Dopo la vittoria in Europa League contro il Celtic che ha garantito la qualificazione ai sedicesimi, il Milan si riaffaccia al campionato ed è atteso domani sera dalla trasferta contro la Sampdoria: oggi conferenza stampa di mister Pioli che vuole i tre punti per continuare la marcia in vetta alla classifica. I rossoneri hanno cinque punti di vantaggio su Inter e Sassuolo seconde, e assieme alla Juventus non hanno ancora perso dopo nove giornate. Non ci saranno giocatori chiave come Kjaer e Ibrahimovic ma il Diavolo spera di ripetere la stessa prestazione dell’anno scorso al “Ferraris”, quando i blucerchiati persero 1-4.
Sampdoria-Milan, Pioli in conferenza stampa: «Ci aspetta una gara difficile»
Alla vigilia di Sampdoria-Milan ha parlato il tecnico dei rossoneri Stefano Pioli: «Stamattina l’allenamento è stato perfetto, la preparazione è stata quella giusta. Ci aspetta una partita difficile e servirà il miglior Milan per ottenere il massimo. Ferrero ha detto di portarci due asciugamani in più? Ora siamo un obiettivo per tutti i nostri avversari, questo è normale».
Il tecnico è stato decisivo nella scelta di Ibrahimovic di restare al Milan. «Con Zlatan sono stato molto diretto come con gli altri giocatori. Gli ho detto che, dopo quello che aveva dimostrato la scorsa stagione e visto che era iniziato un percorso insieme, non sarebbe stato giusto interrompere né per lui a livello personale né per il contributo che aveva dato alla squadra. Io e la società avremmo fatto di tutto per fargli cambiare idea, lui è contento di essere qua e lo siamo anche noi».
Una delle sorprese rossonere in questo avvio di stagione è il giovane Hauge: «La società è stata molto brava, siamo stati anche un po’ fortunati ad incontrarlo direttamente sul campo. Abbiamo capito subito di trovarci davanti a un ragazzo con qualità ben precise, tra cui tecnica e velocità, forza di puntare l’uomo nell’uno contro uno e il lavoro che fa per la squadra. Sono convinto che possa crescere ancora molto, ci dà caratteristiche importanti. A sinistra siamo coperti con giocatori forti, non solo Hauge ma anche Rebic e Leão».
Pioli sul falso nueve: «A volte giochiamo così anche quando c’è Ibra»
Pioli sulle scelte tattiche: «Quando faccio le scelte di formazione cerco di sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori piazzandoli nelle zone del campo dove possano esprimere le proprie qualità ma anche mettersi a disposizione della squadra. Brahim Diaz e Calhanoglu sono due trequartisti, il primo preferisce una posizione sul centrodestra e il secondo il centrosinistra per poi rientrare e calciare in porta. Falso nueve? Anche quando gioca Ibra siamo spesso senza un vero centravanti, perché Zlatan è bravo a darci riferimenti e lavorare tra le linee. La cosa essenziale è che due giocatori ci diano soluzioni tra le linee e due siano pronti ad attaccare la profondità».
Pioli torna a parlare della gara di Europa League contro gli scozzesi. «In ogni partita siamo stati bravi a portare a casa qualcosa di utile per la nostra crescita, anche nelle prestazioni peggiori. Contro il Celtic abbiamo sbagliato qualcosa pagandolo a caro prezzo, e questo ci insegna che il rispetto per l’avversario e l’umiltà non devono mai mancare. Siamo andati in svantaggio ma abbiamo continuato a lottare e giocare da squadra, creandoci le possibilità di riprendere la partita. Questa mentalità fa diventare forte una squadra media».
Si avvicina il rientro di Musacchio
Il punto sugli assenti per la gara di domani. «Kjaer, Leão e Ibrahimovic non saranno disponibili domani. Al danese è stata diagnosticata una lesone muscolare da valutare fra una settimana. Il ragazzo è dispiaciuto, è una roccia e voleva continuare ad esserci, ora avrà il tempo per rifiatare un po’. Musacchio è vicino al rientro, ha avuto un infortunio lungo e pericoloso».
Su Theo Hernandez: «E’ un giocatore sempre più attento e concentrato, ha un approccio giusto. Ha qualità tecniche e fisiche importanti, è già ad altissimi livelli ma può ancora crescere tanto».
E’ ormai trascorso quasi un anno dalla disfatta per 5-0 contro l’Atalanta: lo stesso Pioli forse non si aspettava questo cambiamento radicale in poco tempo. «Sono sempre stato convinto delle qualità dei miei giocatori, ma da qui a pensare che avremmo ottenuto tutti questi risultati ci avevo solo sperato. Abbiamo lavorato sempre per ottenere il massimo, comunque non abbiamo ancora vinto niente e c’è tanto da lavorare. Siamo però un gruppo ambizioso, la squadra sta bene mentalmente e fisicamente. I giocatori sono molto professionali e sanno cosa fare quando si gioca così tanto. Stiamo anche bene in campo, situazione che ci aiuta a correre meglio».