Dopo un’assenza che perdura dal 2015, siamo forse pronti per rivedere la formica atomica in Italia, dopo voci estive sul suo futuro in patria. Il possibile ritorno di Giovinco nei campionati nazionali, scuote soprattutto le grandi di Serie B. Se l’ex-Juve abbassasse un po’ le sue richieste salariali, dalla serie cadetta potrebbero farci un pensierino per una seconda parte di stagione con il botto. Il problema però, potrebbe essere proprio la richiesta economica: il Toronto, squadra nella quale Giovinco è il miglior marcatore di sempre, si è vista costretta a rinunciare al suo rientro proprio per l’alto stipendio. L’obiettivo di Giovinco è quello di giocare ancora in Serie A, anche se si dovesse realizzare attraverso un anno di B. Probabilmente l’unica squadra in grado a poter permettersi di prenderlo sarebbe il Parma dell’amico Buffon. Una rimpatriata dei tempi dello scudetto, l’ultimo in Italia per Giovinco.
Dalle esperienze estere al ritorno di Giovinco in Italia.
Con un doppio filo legato alla Juventus, inizia la carriera di Giovinco. Proprio nelle giovanili della squadra torinese, muove i suoi primi passi ed alza i suoi primi trofei. Dopo un paio di stagioni, passa in prestito all’Empoli per un anno. Con i toscani c’è sia l’esordio in Serie A che nell’allora Coppa UEFA. L’Empoli retrocederà a fine stagione ma Giovinco, con le sue prestazioni, convince la Juve a richiamarlo e dargli una chance. Esperienza non brillante a causa della molta concorrenza e dei tanti infortuni che si ritrova a fronteggiare. Dopo altre due stagioni, nel 2010 passa al Parma. Con i ducali riesce, nella sua seconda stagione a siglare 15 reti in campionato e finire nella prima metà della classifica. Finalmente però, Giovinco può giocarsi la sua grande occasione. Arriva la chiamata della Juventus per un secondo ritorno nella squadra che lo ha lanciato.
Con i bianconeri trova la titolarità solamente nella prima stagione. 42 presenze ed 11 reti in tutte le competizioni. Poi, una discesa veloce che lo porta lontano dall’11 iniziale di Conte prima e di Allegri poi. Dal 2015 invece, inizia la parte di carriera più esaltante di Giovinco: l’approdo al Toronto. Con i canadesi vince 3 Coppe Nazionali, 1 MLS e diversi premi individuali. In Canada diventa anche il calciatore ad aver segnato più gol nella storia della squadra: 83 in 142 match. Da qui, ci si muove rapidamente verso l’ultima esperienza nella sua carriera: Al-Hilal. In Arabia Saudita Giovinco resta appena 2 anni e mezzo, con in mezzo anche la vittoria del suo primo premio continentale: la AFC Champions League.
Dopo tutta questa esperienza, la formica atomica è pronta al rientro in Italia. Chissà che al suo ritorno in patria, Giovinco non faccia corrispondere il ritorno del Parma in Serie A.