Giorno di doppia presentazione in casa Roma, che accoglie Chris Smalling e Borja Mayoral. Per il difensore inglese si tratta di un ritorno dopo l’esperienza dello scorso anno in prestito dal Manchester United: dopo un lungo tira e molla con i Red Devils, nelle ultime battute del calciomercato Smalling è sbarcato nella Capitale a titolo definitivo per la gioia di club e tifosi, che già l’anno scorso lo avevano particolarmente apprezzato. Arrivo importante anche quello di Mayoral, in prestito dal Real Madrid per due anni con riscatto che i giallorossi potranno esercitare al termine di questa stagione oppure al termine della prossima.
I due acquisti sono stati presentati dal CEO della Roma, Guido Fienga: «Sono orgoglioso di poter presentare insieme Chris e Borja, due giocatori provenienti da due dei più grandi club del mondo. Hanno scelto loro la Roma e questo mi fa molto piacere, entrambi avevano valide alternative. Conosciamo i particolari di sofferenza e di durata dell’operazione che ha riportato a Roma Chris, che testimoniano quanto la Roma lo abbia voluto e quanto Chris abbia voluto la Roma. Anche con Borja è nato da subito un bel feeling, la scelta di venire alla Roma è stata sua di fronte a un’alternativa importante come rimanere al Real Madrid, suo club di origine e che aveva tanto insistito con lui per trattenerlo così come ha fatto il Manchester United per Chris. Abbiamo due ragazzi molto motivati per centrare obiettivi ambiziosi, saranno colonne del nostro progetto».
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Roma, presentazione di Smalling e Mayoral. Il difensore inglese: «Grato al club per avermi riportato in Italia»
Chris Smalling nella conferenza stampa di presentazione: «Siamo più forti di un anno fa. Nella scorsa stagione sono arrivato solo verso la fine del mercato, erano arrivati tanti giocatori nuovi e c’era anche un nuovo mister. Oggi abbiamo un anno di esperienza in più e l’affiatamento di un gruppo che ha mantenuto la sua ossatura, quindi credo che siamo in una posizione migliore. Non vedo l’ora di cominciare questa stagione, vogliamo toglierci tante soddisfazioni. Sono felicissimo dell’accoglienza ricevuta all’aeroporto e della gioia dei tifosi: sono sensazioni che non ho mai provato in vita mia. Voglio ricambiare l’affetto del pubblico, aiutando la squadra a sollevare un trofeo. E’ stata una trattativa lunga e sofferta, e non posso che esprimere la mia soddisfazione e gratitudine alla Roma per avermi acquistato».
Molti tifosi vorrebbero vedere assegnata al difensore inglese la fascia di capitano: «Io ritengo che la Roma abbia uno dei migliori capitani che qualunque squadra al mondo vorrebbe avere, ovvero Edin Dzeko. Le grandi squadre hanno bisogno di leader che possano aiutare dentro e fuori dal campo, ed è quello che intendo fare. Ci lavorerò innanzitutto migliorando il mio italiano. Sono convinto che questa squadra abbia molti leader e uno di questi è sicuramente Edin, che è il nostro capitano».
Sulla nuova proprietà dei Friedkin: «E’ stato un piacere per me fare la conoscenza dei nuovi proprietari. Sono sempre presenti a Trigoria e l’altro giorno hanno seguito il nostro allenamento: così ci fanno sentire uniti e compatti come una famiglia. Mi è capitato poche volte di vedere dei proprietari di club presenti al fianco di una squadra. Ritengo sia importante avere questo tipo di esperienza, per poter raggiungere i nostri obiettivi».
L’attaccante spagnolo: «La Roma un’opportunità di crescita che non potevo perdere»
Accanto a Smalling, ha fatto la sua presentazione alla Roma anche Borja Mayoral: «Avevo moltissima voglia di venire in questo club, il cui interesse in estate mi aveva attirato molto e mi aveva convinto. È vero che il Real Madrid avrebbe voluto che io restassi, ma alla fine mi hanno concesso di andare via e sono state decisive le conversazioni avute con Guido (Fienga, ndr) e con il mister. Perciò ringrazio anche il Real Madrid che mi ha permesso di essere oggi dove volevo essere. La Roma è un punto di arrivo, sono qui da pochi giorni ma mi sento già perfettamente a mio agio».
Lo spagnolo presenta le sue caratteristiche e punti di forza: «Mi considero un attaccante giovane, che ha molta voglia, molta fame, che ha acquisito già una certa esperienza in prima divisione. Sono un attaccante che segna, che gioca bene all’interno dell’area di rigore ma che si muove bene anche fuori dall’area. Posso aiutare la squadra con i miei movimenti, e facendo degli assist: nel complesso, posso dare beneficio ai compagni che mi giocano vicino. Queste sono caratteristiche che corrispondono al profilo di un calciatore moderno, quale io mi considero».
Mayoral al fianco di Dzeko: «Possiamo coesistere, perchè no?»
Un attacco formato dalla coppia Dzeko-Mayoral sarà una delle opzioni offensive che mister Fonseca potrebbe prendere in considerazione: «Perché no? Conosco Dzeko come calciatore, ha caratteristiche diverse dalle mie ma possiamo convivere in attacco. Inoltre, avere in squadra due attaccanti con differenti caratteristiche può essere molto utile. In questo senso, siamo due calciatori che si completano a vicenda. Sono qui anche per imparare da un giocatore con grande esperienza come lui, ma sono sicuro che tra noi ci sarà una concorrenza sana».
Mayoral racconta le vicende che lo hanno portato a lasciare il Real Madrid: «All’inizio dell’estate avevo espresso la volontà di lasciare il club. Dopo una riunione con Zidane, nella quale lui aveva espresso il desiderio che io restassi, sono rimasto più a lungo. Però la mia volontà era quella di andare via, perché ero convinto che avrei avuto più opportunità di crescita. Probabilmente, il club ha ascoltato le richieste di Zidane e quindi hanno cercato di trattenermi. È vero che forse nei loro piani c’era Jovic in uscita, ma alla fine l’operazione è andata a buon fine. Ho avuto modo di parlare con Zidane e gli ho spiegato che per me era importante accettare, per non far passare il treno di un club del calibro della Roma, che mi stava cercando. La consideravo una buona opportunità di giocare e di crescere con il mio calcio».