Sampdoria: sfumato Dionisi, Iachini possibile nuovo allenatore

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Se il buongiorno si vede al mattino, la prossima stagione blucerchiata sarà un misto tra un tedioso lunedì in ufficio e un pomeriggio di un giorno da cani. Deve ancora cominciare tutto ed eppure sembra già di essere partiti indietro. Le Big hanno dato luogo a un forsennato valzer delle panchine. A seguire anche i club di medio cabotaggio hanno preso a cambiare i Mister, per scelta o per necessità. Tra questi il Sassuolo ottavo, che dopo l’addio di De Zerbi sembra aver deciso di guastare sistematicamente i piani della nona classificata. Se di piani si può parlare. Già in discussione quelli per il nuovo allenatore della Sampdoria. Ora in difficoltà anche per Direttore Sportivo e quadri dirigenziali.

Tanti addii, nessun arrivo alla Corte di Ferrero

Sampdoria: sfumato Dionisi, Iachini possibile nuovo allenatore

Il presidente blucerchiato Massimo Ferrero ha deciso di poter fare a meno dell’ottimo ma non eccellente Claudio Ranieri. Troppo pretenzioso in termini economici e tecnici. La riconferma del tecnico di Testaccio però era fortemente caldeggiata da Riccardo Pecini e Carlo Osti, due fidatissimi del patron e i veri fautori delle fortune della Samp negli ultimi anni. Il primo è il responsabile dello Scouting, il secondo Direttore Sportivo. Non è chiaro perché il “Viperetta” abbia voluto rompere in maniera così netta e improvvisa con tutte le alte sfere del suo staff.

In un anno intero non era riuscito a trovare la quadra con Ranieri, ma avrebbe anche potuto non rinnovare l’allenatore e confermare comunque i due uomini mercato. Lavorare per un nuovo progetto legato al prossimo allenatore. Invece il presidente, mai amato dai tifosi, inizialmente per il suo stile considerato troppo esuberante, ha voluto fare tabula rasa. Forse paradossalmente si sentiva messo in ombra dal loro approccio sobrio al pallone.

Con Riccardo Pecini verso fine maggio si parlava di rinnovo del contratto prossimo, invece in meno di due settimane è arrivata la rottura. In realtà sono emerse le incomprensioni che covavano già da tempo. Ferrero voleva ridimensionare gli investimenti nello scouting. Pecini non ha voluto assecondarlo. Con lui se ne vanno, oltre agli osservatori di propria fiducia, il coordinatore delle aree Caliaro e il responsabile tecnico e metodologico Ghisleni.

Ora ad andarsene dovrebbe essere pure Carlo Osti. Il DS è l’ultima testa che dovrà cadere perché Ferrero possa avviare la rivoluzione interna.

Viperetta “Gattopardo” e Sassuolo “Serpeverde”

Non è ben chiaro cosa abbia in testa Ferrero. Potrebbe essere un piano molto elaborato per un rilancio della società finanziato dalle ingenti cessioni e dal ridimensionamento dei costi che intenderebbe mettere in atto. Passare all’incasso per liberare risorse e ristrutturare gli investimenti con una certa libertà d’azione.

Un nuovo allenatore e un nuovo DS per la Sampdoria

Per questo Ferrero avrebbe già provato a mettersi d’accordo con lex Direttore Generale del Parma, Daniele Faggiano, e di riflesso col suo protegè Roberto D’Aversa come nuovo allenatore della Sampdoria. Egli però ha un ingente contratto coi rivali del Genoa sino al 2023 per 700 mila €. Per approdare alla Samp dovrebbe rinunciare al guiderdone mollatogli da Enrico Preziosi nonostante l’esonero dalle mansioni dirigenziali. Inoltre Faggiano vorrebbe ritornare al Parma nonostante la retrocessione in Serie B. Una società danarosa che dopo averlo scacciato è sprofondata. Perfetta per ripartire.

