Roma-Torino, Giampaolo: «Il Toro è sopra gli interessi di tutti»

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Impegno difficile per il Torino, atteso domani sera dalla trasferta in casa della Roma: con il penultimo posto attuale e una sola vittoria in undici partite, la panchina di Giampaolo è sempre in bilico. I granata sono reduci dalla sconfitta interna contro l’Udinese: ancora male la difesa che ha subito altri tre gol, ora il Toro è la peggior difesa del campionato con 27 gol subiti. L’ultima sfida all’ “Olimpico” contro i giallorossi rievoca però un bel ricordo per il Torino, che lo scorso gennaio vinse 0-2 grazie alla doppietta di Belotti.

Nella conferenza stampa della vigilia, il tecnico dei granata Marco Giampaolo chiede alla sua squadra una svolta dal punto di vista della mentalità. «In questo momento siamo poco in gradi di guardare in faccia chi è l’avversario, più che altro parlerei di cosa aspettarmi dalla squadra in termini di compattezza, orgoglio e attaccamento. Non ci sono alibi né chiacchiere, il valore della Roma è una cosa ma durante la partita ci sono diversi aspetti da prendere in considerazione. Il Toro è al di sopra degli interessi di ognuno di noi, tutto il resto alimenta chiacchiere. Ritengo che l’aspetto mentale possa determinare ogni cosa. Se funziona la testa funzionano le gambe e puoi giocare tre partite, magari con meno energie ma puoi farlo. Se sei pesante nella testa va tutto male e corri dietro agli avversari».

Roma-Torino, Giampaolo: «Non dovremo giocare in modo passivo»

Sui giallorossi: «Abbiamo visto alcune partite della Roma. Rispetto a tutte le squadre incontrate da noi finora, è quella che possiede più tecnica, palleggio e soluzioni offensive. Non è una squadra codificata, nel senso che non dà punti di riferimento, però ha fantasia e si muove con idee ben precise. La qualità migliore è data dai mezzi tecnici che la squadra ha».

Ecco come il Torino dovrà affrontare la sfida secondo Giampaolo: «Sarà una partita difficile ma non dovremo accettare passivamente la loro maggiore qualità tecnica. Non dobbiamo concedere loro proprietà di palleggio, non basterà solo difenderci ma dovremo proporci e giocare. Lo ribadisco dal primo giorno in cui sono arrivato qui. Una buona proprietà di palleggio ti permette di creare qualche preoccupazione all’avversario».

Il pensiero del tecnico sulle cinque sostituzioni: «Sono una ricchezza per le grandi squadre, un’opportunità per le altre. L’utilizzo dei cinque cambi dipende dalle alternative, dal tipo di partita, se devi recuperare o congelare una partita, dalla disponibilità dei giocatori che hai in panchina. Se hai cinque difensori in panchina, per esempio, non hai cinque cambi, un difensore si cambia se ha un problema fisico».

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