José Mourinho, tecnico della Roma, ha commentato nel post-partita il derby della Capitale Roma-Lazio ai microfoni di DAZN. La stracittadina capitolina se l’aggiudica la Lazio: lo Stadio Olimpico si tinge di biancoceleste grazie alla rete di Felipe Anderson (29’), che punisce Mourinho e non fa rimpiangere l’assenza di Immobile. Il gol realizzato dai laziali è un regalo giallorosso, un errore di ingiustificabile superficialità di Ibanez fa sbloccare alla Lazio la partita. Un blackout inspiegabile in una stagione sin qui di grande crescita: il difensore capitolino regala la palla a Pedro e poi per Felipe Anderson, che insacca nell’angolino basso alle spalle di Rui Patricio. Nonostante gli sforzi offensivi, resi vani da un attacco poco pericoloso, la Roma non riesce a bucare la difesa degli aquilotti e cade proprio nella sua città. Ora la Lazio è terza in classifica di Serie A e si tiene in scia del Milan. Roma, ferma a 25, è quinta.
Roma-Lazio, Mourinho: “Troppa emozione”
José Mourinho, tecnico della Roma, ha commentato ai microfoni di DAZN la sconfitta contro i rivali biancocelesti: “Troppa emozione e poca consapevolezza dell’obiettivo e dell’organizzazione di gioco. Non è facile giocare contro una squadra tutta bassa. Loro hanno giocato molto bene anche con il tempo. Noi senza quella luce di qualità che ci portano i giocatori speciali ci è mancato. Senza Paulo e Lorenzo negli ultimi 25 minuti serviva lucidità, sono d’accordo. C’è stato un dominio. La Lazio ha difeso il suo vantaggio e ha voluto giocare il meno tempo possibile. Ci è mancata lucidità e quella luce di qualità che trova lo spazio, l’assist, l’azione individuale che può decidere. Ho provato a mettere Volpato, che non ha fatto male”.
Su Abraham: “Non è mancato solo il gol, è mancato anche vincere un duello individuale. I nostri attaccanti non hanno vinto duelli individuali”.
Su Dybala: “Ovviamente lui vuole andare al Mondiale, è normale. Se c’è una buona evoluzione del suo infortunio e può esserci a Torino ovviamente ne abbiamo bisogno”.
Il tecnico giallorosso: “La squadra è in difficoltà”
José Mourinho analizza la squadra: “È normale. Ci sono giocatori che giocano sempre e se non giocano la squadra è in difficoltà. Ho due scelte: rischiare o non rischiare e non avere qualità. Abbiamo perso due partite di Europa League e Pellegrini ha dovuto giocare tutte le partite successive e spesso anche per 90 minuti, è normale che arrivi l’infortunio. Sono uomini, non macchine. In Europa ci sono tante partite per colpa delle tante partite. Qui non abbiamo tanti giocatori che vanno al Mondiale, ma è normale che ci sono tanti infortuni”.
Sulla sconfitta: “Abbiamo perso ma immeritatamente. L’Atalanta ha fatto un tiro e un gol. Il Napoli ha fatto la partita più difficile e ha vinto con un grande gol di Osimhen. La Lazio non ha vinto con merito. A noi manca qualità, ma abbiamo perso immeritatamente. La mentalità della squadra è intoccabile”.
Sul mercato di gennaio: “Onestamente penso di no. Dobbiamo recuperare infortunati, non so se Wijnaldum lo avremo alla ripresa subito. Non penso la Roma andrà forte sul mercato. Dobbiamo lavorare con quello che abbiamo. Volpato ha giocato quattro partite di fila e se dovremo dare spazio ad altri giovani lo faremo”.
Lazio, parla Felipe Anderson: “Abbiamo lottato tutti insieme”
Ai microfoni di DAZN parla l’uomo della partita, Felipe Anderson: “Sto senza voce ma ne vale la pena. Ogni derby di Roma è storico e devo tenere questa maglia. Milinkovic-Savic e Immobile? Sbagliato pensare che sia tutt’apposto senza di loro. Ci hanno dato una grande carica e questo ci ha aiutato. Dobbiamo continuare così, con umiltà, e sappiamo che siamo forti. Immobile è un leader e un maestro nel ruolo in cui sto giocando. Mi ha dato dei consigli e ci ha caricato tanto. Spero che torni quanto prima e, fino a quel momento, tengo per me i suoi consigli sui movimenti. Abbiamo lottato tutti insieme. Siamo un gruppo che vuole arrivare in alto e questa vittoria ci dà carica per proseguire”.
Maurizio Sarri ha dichiarato: “Contava solo quello oggi, fare contento il nostro popolo. Poi penseremo al resto, ma l’obiettivo era quello”