Roma-Udinese 0-2, Fonseca: «Mi assumo le responsabilità»

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C’è tanta delusione per Paulo Fonseca e la sua Roma dopo il ko interno contro l’Udinese. E non potrebbe essere altrimenti, dopo una brutta prestazione macchiata dal rosso di Perotti dopo mezzora che ha complicato i piani dei giallorossi, al cospetto di un’ottima Udinese che ha meritato i tre punti in lungo e in largo. Dalla ripresa del campionato, la Roma non ha convinto, anche nel successo in rimonta contro la Samp. Contro il Milan una prestazione sottotono, confermata anche stasera: raggiungere la zona Champions ora diventa un’impresa, con l’Atalanta che sa solo vincere e staccata di 12 punti proprio sui giallorossi. E domenica al “San Paolo” c’è lo scontro diretto con il Napoli, sesto a soli tre punti dai giallorossi.

Fonseca indica la via per la svolta: «Possiamo uscirne solo con il lavoro»

Nel dopopartita ai microfoni di Sky Sport, mister Paulo Fonseca spiega le ragioni che lo hanno indotto a cambiare otto giocatori nell’undici iniziale: «Rifarei le stesse scelte. Ci sono giocatori che hanno fatto le ultime due partite e non erano in grado di giocare anche questa. Non è una cosa positiva cambiare tanti giocatori ma non c’è alternativa, è la terza partita in pochi giorni ed è impensabile far giocare sempre gli stessi. In questo momento non si può pensare solo alla partita presente ma anche a quella successiva». Anche Dzeko è partito dalla panchina: «Non ha giocato dall’inizio perché era stanco dopo aver giocato da titolare le due gare precedenti. Così ho scelto Kalinic, che si è allenato molto bene in questo periodo».

Il tecnico portoghese analizza la partita e il momento difficile della squadra: «Dopo l’espulsione è diventato tutto più difficile, anche se la squadra ha reagito. Io sono qui ad assumermi le mie responsabilità, domani dirò ai ragazzi che solo lavorando possiamo invertire la rotta e lottare per i nostri obiettivi. Quello che conta adesso è cambiare i risultati e tornare a giocare come sappiamo fare. Non ci sono scuse, essere giocatori e allenatore della Roma significa essere ambiziosi, e noi dobbiamo esserlo».

Mirante: «La squadra deve ritrovare la consapevolezza di essere forte»

Deluso a fine gara anche il portiere giallorosso Antonio Mirante: «In questo momento è molto difficile analizzare le partite perché ci sono diverse componenti, tra cui la condizione fisica e giocare ogni tre giorni. Ma non voglio cercare alibi, anche le altre squadre hanno i nostri stessi problemi. Veniamo dalla sconfitta di Milano e oggi dovevamo impattare diversamente la gara. Non abbiamo cominciato bene, subendo gol in ripartenza, e poi l’espulsione ha complicato tutto. In inferiorità numerica abbiamo comunque avuto qualche occasione, ma negli ultimi quindici minuti la squadra era stanca. Oggi i primi venti minuti sono stati determinanti».

La Roma ha bisogno di ritrovarsi: «Bisogna avere la fame e l’ambizione di fare punti e vincere tutte le partite, ritrovando la consapevolezza che siamo una grande squadra. Tra due giorni abbiamo lo scontro diretto con il Napoli e un risultato positivo potrebbe riportare entusiasmo, facendo passare in secondo piano la fatica di questo periodo».

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