Dopo Reynolds, tocca a Stephan El Shaarawy presentarsi per il suo ritorno con la maglia della Roma. In seguito alla positività al Covid-19, dunque, il Faraone è tornato a disposizione.
Roma, El Shaarawy: “Concorrenza mai un timore”
L’ex giocatore del Milan inizia parlando della sua condizione e delle sensazioni al suo arrivo. “Sono stato fermo qualche mese dopo la Nazionale. Mi sono allenato da solo cercando di fare il massimo per arrivare a una buona condizione. Mi serve tempo per ritrovare quella migliore e con i preparatori abbiamo fatto un programma. C’è tanta voglia ed entusiasmo di ricominciare con questa maglia. Fonseca? Abbiamo avuto modo di parlare quando sono arrivato. L’attacco non è stato stravolto a livello di posizioni, io partivo largo a sinistra per accentrarmi. È un sistema di gioco simile a quello di Di Francesco. Gli ho fatto presente che sono a piena disposizione per ricoprire ogni ruolo. Dzeko? L’ho visto molto sereno e con il sorriso, sono contento di averlo ritrovato. Felice di aver trovato anche i nuovi, c’è un clima di serenità“.
“Concorrenza stimolo o timore? Non è mai un timore. Ti confronti con giocatori di qualità, è uno stimolo a fare ancora meglio. Mi sono sempre confrontato con grandi giocatori. Ovviamente, più concorrenza vuol dire più qualità e più possibilità di vincere. Lite a Ferrara con Dzeko? Tutti conosciamo le sue qualità. Ha grande personalità, troverà da sé la strada per tornare a essere importante per questa Roma. Quell’episodio è nato e morto quel giorno. Esperienza cinese? Diciamo che è stata molto particolare, condizionata dalla pandemia. I primi sei mesi mi alternavo tra club e nazionale, ma nonostante questo sono riuscito a vincere il mio primo trofeo da professionista. Una soddisfazione e un ricordo che mi porto dentro. Dopo la fine del campionato siamo stati fermi tanto tempo senza giocare partite ufficiali, a livello calcistico non è stato tanto semplice“.
“Contento di ritrovare la società”
In seguito, El Shaarawy si concentra sulle sensazione riguardo la società e l’ambiente. “Sono contento di ritrovare questa società. C’è stata un’accoglienza molto positiva, è come se non me ne fossi mai andato. Ho costruito più di un rapporto calcistico, ho instaurato rapporti con tantissime persone. Mi ha fatto molto piacere ritrovare tutte le persone a Trigoria e ricevere affetto e fiducia dal presidente e da Tiago Pinto e soprattutto dal mister. Hanno dimostrato interesse e fiducia. Come dico sempre, sta al giocatore ripagare questa fiducia e mi auguro di farlo il prima possibile. A livello di sistema di gioco, dalla mia ultima partita non penso sia cambiato tantissimo. Giochiamo con due esterni che possono venire dentro a giocare con Edin. Vedendo lo stadio vuoto, ti manca quell’incitamento da parte dei tifosi che all’Olimpico sentiamo parecchio. Mi auguro possa tutto tornare alla normalità“.
“Proprietà a Trigoria? Credo conti tanto per tutta la squadra sentire la vicinanza del presidente, dà una spinta maggiore. Come sono arrivato qua ho visto grandissima disponibilità da parte di tutti, è una cosa positiva. Sta ai giocatori trovare la responsabilità di fare il proprio lavoro. Come mai qua non da ottobre? Nel calcio non sempre i tempi coincidono. C’è stata una situazione di attesa e posso dire di essere veramente contento di essere tornato. Non vedevo l’ora di riscrivere un altro capitolo importante di questa maglia“.
Roma, El Shaarawy: “Obiettivo Champions”
Si chiude con gli obiettivi della società ed altri alcuni del passato. “Non ho mai smesso di seguire la Roma, come tutta la Serie A. Questa è una squadra che negli anni si è sempre posta l’obiettivo della Champions e anche di più perché ha sempre avuto tutte le potenzialità per arrivare in alto. Il campionato quest’anno è più competitivo. Nei momenti difficili, se c’è un aiuto reciproco, si riesce ad uscirne. È un po’ retorico, ma dobbiamo pensare di partita in partita, vincendo si raggiungono risultati importanti. Abbiamo la Champions come obiettivo e vorrei cominciare come ho fatto nel 2016, per guadagnarmi un posto all’Europeo“.
“Cosa mi è mancato? Aver ritrovato le persone con cui ho instaurato un rapporto. Devo però dire che quando sono stato lontano e la possibilità di tornare ho sempre sentito grande affetto dalla gente. Quando sono tornato a febbraio per una partita di Europa League ho visto tanta gente che mi vuole bene. È uno stimolo in più per ricominciare“.