Così Ferrero starebbe cercando di cautelarsi con un nome che suscita qualche perplessità: il suo consigliere Giampiero Pocetta ha infatti chiamato Massimiliano Mirabelli, il DS del famigerato Milan di Li. Che però prima della sfortunata esperienza rossonera in altri ruoli, vantava risultati di prestigio, soprattutto da responsabile scouting dell’Inter.

Il fatto però è che già prima la Samp conteneva i costi e cercava di guadagnare il più possibile dal mercato, solo cercava di farlo con operazioni molto oculate. Sembra che Ferrero voglia una società capace di rischiare di più e che lo veda in un ruolo più centrale. I primi passi però non sono stati incoraggianti.

Le scintille col Sassuolo e Dionisi

È rimasto una settimana a tergiversare sul cavallo di ritorno Giampaolo, per poi vederselo soffiare dal Sassuolo. Poi ha passato un’altra settimana a fare accordi con Dionisi senza voler pagare quanto richiedeva l’Empoli per lasciarlo andare. A quel punto però il Sassuolo ci ha ripensato su Giampaolo e ha virato proprio su Dionisi, andando stavolta a chiudere il contratto.

Sampdoria: sfumato Dionisi, Iachini possibile nuovo allenatore

Ferrero non l’ha presa bene: «Penso che abbia ragione Corsi quando dice che si aspettava un altro comportamento da Dionisi. Personalmente osservo che l’allenatore aveva un rapporto con il Venezia due stagioni fa e lo ha interrotto prima del tempo, uno con l’Empoli nella scorsa stagione e lo ha interrotto. Un discorso con noi e non lo ha rispettato accordandosi con altri».

Ora però si ritrova senza Dionisi e con Giampaolo per certi versi bruciato. Registrato l’orrore della piazza per Vieira, che sembrava davvero la prima alternativa a Dionisi, sembra che a Ferrero non resti che una scelta molto conservativa. Monta la domanda: chi sarà il nuovo allenatore della Sampdoria?

Iachini vecchio, nuovo allenatore Sampdoria

Sognava un tecnico giovane dalle idee fresche, ma dovrebbe arrivare Beppe Iachini. I doriani lo adorano. È rimasto alla Samp appena mezza stagione ma è stata trionfale. Il club era appena retrocesso dalla Serie, e sembrava molto più vicino a un’altra discesa che alla pronta risalita a cui si mirava. Con gli innesti di gennaio e tanto duro lavoro Iachini conquistò in volata la qualificazione ai playoff e poi li vinse. Nonostante ciò la dirigenza Garrone decise di metterlo da parte, nel tentativo, proibitivo, per il 2012, di legare a sé Rafa Benitez. Arrivò Ferrera e la Samp rischiò l’immediato ritorno in B.

C’è quindi un filo spezzato tra la Sampdoria e Iachini. Il tecnico è tra l’altro da quasi 30 anni un “nemico” del Genoa, a causa di una serie di tesissimi match contro i rossoblù a cui ha preso parte con alterne fortune. Potrebbe riportare tranquillità in un’ambiente scosso da una serie di scosse improvvise.

Il tecnico è sicuramente un veterano della massima serie, anche se il curriculum è oberato da più retrocessioni ed esoneri che encomi e salvezze. Niente di oscenamente vergognoso. Si è spesso sobbarcato compagini che avevano poche speranze di salvarsi, ed è stato capace di alimentarle sino a fine campionato. Raramente però le sue compagini si sono contraddistinte per il calcio divertente a cui ambisce il patron blucerchiato. Inoltre nelle ultime stagioni con la Fiorentina ha dimostrato di essere incapace del salto di qualità. Ha insomma un profilo diversissimo da quello sognato da Ferrero.

Eppure si deve agire. Chiunque sarà il nuovo allenatore della Sampdoria, sarà già un ripiego rispetto ai progetti che erano stati abbozzati con una certa superficialità. Se si tergiverserà ancora queste mezze rivoluzioni maturate in notti di inizio estate si tradurranno in gran brutte giornate di piena stagione.

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