Ritiro Asamoah: pronto al prossimo passo

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Dopo 357 partite ufficiali, 13 gol e 32 assist, Kwadwo Asamoah annuncia il suo ritiro dal calcio giocato. L’esterno ghanese ha deciso di smettere a 34 anni e più di uno senza una squadra disposta ad offrire un contratto Chiude dopo aver con un palmares di tutto rispetto: in carriera ha vinto 6 campionati di Serie A, 4 Coppe Italia e 3 Supercoppe italiane, tutti con la maglia della Juve. Prima con Conte e poi con Allegri, che hanno continuato a schierarlo. Per il suo futuro, l’ex-calciatore ha già le idee chiare. Diventerà un procuratore. Inizia infatti il percorso da agente, per poi entrare nella scuderia di Federico Pastorello.

Ritiro Asamoah: pronto al prossimo passo
Il Cagliari è stata l’ultima squadra di Asamoah prima del ritiro. Con i sardi, appena 9 presenze prima di un importante infortunio.

Ritiro Asamoah: la carriera del ghanese

Iniziando da giovanissimo in Ghana, Asamoah viene portato in Europa dal Bellinzona in seconda serie Svizzera. Per il regolamento sul tesseramento dei giocatori extra-comunitari però, il suo tesseramento salta. Ci pensa il Torino quindi, che lo prende in prestito con diritto di riscatto per appena 3 milioni. Dopo meno di 6 mesi, arriva la svolta nella carriera di Asamoah: l’Udinese. Con i bianconeri friulani, giocherà 114 gare ufficiali e si affermerà come uno dei migliori esterni del campionato italiano. Nel 2012 c’è la Juve, con Conte che ne fa un punto fermo del suo centrocampo. Con i piemontesi arriveranno anche i trofei, prima del passaggio all’Inter nel 2018.

Ritiro Asamoah: pronto al prossimo passo
La Juventus è stata l’unica squadra con la quale Asamoah è riuscito a vincere trofei prima del suo ritiro.

Con i neroazzurri non riesce a giocare sempre. Il suo primo anno trova qualche presenza grazie a Spalletti. Però poi, con Conte perde la sua titolarità anche quando non infortunato. A causa del poco spazio, la sua avventura milanese dura solo un paio di stagioni prima della rescissione del contratto. Nell’estate 2021 arriva quindi in Sardegna, al Cagliari. Con i sardi però, si ripete lo stesso copione dell’Inter: poche partite e tanta tribuna a causa dei suoi infortuni. Lascia la squadra dopo appena un anno, per cercare fortuna altrove. Dopo un anno senza squadra decide che è ora di appendere gli scarpini al chiodo. Eccolo allora pronto per una nuova esperienza nella sua carriera calcistica, anche se fuori dai campi.

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