Roma-Cagliari, le dichiarazioni Di Francesco alla vigilia

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Dopo Fonseca, tocca ad Eusebio Di Francesco, tecnico del Cagliari, presentare la sfida contro il suo passato, la Roma. La gara avrà inizio alle 20:45, fischio d’inizio allo Stadio Olimpico.

Roma-Cagliari, Di Francesco: “Prima volta per me contro la Roma”

L’ex giallorosso inizia parlando delle sue sensazioni da ex e di alcuni suoi giocatori. “I convocati saranno diramai domattina dopo l’esito degli ultimi tamponi. Tripaldelli è recuperato e potrà partire con noi. Forse ci sarà anche Ounas, vedremo. Sensazioni per la Roma? È la prima volta per me, ma arrivo tranquillo pensando solo al Cagliari. Vogliamo riprenderci i punti lasciati per strada con una grande prestazione. Domani sarà fondamentale avere gli uomini giusti per affrontare una squadra che è qualitativamente superiore. Walukiewicz e Godin? Diego può giocarne due di fila, oggi chiederò a tutti di fare l’ultimo sforzo prima della piccola sosta di 4 giorni. Walu farà la rifinitura con la squadra, poi lo valuteremo“.

Riguardo i cambi in corsa, li abbiamo fatti per adattarci all’avversario e sopperire alle difficoltà. Penso che non sia una cosa negativa, anzi. Ci sono anche gli avversari, ma la filosofia della squadra non cambia. Vogliamo stare alti, l’equilibrio è la capacità ti permettono di mantenere certe distanze e non permettere agli avversari di diventare pericolosi. Le valutazioni non devono essere legate ai risultati. Pavoletti-Simeone? Il campo dà sempre le risposte, sono contento di averli a disposizione. Ricordiamoci sempre da dove arriva Leo. Ha ritrovato sicurezza e forza, così come Giovanni sta recuperando dopo il Covid. Ripeto: sono contento di averli entrambi, non credo sia un problema alternare gli attaccanti“.

“In questo periodo potevamo fare meglio”

Successivamente, focus sui risultati delle scorse partite. Non dobbiamo trovare alibi nel nostro percorso, ma alcune cose ci hanno un po’ bloccato. Non siamo stati continui, è un campionato particolare in cui con le porte chiuse non esistono partite in e fuori casa. Mi hanno detto che se avessimo avuto il pubblico contro l’Udinese avremmo vinto. Penso al gol subito, un’ingenuità unica su una palla a due. Potevamo fare meglio in questo periodo. Dobbiamo essere bravi da qui in avanti a non prendere gol in queste situazioni o come nel rigore concesso al 90′ contro lo Spezia. Anche i grandi devono aiutare i più giovani. Difesa a 3? Nel secondo tempo contro l’Inter abbiamo preso due gol su calcio piazzato. Con l’Udinese siamo stati pericolosi, ma la sensazione è stata di aver avuto il predominio. Dal 30′ pensavo di cambiare modulo, perché non mi piaceva la risposta della squadra“.

Sono abituato  gestire le pressioni, ma è evidente che torno in un ambiente che mi ha dato tanto. Mi dispiace che non ci sia il pubblico. Aldilà della semifinale di Champions, mi piace ricordare tutto il percorso. Aver lanciato Zaniolo al Bernabeu è certamente una soddisfazione, così come lo scudetto vinto da calciatore. Non basterebbe però un’intervista per ricordare il tutto. Ounas? Mi manca proprio per le sue caratteristiche. Lui e Sottil sono quelli che trovano la giocata vincente e rompono gli equilibri. Adam è un giocatore di qualità, che però si è allenato solo ieri a metà col gruppo. Dall’inizio è impossibile, a gara in corso chissà. È evidente che serve il giusto mix nelle due fasi, anche se non userò più la parola equilibrio, così non la userete nemmeno voi (ride, N.D.R.)“.

“Roma e Cagliari due squadre diverse”

Di Francesco chiude con il confronto tra la Roma sua e quella attuale e sulle sue aspettative. Sono squadre diverse. La Roma ora è sotto il 50 % di possesso palla e verticalizza molto. Dobbiamo stare attenti in quella fase, sono bravi con le ali e anche con i mediani a inserirsi. Che Joao Pedro non stia segnando come prima è evidente. Dal punto di vista fisico, però, sta bene e lo dimostrano i dati. È un giocatore che può essere determinante in qualunque momento. Ora è chiamato a fare anche il centrocampista e magari perde un po’ di lucidità.

“Chiedo ai miei attenzione e malizia. Lo spirito e la voglia di fare bene non mancano, non ci sono solo i risultati. Il regalo più grande sarebbero i punti, vorrei che tornassimo a casa così. La disamina però si fa indipendentemente dal risultato. Ovvio, però, che i giornalisti si concentrino sui risultati“.

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