Roma-Udinese (0-2): analisi tattica e considerazioni

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Una Roma disastrosa viene sconfitta per due a zero all’Olimpico dall’Udinese di Gotti con i gol di Lasagna e Nestorovski; i giallorossi lenti, senza idee e senza grinta, costretti a giocare in 10 uomini dal 30’ dopo un bruttissimo intervento di Perotti. Boccata d’aria fresca per la squadra di Gotti che trova punti importanti nella zona salvezza. Di seguito un’analisi tattica di quanto andato in scena nel posticipo della ventinovesima giornata.

Primo tempo

La Roma inizia l’azione impostando a 3 dalle retrovie, con Kolarov che prende la posizione di terzo centrale insieme a Fazio e Smalling e Bruno Peres che ha libertà di giocare più in alto in avanti, libero di sfruttare lo spazio creato da Carles Perez. Ma la costruzione della Roma è lenta e prevedibile e a giocare meglio è l’Udinese. Bianconeri che si appoggiano su Lasagna e Okaka, i quali alternano con successo scatti in profondità e movimenti incontro al centrocampo per ricevere. Su uno di questi ultimi arriva il vantaggio: Lasagna riceve la palla spalle alla porta e ha la libertà di correre verso Mirante partendo addirittura dalla propria metà campo, senza trovare praticamente opposizione: il suo cross viene ricevuto da De Paul che prova il tiro. Conclusione impreciso che torna all’attaccante ex Carpi che batte Mirante col destro. La Roma prova a far salire di più Kolarov ma da un’incomprensione sulla sua fascia nasce un veloce contropiede per i friulani e un’occasione ancora sui piedi di Lasagna: sinistro potente, Mirante superlativo in angolo. Perotti prova a creare qualcosa ma al 30’ commette una follia: fallaccio su Becao e inevitabile rosso diretto per quello che era a tutti gli effetti il giocatore che doveva sostenere Kalinic. La Roma prova a scuotersi una volta rimasta in 10 e crea due occasioni in pochi minuti: traversa di Cristante dalla distanza (con tiro deviato che assume una pericolosa traiettoria a scendere) e destro da fuori di Under messo in angolo da Musso: fondamentali i movimenti a entrare di Under e Perez che non si erano minimamente visti fino a quel momento.

Roma-Udinese (0-2): analisi tattica e considerazioni

Secondo tempo

L’Udinese perde per infortunio il suo uomo migliore della prima frazione, Kevin Lasagna; al suo posto entra il polacco Teodorczyk. La ripresa vede i giallorossi trovare qualche buona occasione ancora dai piedi di Carles Perez: l’ex canterano del Barcellona trova spazio tra le linee prima sulla sinistra e poi sulla destra, ma in tutte e due le occasioni Musso è bravo a respingere. I giallorossi continuano a difendere con pochi giocatori, e adesso anche Kolarov rimane praticamente fisso sulla linea della trequarti avversaria, lasciando occasionalmente a Diawara i compiti di impostazione e sguarnendo ancora di più la difesa di fronte agli attacchi friulani. Squadre lunghe, la Roma non riesce ad fare filtro a centrocampo e fioccano le ripartenze dell’Udinese: Teodorczyk e Okaka ne falliscono almeno un paio veramente interessanti. Il clima caldo impone un cooling break al ’70 e la storia della partita non cambia nel finale: Roma senza grinta e senza organizzazione e praterie da sfruttare in contropiede per l’Udinese. De Paul sbaglia clamorosamente uno stop davanti a Mirante, ma poco dopo serve bene al centro dell’area di rigore Nestorovski, subentrato ad Okaka, che appoggia comodamente in rete il gol che chiude definitavamente il risultato. I minuti finali sono un’agonia per i giallorossi: Dzeko entra tardi e non incide, la squadra cammina per il campo e l’Udinese fa quello che vuole tra ripartenze e un facile possesso palla.

Roma-Udinese (0-2): analisi tattica e considerazioni

Considerazioni

Una netta e dolorosa sconfitta per la Roma che abbandona così in maniera definitiva la rincorsa al quarto posto e dovrò difendersi dall’assalto di Napoli (scontro diretto tra pochi giorni) e Milan, perché una squadra in questa condizione tattica, fisica e psicologica sembra poter rischiare di non ritrovarsi nemmeno in Europa League il prossimo anno. Fonseca deve tirare fuori un miracolo per poter cambiare marcia in questo 2020 orribile per i giallorossi. Tre punti d’oro invece per l’Udinese, che trova una vittoria che mancava addirittura da gennaio e che le permette di allungare a +6 sul Lecce terzultimo; posizione ancora non sicura, ma sicuramente Gotti potrà ripartire da questa bella vittoria all’Olimpico per cercare altri punti vitali nella lotta alla salvezza.

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