Roma-Torino, Fonseca: «Solo noi giochiamo di giovedì!»

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Reduce dalla larga vittoria in casa del Bologna, la Roma attende domani sera il Torino nel posticipo della 12^ giornata di Serie A: Fonseca vuole ripetersi con un altro successo per restare nella scia delle prime in classifica.

Nella conferenza stampa della vigilia, il tecnico giallorosso Paulo Fonseca allontana lo spettro della gara persa nella scora stagione in casa contro i granata (0-2): «La partita di undici mesi fa oggi non è importante, conta invece la qualità del Torino che è una squadra forte. La classifica non dimostra la forza di questa squadra, ci aspetta una partita difficile contro una formazione molto organizzata che vuole sempre giocare. Dovremo fare del nostro meglio per vincere. Gara più difficile rispetto a quella col Bologna? In Serie A non ci sono partite facili, i granata sono stati vicini alla vittoria anche contro le big, è una squadra che difende molto corta e riparte bene in contropiede».

Roma-Torino, Fonseca: «Chiedo alla squadra di essere sempre ambiziosa»

Scelte di formazione e una polemica sul calendario. «Kumbulla sta bene, non ha avuto lesioni. Mancini è pronto per giocare così come Smalling, domani vedremo chi giocherà. In porta giocherà Pau Lopez, anche se Mirante adesso sta meglio. Karsdrop? Dobbiamo essere cauti, in questo momento sta tornando a giocare con continuità e grande intensità ma per lui giocare tre gare a settimana oggi è complicato. Penso che per domani faremo due-tre cambi, anche in previsione della prossima partita nel fine settimana. Non capisco perché solo la Roma giochi di giovedì con meno di 72 ore dalla prossima partita, mentre le altre giocano quasi tutte oggi».

Fonseca scherza: «Lukaku ha detto di essere tra i primi cinque attaccanti al mondo? Non sono d’accordo: per me i primi sono Dzeko, Borja Mayoral e Mkhitaryan».

Contando le partite della scorsa stagione con quelle dell’odierna, la Roma ha ottenuto 44 punti in 19 gare: numeri importanti, con una proiezione a 88 in un campionato intero. «Chiedo alla squadra di essere ambiziosa in ogni partita. Per noi i numeri contano poco, ma è più importante pensare gara dopo gara. Cambiare la preparazione? E’ difficile perché non abbiamo nemmeno il tempo di allenarci ma solo di recuperare, giochiamo tre partite a settimana ed è quasi impossibile cambiare qualcosa. E’ chiaro che adesso la squadra sta meglio, rispetto all’anno scorso abbiamo il vantaggio di aver trascorso più tempo insieme. I risultati portano motivazioni».

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