca. Un altro brutto colpo a livello internazionale. L’ennesima rimonta subita in terra spagnola che sancisce l’ennesimo fallimento al di fuori dei confini transalpini. E lancia forse definitivamente il fenomeno Mbappé nelle braccia della capitale iberica nella prossima stagione.

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