Roma, Lorenzo Pellegrini: talento e divisione

0

Lorenzo Pellegrini è ormai diventato un calciatore fatto e finito: gioca bene, fa assist, gol ed è capace di grandi giocate. Poi, per non farsi mancare nulla, gli riesce molto bene anche dividere costantemente l’opinione sulla sua interpretazione del calcio. I tifosi da sempre lo criticano, poi lo amano, poi tornano a storcere il naso sul suo operato. Eppure ogni allenatore passato per Trigoria, lo ha prima schierato in campo e poi difeso dal vociare dell’ambiente giallorosso.

Roma, Lorenzo Pellegrini: talento e divisione

L’ultimo in ordine di tempo è stato Josè Mourinho, che in occasione dei Playoff di Conference League con il Trabzonspor dichiarò: “Se avessi tre Pellegrini, li farei giocare tutti. E’ un giocatore multifunzionale, si può adattare a diversi ruoli. Capisce l’idea dell’allenatore, è un giocatore intelligente”. L’intelligenza calcistica gli ha permesso di sopravvivere all’ambiente romanista, non tra i più salutari per un giovane calciatore in rampa di lancio. Non solo, perché è proprio grazie a quella capacità di adattamento se è riuscito a conquistare titolarità e fascia da capitano. Il giovane romano arriva a questo traguardo dopo 158 gare ufficiali e 25 reti segnate con la maglia della Roma.

Roma, Lorenzo Pellegrini: talento e divisione
La gioia di Lorenzo Pellegrini dopo la sua doppietta in Conference League contro il CSKA Sofia.

Sempre Mourinho, nella conferenza stampa prima della partita tra Roma e CSKA Sofia, ha annunciato che Pellegrini è vicino alla firma del rinnovo. Il nuovo contratto dovrebbe portare il centrocampista romano a percepire 4 milioni netti, più eventuali bonus, per i prossimi 5 anni e, cosa più importante, verrà cancellata l’attuale clausola di appena 30 milioni. Con il contratto esteso fino al 2026, Pellegrini arriverebbe a quasi 20 anni con la maglia della Roma (escluso il bienno in prestito al Sassuolo). Il rinnovo con l’adeguamento è più che meritato, vista la continuità mostruosa che ha dimostrato nel 2021, e la passione che mette in ogni secondo di partita. 

Pellegrini: un capitano, un romanista

La lunga serie di capitani romani e, soprattutto, romanisti si è così allungata. Già dalla metà della passata stagione, Lorenzo aveva raccolto la fascia da Edin Dzeko. Dopo la lite tra Fonseca ed il bosniaco, si era fatto trovare pronto a caricarsi sulle spalle una squadra emotivamente a terra. Questo senso di responsabilità ha decisamente conquistato Mou, che non ci ha pensato un secondo e lo ha confermato capitano.

Roma, Lorenzo Pellegrini: talento e divisione

“Lollo” è l’ultimo di una stirpe tanto prestigiosa quanto nobile: da Totti e De Rossi, passando per Giannini, Bruno Conti e Di Bartolomei. Proprio un totem come Totti si era espresso qualche giorno fa, incoronando Pellegrini come capitano ideale per la Roma, elogiandone forza e doti morali. Già pronti per il nuovo turno di Serie A, ci sentiamo di fare un solo augurio adesso a Lorenzo Pellegrini è quello di diventare ciò che tutti gli altri in quella lista sono diventati: leggende giallorosse senza epoca.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui